Le Leggi Universali e la Legge del Mentalismo

unico Legislatore. 3. «Legge del genere»: Ogni cosa ha il suo genere, non soltanto l'uomo mascolino e femminino, che i filosofi paragonano al Sole e alla Luna. Il genere è in tutte le cose e si manifesta su tutti i piani e stati di coscienza cosmica. 4. «Legge della polarità»: ogni cosa ha la sua coppia di opposti. Tutto ha poli ed è duale. Gli opposti si toccano. il simile e il dissimile sono uguali. Tutti i paradossi possono essere conciliati. Tutte le verità non sono che mezze verità. 5. «Il tutto è nel Tutto»: Alla base e oltre l'Universo del tempo, dello spazio e del cambiamento, si trova la Realtà sostanziale, la Verità fondamentale; ciò che è la Verità fondamentale è innominabile, ma i saggi la chiamano il Tutto. Nella sua essenza è inconoscibile. 6. «Legge di analogia o di corrispondenza»: Il microcosmo è analogo al macrocosmo nei tre piani dell'unitrinità; così come è in alto così è in basso, come è al di sotto così è al di sopra. 7. «Legge della vibrazione o della vita ritmata»: nulla è inerte nell'Universo, tutto vive, tutto vibra e in ritmi alternati tutto si muove. 8. «Legge di evoluzione e di adattamento o progresso»: tutto evolve e progredisce per attrazione Divina, soccorso Provvidenziale, adattamento naturale e trasmutazione spirituale. 9. «Legge di sintesi gerarchizzata o di solidarietà»: la creazione è organizzata in sintesi solidarizzata e gerarchizzata che l'umanità deve imitare nelle sue condizioni individuali, familiari, nazionali e internazionali. 10. «Legge del mentalismo»: l'Universo è mentale. La tesi materialistica è falsa. Tutto è mente ed è tenuto nella mente del Tutto. Il Tutto crea nella sua mente infinita innumerevoli universi, i quali esistono per eoni di tempo. Tuttavia per il Tutto la creazione, lo sviluppo, la decadenza e la morte di un milione di universi non hanno maggiore durata di quella dell'aprirsi e del chiudersi di un occhio. La mente infinita del Tutto è la matrice degli universi. Entro la mente (di Dio) Madre-Padre i mortali sono a casa loro. Nessuno è senza Padre e senza Madre nell'Universo. 11. «Legge della trasmutazione alchemica»: La mente, come pure i metalli e gli elementi umani e tellurici, possono essere trasmutati da stato a stato, da grado a grado, da condizione a condizione, da polo a polo, da vibrazione a vibrazione. 12. «Legge di Finalità»: Dio, il Principio di tutto, è il mezzo provvidenziale e la fine di tutto, per il trionfo della Verità e con il sacrificio, bisogna raggiungerLo. Noi li esporremo secondo un ordine diverso, più adatto alla nostra mentalità. LA LEGGE DEL MENTALISMO L'Universo è mentale Ogni giorno viviamo immersi in un mondo fatto di sensazioni, impressioni ed eventi che raggiungono la nostra coscienza stimolandola secondo un linguaggio sensoriale che, sebbene abbia richiesto qualche anno di maturazione per essere correttamente appreso e interpretato, ora ci permette di relazionare facilmente con gli altri. Questa rappresentazione del mondo esterno, mediata dai nostri sensi e interpretata dalla nostra coscienza, è così utile e funzionale alla nostra vita quotidiana che spesso le attribuiamo un potere assoluto, considerandola l'unica via per la conoscenza della realtà, anzi l'unico vero criterio di realtà. Difficilmente infatti accettiamo come reale ciò che non può essere ricondotto più o meno immediatamente a una impressione sensoriale cioè a un qualcosa che si possa toccare, vedere, gustare o sentire. Viceversa ci è difficile considerare come irreale o inesistente qualcosa che i nostri sensi hanno presentato alla coscienza. Possiamo dunque dire che la fede nei nostri sensi è pressoché totale. Eppure una delle più grandi scoperte scientifiche del XX secolo è stata la conferma sperimentale dell'illusorietà dei sensi. Dagli studi operati durante il XX secolo sappiamo infatti di una distinzione qualitativa ineluttabile fra sensazione e percezione. La scienza contemporanea ci ha insegnato infatti che bisogna distinguere quello che è lo stimolo esterno, che ha una natura generalmente fisica, dalla sensazione, che ha una natura fisiologica, e dalla percezione che ha una natura psichica. Sinteticamente potremmo dire che un'onda elettromagnetica da $440$ nm non è il colore Blu anche se vi corrisponde, similmente un'oscillazione meccanica di $440$ Hz non è la nota La anche se vi è associata. Dallo studio della moderna fisiologia sappiamo infatti che le onde elettromagnetiche agiscono come stimoli visivi. Esse raggiungono l'occhio, attraversano la pupilla, passano attraverso i diottrici oculari fino a raggiungere la retina, dove coni e bastoncelli le trasformano in un segnale elettrico che viene inoltrato ai centri primari e secondari della vista, finché nella corteccia non avviene quella inspiegata conversione elettro-psichica per cui la nostra coscienza percepisce il bellissimo colore Blu-Azzurro del cielo che stiamo osservando. Tuttavia sappiamo pure che il cielo è azzurro anche nei sogni senza che nessuna onda elettromagnetica colpisca la retina. Sappiamo che i muri sono solidi anche nei sogni sebbene questa sensazione non sia associata ad alcun oggetto materiale. Ma cosa è dunque la materia? In cosa si distingue la materia che quotidianamente tocchiamo dalla materia che concepiamo nello stato di sogno? È forse la materia ordinaria più solida di quella che sogniamo? La fisica contemporanea ci spiega che la sensazione di solidità che percepiamo toccando non è altro che il risultato sensoriale dell'interazione fra le forze elettrostatiche del nostro dito e quelle della superficie che stiamo toccando. La superficie può apparire solida e compatta, ma la scienza contemporanea ci spiega che essa in realtà è discontinua e formata da minuscoli atomi invisibili a occhio nudo infinitamente più piccoli del nostro dito. La parte più solida di questi atomi è composta da protoni e neutroni migliaia di volte più piccoli dell'atomo stesso. Questi a loro volta sono formati da dei minuscoli centri di forza, i quark, migliaia di volte più piccoli dei protoni e dei neutroni e dalla cui mutua interazione viene generata la maggior parte della massa del protone. Quella che noi percepiamo come massa, in ultima analisi, non è alcunché di solido, ma solo l'energia sprigionata dalla mutua [interazione].