Iniziazione Mistica e Simbolismo della Croce

cculto di certe pratiche iniziatiche. Il senso profondo di molte pratiche, anche di tipo semplicemente devozionale, non è comprensibile per uomini che vivono in contesti sociali (e pseudo naturali) nei quali si conduce un'esistenza racchiusa all'interno di rassicuranti pratiche sociali e dove il rischio letale appare proiettato su una specie di mobile sfondo, sempre sospinto in una protettiva lontananza dalla cosiddetta vita normale. Una lode alla Vergine Maria pronunciata in sincero raccoglimento, prima di prendere il mare sopra fragilissime navi di legno, esposte a imprevedibili tempeste, può ben essere uno strumento assai adatto per sostenere e per contribuire a forgiare una salvifica certezza di sé, per marinai che vivono immersi in un rischio estremo; al confronto di tale lode, tutta l'impressionante macchina sociale di tipo medico-scientifico messa in campo dai moderni appare, spesso, priva di ogni capacità nel far andar oltre sé stessi certi piccoli listei, mai usciti dallo loro asfittica zona di comfort, i quali, tuttavia, amano fregiarsi di pomposi titoli cavallereschi... Il quinto aspetto è che l'Iniziazione conduce su una via intrisa di mistero, consustanziale al mistero, che è nutrita dal mistero. Per poter essere realmente percorsa è indispensabile essere dotati di una proattiva apertura spirituale la cui essenza è inconfrontabile con qualsiasi atteggiamento di tipo strategico o tattico messo in atto per risolvere un qualsivoglia problema, sia esso di tipo scientifico o sociale. L'iniziazione non è una scelta i cui effetti possano misurarsi secondo tabelle di rischio. Non esiste il problema Iniziazione con una soluzione che il genio di turno risolve per sé e magari per tutti gli altri sodali e ne traduce una versione pubblica accessibile, magari socialmente condivisibile. Qui possiamo solo ricordare che la trasmissione scolastica delle posture mentali scaturite con il movimento di pensiero che va sotto il nome di illuminismo è stata confezionata all'interno di un paradigma (dis)educativo, che finisce per rendere inaccessibile a coloro che ne siano acriticamente impregnati la possibilità di percorrere la Via, che è integralmente intessuta nell'incertezza radicale dell'esistenza, che conduce a sciogliere ogni vincolo esistente operante in forza di qualsiasi legge evolutiva legata a confortevoli dipendenze stazionarie dai parametri. La risalita lungo il braccio verticale della Croce non è il risultato di un calcolo ripetibile, validabile, insegnabile, misurabile. Iniziamo a meditare sul Simbolismo della Croce lontano da tutte le distrazioni che disabilitano le capacità naturali di raccoglimento interiore. Realizziamo in noi il punto luminoso $O$ in cui si intersecano i bracci della croce ed in istantanea autogeneratività innalziamo la verticale dello spazio simbolico $D$ ed espandiamone la dimensionalità orizzontale lungo la retta ortogonale ad in $O$. Chiameremo $\omega$ il braccio orizzontale della Croce. Il cuore realizza istantaneamente la compresenza in $O$ di una profondità radicale e generativa rispetto agli altri punti della Croce; è lì il luogo speciale in cui può realizzarsi la rottura di livello, è lì il posto nel quale lo spazio delle virtualità associate alla Croce vibra con un'azione multilivello, che svolge come il ruolo di ostetrica per tutte le linee uscenti da $O$. Il simbolo che permette di istanziare al posto di $O$ la geometria di tutte le sue virtualità direzionali è realizzabile in noi tramite una fuoriuscita dal piano euclideo. Superando il limite alla nostra meditazione rappresentato dal piano euclideo, realizziamo in noi il dominio $\Omega$ rappresentato da una superficie percorsa da una retta ascendente lungo una retta verticale rispetto al piano. In linguaggio semplificato: $$\Omega := \{(x,y,t) \in \mathbb{R}^2 \times \mathbb{R} \mid x\cos(2t) + y\sin(2t) = 0\}$$ Indichiamo con $\gamma_t$ la traccia di $\Omega$ sul piano ad altezza $t$. Pertanto, per $t = 0$ si ha che $\gamma_0$ è la retta $D$. La retta $\gamma_1$ è una retta assimilabile alla retta $\omega$. La traccia di $\Omega$ sul piano $(t = 2)$, $\gamma_2$, è assimilabile alla retta $D$ ma con verso invertito, e la traccia di $\Omega$ sul piano $(t = 3)$ è assimilabile alla retta $\omega$ ma con verso invertito. Con ritmo regolato dal quaternario abbiamo che la retta $\gamma_4$ è assimilabile sia in direzione che verso alla retta $D$, e il ciclo si rinnova, così in alto, per $t > 0$, come in basso per $t < 0$. L'immaginazione creatrice coglie con facilità il dinamismo interno al simbolo spiraliforme che stiamo contemplando. È istantaneo realizzare in noi che l'asse verticale $(x = y = 0)$ altro non è che l'esaltazione di $O$ lungo la verticale e che ciascun piano $(t = k)$ individua la corrispondente linea integrale della virtualità radiale unitaria che abbiamo considerato in geometria e limitazioni alla legge del karma.