Teoria dei Complessi di Jung e Dissociazione Psicologica

capacità di memorizzazione, per cui un'azione psichica particolarmente intensa, oppure ripetuta nel tempo, cristallizza o coagula un dinamismo oppure persino una personalità. Se questa proprietà della psiche è incredibilmente utile perché, in certe condizioni speciali, permette l'autocreazione di una personalità nuova di accordo con il nuovo stato dell'Io risvegliato all'azione della grazia; tuttavia, nella maggior parte dei casi, il prodotto risultante è un aggregato indipendente e disturbante noto sotto il nome di complesso.

Con il termine di complesso si intende indicare alcuni frammenti non integrati nella personalità che possono stagnare nella sfera dell'inconscio, conducendovi una vita propria, come dei parassiti. Un complesso è un insieme di frammenti, dotati di una forte carica emozionale, che rimangono nascosti nell'inconscio, e suggeriscono, impostano e dirigono, senza che il soggetto ne sia cosciente, alcune delle sue azioni.

Il fenomeno, largamente conosciuto dalla psicologia contemporanea, deve la sua origine alla «dissociabilità della psiche». Generalmente, la dissociazione si presenta in due aspetti distinti: in un caso si origina da seme cosciente che però, data la sua natura incompatibile, è diventato inconscio per rimozione; nell'altro caso consiste in un processo che non ha ancora trovato accesso alla coscienza, ragion per cui esso rimane sostanzialmente inconsciente ma cerca una sua strada verso la coscienza comunicando per mezzo di simboli che appaiono per via sintomatica.

Se nel suo aspetto sintomatico il complesso è una costellazione di conflitti psichici, carichi di energia affettiva che può portare a una nevrosi, quale effettiva dissociazione o rottura della personalità; altrettanto importante è il suo aspetto asintomatico in cui il germe del complesso è presente e si estende sotterraneo, senza aver ancora acquistato la forza necessaria per presentarsi in modo sintomatico alla coscienza.

La presa di coscienza dei semi o germi presenti nella propria sfera incosciente a causa della propria esperienza personale, dell'educazione, dell'arte, dell'opinione pubblica, richiede un ampliamento notevole del campo della propria coscienza e può corrispondere a una vera e propria «discesa agli inferi».

L'azione del Cristo
Se l'Io individuale fosse lasciato solo nella sua interazione con l'oceano psichico in cui si trova immerso, esso si troverebbe disperso e destinato ineluttabilmente a soccombere. Fortunatamente l'Io risvegliato alla grazia è il ricettacolo dell'azione salvifica divina.

Sullo spirito, risvegliato alla Grazia Divina, piove l'oro della Divinità e nelle profondità luminose dell'anima, sensibile agli impulsi spirituali, si trova una presenza solida come la roccia, irradiante e incessante, fulgurea e adamantina, accecante, vivificante e che è il Cristo. Il Cristo, presente e agente in noi, è l'elisir...