Unità Panpsichica e Presenza Divina nel Cosmo

e alimentato continuamente da Dio. L'Universo non ha una esistenza autonoma ed indipendente da quella di Dio. Se Dio smette di pensare l'Universo, l'Universo cessa di esistere come attesta il Bhagavad Gita (III, 24): «Se Mi astenessi dal compiere i doveri prescritti, tutti questi mondi andrebbero in rovina». Questo vuol dire che nonostante Dio sia trascendente, la presenza di Dio è in un certo qual modo ovunque nell'Universo e può essere attirata, invocata, richiamata secondo quanto esprime la legge del mentalismo: «Nessuno è senza Padre e senza Madre nell'Universo». La presenza Divina non abbandona mai la sua creazione e se vi sono delle speciali condizioni può concentrarsi ed agire nell'Universo e nella coscienza dell'Uomo in modo diverso secondo le regole studiate dalla teurgia divina. Se l'Uomo si concentra e si fissa con la propria coscienza in Cristo, il Cristo con la propria coscienza si concentra e si fissa in lui, questo è il meccanismo possibile dopo la nuova Alleanza portata dal Messia. Questa concentrazione della mente Divina corrisponde a una concentrazione della Divina Presenza, concentrazione possibile perché tutto è tenuto nella mente del Tutto.

UNITÀ PANPSICHICA DEL COSMO

Non solo tutto è vivo e animato nel Cosmo, non solo tutto è psiche, ma anche tutto è Uno. L'Universo nel suo insieme è il prodotto di un unico principio psichico, è un unico essere creato, un unico essere vivente e indivisibile. La logica scientifica e gli insegnamenti tradizionali convergono nell'identificare il Cosmo come limitato. Nella cosmologia ordinaria si può definire il nostro Universo come la porzione di spazio avente come raggio la distanza percorsa dalla luce dall'inizio del tempo ad adesso. In un senso più ampio il Cosmo non è limitato solo spazialmente, ma anche in Potenza, essendo di una natura creata. Esso è limitato perché non è l'origine di se stesso. Questa limitazione distingue il Cosmo, la Sfera della Creazione, da ciò che è fuori di questa sfera. Ciò che vive all'interno della Sfera della Creazione è in prima analisi che un'unica realtà, un unico essere, un'unica anima. Come l'anima umana ha una sua identità, una sua unità e una sua armonia interiore che ordina e coordina i nostri stati interiori permettendoci di riconoscerci sempre come noi stessi indipendentemente dal processo psichico che stiamo vivendo, così l'Universo è sorretto da un'anima universale, chiamata Anima del Mondo dai filosofi del panpsichismo, che sorregge, armonizza e mantiene l'unità e l'identità del Cosmo.

In questo ambito bisogna dunque evidenziare due elementi o leggi importanti che coesistono: • la prima è la legge del Panpsichismo: cioè la legge che attesta che tutto nel cosmo ha una sua coscienza sebbene diversa in grado dalla coscienza sperimentata da noi quotidianamente. Gli animali, gli alberi, la materia stessa ha una sua forma di coscienza per quanto elementare; • la seconda è la legge dell'Unità: tutto nel Cosmo è Uno. Non esistono elementi psichicamente sconnessi o isolati dal Cosmo. Se esistesse una coscienza totalmente isolata dal Cosmo e senza alcuna relazione con il resto dell'Universo, essa sarebbe evidentemente fuori ed aliena all'Universo stesso.

La prima legge, quella del panpsichismo, ci assicura che tutto ciò che esiste nell'Universo è potenzialmente conoscibile dalla coscienza dell'Uomo essendo ad essa simile. Tutto ha una coscienza con la quale l'Uomo può stabilire una relazione e dunque una comprensione. La seconda legge ci assicura che non solo tutto l'Universo è conoscibile, ma può essere effettivamente conosciuto dall'Uomo mediante un'indagine di carattere interiore. La legge dell'Unità attesta che esiste uno stato di coscienza in cui tutto l'Universo è Uno. In questo stato tutto l'Universo è conoscibile e conosciuto. Poiché tutto proviene da una sola Anima, conoscendo quell'Anima è possibile conoscere tutto. E poiché l'Uomo stesso deriva da quest'anima, egli conoscendo se stesso, conoscendo la sua storia, risalendo con la coscienza alla propria origine, egli può conoscere l'Anima primordiale da cui è derivato tutto l'Universo: «Tutte le anime che si aggirano per il cosmo intero, come divise in più parti, provengono da una sola, l'anima del tutto». Corpus Hermeticum IX.7

Gli uomini hanno l'impressione di una vita isolata dal resto dell'Universo. Vivono in un certo qual modo una vita apparentemente autonoma e in quanto tale illusoria. La legge dell'Unità panpsichica del Cosmo ci dice invece che queste individualità non sono altro che piccole e infinitesimi circoscrizioni di un'unica psiche o coscienza universale. Nello sforzo di prendere coscienza di se stessa, quest'unica anima si è frantumata in piccole circoscrizioni, come piccoli gorghi nel mare. Le anime particolari in esso contenute non sono che circoscrizioni dell'anima universale organizzate e vivificate dal principio psichico universale. Se il mare può essere paragonato alla psiche del Cosmo, le individualità illusorie degli uomini possono essere paragonate a delle bottiglie galleggianti nel mare. L'acqua all'interno della bottiglia si rappresenta il resto del mare fuori della bottiglia come qualcosa di esterno e come interno ciò che è entro i limiti identificati dal vetro. Questo le dà l'illusione di sapere chi è: illusione, perché crede di essere la bottiglia quando invece è acqua simile a quella del mare che vede fuori di lei. Allo stesso modo ogni uomo si rappresenta con i sensi esterni, ciò che è esterno alla porzione limitata della propria coscienza e della propria subcoscienza individuale. Viceversa si rappresenta come fenomeno interiore ciò che rientra in questo dominio. Con questo distinto sistema di rappresentazione la coscienza individuale riesce a distinguersi dal resto dell'Universo e a sviluppare continuativamente la propria individualità. Ma come il mare fuori della bottiglia è qualitativamente uguale al mare imprigionato nella bottiglia, così le realtà presenti fuori di noi sono qualitativamente le stesse delle realtà presenti dentro di noi. Tutto ciò che è fuori di noi è il simbolo esteriorizzato di forze che sono presenti dentro di noi in uno stato individualizzato. Se gli oggetti fisici ci appaiono grandi, finanche enormi, è perché essi corrispondono a forze potenti, profonde e fuori dal dominio della nostra coscienza. Se le stelle ci appaiono fisicamente e spazialmente lontane