Il Triangolo Sacro e il Ternario: Simbolismo Matematico dei Numeri 1,2,3

nel sistema additivo luminoso e pertanto permettono, con la loro fusione e sovrapposizione, di ottenere tutti gli altri in tutte le sfumature possibili. Una perfetta equivalenza si trova con le note musicali Do:Fa:La, che, nella formazione della scala diatonica naturale, rivestono una importanza similare a quella che i colori Rosso, Verde e Blu rivestono per la scala cromatica.

Tuttavia, in questo articolo vogliamo analizzare un aspetto mai studiato del Triangolo Sacro che permetterà certamente di comprenderne meglio l'importanza e la profondità simbolica: il suo inscindibile legame con il Ternario espresso dai Numeri 1, 2 e 3. L'argomento di per sé non è difficile, ma si sa, nella Metafisica del Numero le formule più semplici sono le più profonde e difficili da comprendere appieno.

Per generare il Triangolo Sacro ricorriamo alla visualizzazione di 3 punti disposti a modo di triangolo equilatero con uno dei vertici disposto verso l'alto. Questo simbolo è uno dei più profondi e rappresenta il Ternario, la Legge del Tre, nelle sue infinite manifestazioni. In sintesi, i tre punti rappresentano tre Enti o anche tre Forze: attiva, passiva e neutra; maschile, femminile e androgina; futuro, passato e presente; tesi, antitesi e sintesi; etc.

In tutte queste manifestazioni abbiamo sempre un elemento o una forza che agisce come positiva, una come negativa e una terza, identificata con il punto superiore, che agisce da forma neutralizzante conciliando le due antitetiche. Le due forze proiettiva e ricettiva, rappresentate dai punti sulla linea orizzontale, sono equilibrate e conciliate da un elemento ortogonale al terreno di scontro delle due forze e che esprime la sua forza neutralizzante. Ogni dualismo è la proiezione orizzontale, visibile, di un Ternario superiore il cui elemento di conciliazione è invisibile.

Fintanto che non nominiamo i nostri punti, distinguendoli gli uni dagli altri, abbiamo virtualmente ogni possibile manifestazione del Ternario originale. Nel momento invece in cui lo nominiamo, assegnando un simbolo o un numero ai punti del Ternario, lo realizziamo, identificandone una rappresentazione.

Lasciando a un prossimo articolo le generalità della Teoria delle Rappresentazioni, veniamo a identificare il nostro Ternario assegnando ai tre punti i valori 1, 2 e 3. Questi Tre Numeri, in questo contesto adimensionale, hanno un preciso significato: l'Uno 1 identifica l'Origine dei Numeri, il Due 2 il Primogenito dei Numeri Pari o Femminili e il 3, invece, il Primogenito dei Numeri Dispari o Maschili.

Questi Tre Enti, identificati dai Numeri 1, 2 e 3 appartengono a un mondo adimensionale e senza forma, ma interagendo fra di loro danno origine a una prima, essenziale, struttura o forma geometrica. Dai Tre punti possiamo dunque disegnare delle linee o segmenti che li uniscono mutuamente e che rappresentano sinteticamente tutti i possibili rapporti che questi Enti possono avere.

I mutui rapporti dei tre vertici 1, 2 e 3 identificano un Triangolo equilatero. Come nel caso precedente, i mutui rapporti possibili tra questi Numeri sono infiniti, ma per il nostro discorso noi sceglieremo il rapporto più semplice espresso dall'operazione della Somma per cui i tre rapporti o le tre relazioni originate dagli elementi del Ternario 1, 2 e 3 saranno espresse dai Numeri:

$1 + 2 = 3$

$1 + 3 = 4$

$2 + 3 = 5$

ovvero dai Numeri del Triangolo Sacro. Da una rappresentazione simbolica astratta, passiamo dunque a una rappresentazione geometrica formale disegnando effettivamente un Triangolo, non più equilatero, ma scaleno con lati o segmenti di dimensione 3, 4 e 5, ovvero il Triangolo Sacro. Il passaggio da informale o astratto a formale o concreto corrisponde al passaggio dal mondo delle essenze al mondo dei fenomeni: dal Triangolo equilatero, che con la sua simmetria identifica una perfezione e una realtà fuori dal tempo, al Triangolo Sacro che con il suo slancio identifica un ciclo evolutivo nel tempo e nelle forme.

Ma ecco che, seppur incarnato nel mondo del divenire, delle forme nello spazio e nel tempo, il Triangolo Sacro mantiene l'origine seminale dal Ternario 1, 2 e 3. Infatti, consideriamo il cerchio $C$ inscritto nel Triangolo Sacro. Come in ogni triangolo rettangolo di cateti $a$ e $b$ e ipotenusa $c$, il raggio $r_C$ di tale cerchio sarà dato da:

$$r_C = \frac{a+b-c}{2}$$

ovvero in questo caso $r_C = 1$. In effetti, è poco conosciuto il fatto che il cerchio inscritto nel Triangolo Sacro sia proprio un cerchio di raggio unitario; tuttavia, crediamo di essere i primi a rivelare qualcosa...