Evoluzione dei Sistemi Meccanici e Organici
organici, e persino di sistemi autocoscienti. Ma gli strumenti matematici necessari di per sé sono inutili se non avviene un profondo cambiamento epistemologico nell'interpretazione di tali strumenti e soprattutto nelle domande a cui si cerca risposta. Per chiarire l'argomento è dunque necessario procedere in modo progressivo, per questo motivo definiremo alcuni tratti fondanti del concetto di evoluzione e successivamente distingueremo due tipi di evoluzione dei sistemi: l'evoluzione dei sistemi organici e l'evoluzione dei sistemi meccanici. Le definizioni di sistema meccanico e organico qui usate sono molto più ampie e astratte di quelle usualmente considerate e non sono relative alla composizione del sistema, ma all'appartenenza o meno del principio evolutivo al sistema stesso. Questa definizione molto più astratta della usuale è una versione pratica che secondo noi coglie sia esotericamente che esotericamente il nodo distintivo fra i due sistemi. Caratteristiche fondamentali dell'evoluzione - Per evoluzione di un sistema dinamico considereremo non solo la sua evoluzione temporale, intesa come la variazione di configurazione con lo scorrere del tempo, ma più propriamente la sua evoluzione in senso filosofico e reale oltre che puramente formale. L'evoluzione di ogni sistema avviene in un determinato tempo finito. Per essere più precisi, in questo contesto il tempo è quella realtà che permette l'evoluzione di un sistema. Ciò che è al di fuori del tempo non evolve, ma è. Inoltre, se il tempo è misurato in relazione a ciò che ciclicamente si ripete sempre uguale a sé stesso, come ad esempio il sorgere periodico del sole, l'oscillazione di un pendolo o la vibrazione di un atomo, esso assume un valore solo in relazione a ciò che non si ripete, ma che muta, si trasforma ed evolve. Se tutto ciò che esiste nell'Universo fosse periodico e si ripresentasse esattamente identico a sé stesso, non vi sarebbe veramente una evoluzione, né sarebbe possibile determinare un effettivo scorrere del tempo a causa della presenza di infiniti periodi identici che precedono l'attuale e di infiniti periodi identici che gli succedono. Viceversa, all'interno di un fenomeno periodico preso come unità di misura temporale, notiamo che in un sistema evolvente vi è qualcosa che cambia e che dunque rompe la perfetta circolarità del tempo dandogli un inizio, una fine e una durata. Ciò che evolve all'interno del tempo dunque è una sostanza evolvente che, oltre ad un principio evolutivo che è la causa efficiente dell'evoluzione, richiede almeno altri tre termini: un inizio, ovvero uno stato iniziale che rappresenta lo stato di base della sostanza che evolve; una fine, ovvero uno stato finale che rappresenta il compimento dell'evoluzione; una durata, ovvero un tempo finito che intercorre tra lo stato iniziale e lo stato finale dell'evoluzione. È infatti chiaro che senza uno stato o una sostanza iniziale non vi può essere alcuna evoluzione, in quanto manca la partenza del soggetto dell'evoluzione. Senza una fine o stato finale da raggiungere non si può parlare di evoluzione, ma solo di una trasformazione più o meno casuale. Infine, affinché il termine evoluzione abbia senso, bisogna supporre che questa fine evolutiva sia raggiungibile in un tempo finito e non sia invece un asintoto irraggiungibile. Se, infatti, il processo evolutivo fosse infinito, cioè senza fine e mai realizzabile, non vi sarebbe alcuna evoluzione e non vi sarebbe alcun progresso esattamente come non vi sarebbe alcun progresso nell'aver percorso qualche migliaio di passi lungo una strada che non ha fine. Tuttavia, la principale distinzione che faremo a riguardo dell'evoluzione dinamica dei sistemi sarà quella data dalla relazione fra sostanza e principio evolutivo. Nel caso in cui la sostanza evolvente e il principio evolutivo siano parte integrante del sistema stesso, definiremo tale sistema organico ed applicheremo ad esso delle leggi diverse rispetto al caso meccanico in cui sostanza evolvente e principio evolutivo appartengono a due sistemi separati. Sistemi meccanici e sistemi organici - Consideriamo dunque i sistemi classificati precedentemente: i sistemi organici, in cui il principio evolutivo è unito alla sostanza evolvente, e i sistemi meccanici, in cui il principio evolutivo è esterno alla sostanza evolvente. Più che di sistemi meccanici e organici si dovrebbe tuttavia parlare di evoluzione organica e di evoluzione meccanica di un sistema, poiché uno stesso sistema può comportarsi meccanicamente o organicamente a seconda dell'evoluzione studiata. Un uomo, ad esempio, può comportarsi meccanicamente...