Matematica Mistica e Gerarchie Angeliche
la Luce trasmutante, in questa maniera, perciò, l'Angelo è considerato il contenitore vivente di questa Presenza. Da qui il termine Recipiente di Yhvh, Kli Yaveh כלי־יחוח. Mumiah è anche Re che incorona Re, è invocato per l'erede del Regno, Melukah מלוכח, e gli è dato l'accesso al luogo più Sacro del Santuario. Superato questo primo gradino egli si può dire un partecipante della Milizia Celeste, diretta e genericamente sintetizzata in un Nome che sembra riferirsi tanto ad un solo angelo quanto all'intera gerarchia, indicata a volte con il Nome collettivo di un Angelo ovvero Michael מיכאל. I metodi ghematrici precedentemente indicati costituiscono uno strumento importante che applicheremo nel prossimo numero assieme al metodo dell'Aiq Becar per studiare alcuni Nomi Divini fondamentali (continua...)
La legge del karma e il grande flusso (Pentadecade)
La teoria metafisica tradizionale permette di integrare nella Luce dell'Essenza il differenziato fluire della Vita. La concezione secondo la quale il Numero e, in generale, gli enti della matematica siano in opposizione alla imprevedibilità, all'incertezza, alla varietà, alla multiformità, alla temporalità della Vita impedisce la comprensione reale della teoria metafisica della liberazione a coloro che alimentano in sé medesimi tale limitata concezione intellettuale del Numero e che si privano da soli di una via maestra per raggiungere lo scopo finale: la liberazione. Vedremo, in questo lavoro, come sia possibile simboleggiare gran parte delle possibilità realizzative che ineriscono a certi domini $D$ dell'Esistenza. La contemplazione matematica necessaria per integrare in sé medesimi tale simbolismo costituisce in sé stessa, per chi ne sia qualificato, un supporto per la realizzazione integrale di certi stati di esistenza manifestantesi in tali domini $D$. Per poter meditare su quanto andremo esponendo, chiediamo, come prima operazione, di distanziarsi il più possibile da tutti i fattori che possano interrompere il flusso stesso della lettura di questo scritto. Inoltre chiediamo al meditante di affigere lo sguardo interiore su una forma, da percepirsi nella mente e da animare con un distanziamento mentale che la faccia essere completamente non immersa in uno spazio che la circondi; è come se chiedessimo di forgiarsi nella mente e di alimentare con il cuore una forma completa del mondo, quindi senza alcunché di esterno ad esso. È un mondo da generare in noi, uno qualsiasi di quelli che, risvegliando in noi l'Immaginazione agente, possiamo contemplare in noi con l'Intelletto agente. Intendiamo esattamente riferirci ad uno qualsiasi dei possibili insiemi di stati che costituiscono uno qualsiasi dei domini della manifestazione universale. Chiameremo $D$ tale mondo. L'unica restrizione che in questa meditazione chiediamo al lettore di operare sulla forma di $D$ è quella di escludere dalla forma di $D$ la presenza di piegature, così come di singolarità locali, quali quelle rappresentate dal vertice di un cono rispetto agli altri punti della superficie laterale del cono. In questa meditazione chiediamo anche di allontanare dalla mente, per ora, il fluire vorticoso attorno ad un'asse o a un particolare punto di $D$. Una semplice visione di un piano o di un volume estendentesi indefinitamente costituirebbero, tuttavia, una limitazione eccessiva posta alla forza dell'Immaginazione agente, in quanto tali forme implicano già una integrazione avvenuta lungo particolari linee evolutive. Una prima immagine, che potrebbe fornire una base di partenza per la meditazione, potrebbe esser generata nella mente ricreando in sé medesimi l'intera regione di spazio spazzata da una retta che, salendo lungo l'asse verticale dello spazio, ruoti contemporaneamente di un angolo opportuno. La grande elica universale così generata simboleggia perfettamente l'attrazione del cielo, in virtù della dinamica evolutiva interna evocata con l'adesione interiore a tale forma geometrica. Tuttavia, la realizzazione interiore di questa dinamica evolutiva presuppone una immersione in un volume, in questo caso lo spazio euclideo tridimensionale, che limita eccessivamente l'azione dell'Intelletto Attivo e la corrispondente estensione e potenza della simbolizzazione che qui proponiamo. È opportuno chiarire fin da subito che la meditazione qui proposta non esaurisce tutte le possibilità realizzative che sono presenti in tutti i possibili domini $D$ dell'Esistenza, in quanto la forma di $D$ che chiediamo di evocare in noi medesimi ai fini di questa meditazione necessita di una connessione interna tra le parti di $D$, che non è propria ad ogni dominio $D$, né di qualsivoglia stadio di coscienza realizzato; un esempio fisico di un dominio che non rientra in questa meditazione è rappresentato da una qualsivoglia struttura matematica di tipo discreto. L'Immaginazione Creatrice che genera $D$ pone in essere, con l'atto stesso della creazione di $D$, un'intera distribuzione di influenze, agenti su ciascuno...