Geometria Sacra e Rapporti Musicali: Solidi Platonici e Triangolo Sacro

In particolare, ad un livello inferiore nelle gerarchie degli stati dell'essere, gli elementi fisici sono da considerarsi anche come l'espressione esteriorizzata della vibrazione generativa di Enti cosmogonici che, nel corso delle ere, hanno contribuito alla formazione della vita terrestre nel suo attuale stato. I rapporti fra i numeri dei vertici dei lati e delle facce dei solidi platonici, che sono una delle possibili chiavi di comprensione simbolica e matematica dei medesimi, conservano testimonianza di tali relazioni musicali. Ad esempio, se osserviamo la Figura 7, notiamo che i rapporti fra vertici, lati e facce del cubo producono i rapporti musicali del tetracordo di Filolao ($Do-Sol-Fa-Do$) e pertanto questo solido fu chiamato da Agostino e Boezio panarmonico; circa questo tipo di indagine, anche se molto interessante, noi, qui, ci accontentiamo di averla solo menzionata, anche perché è spesso ricordata, o dovrebbe esserlo, nei primi passi di molte vie iniziatiche. Vogliamo, piuttosto, evidenziare un collegamento fra Musica, Solidi Platonici e Triangolo Sacro che ancora non ci sembra sia stato messo nella dovuta luce. Se osserviamo attentamente i numeri riportati in Figura 7, possiamo facilmente dividere i Solidi Platonici in tre gruppi distinti aventi medesima serie di numeri associata, ma con significati diversi. Infatti, il cubo e l'ottaedro possiedono un numero invertito di vertici e facce e così pure accade tra il dodecaedro e l'icosaedro. Questa relazione si chiama matematicamente dualità. Ottaedro e cubo sono solidi duali fra loro, i.e. unendo, in modo opportuno, i centri delle facce di un ottaedro otteniamo un cubo, mentre unendo il centro delle facce di un cubo otteniamo l'ottaedro. Similmente, dal dodecaedro otteniamo l'icosaedro e dall'icosaedro otteniamo, con il medesimo procedimento, un dodecaedro. Infine rimane il tetraedro, che è detto poliedro regolare auto-duale, in quanto, unendo i centri delle facce di un tetraedro si ottiene nuovamente un tetraedro. Le relazioni di dualità fra solidi platonici sono rappresentate in Figura 8. La nozione di dualità ci permette di considerare come fondamentale una serie di solidi che sono non ricavabili dagli altri ovvero: il tetraedro, l'ottaedro e l'icosaedro. Questa serie di poliedri non è altro che il risultato di un triangolo equilatero modulato da sé medesimo nel tetraedro, da un quadrato nel caso dell'ottaedro e infine da un pentagono nel caso dell'icosaedro. Simbolicamente è una manifestazione della Trinità, per mezzo dei tre numeri del Triangolo Sacro o di Pitagora: $3,4,5$. Questo legame tra la serie dei tre poligoni, le armonie musicali in essi contenute e il Triangolo Sacro è solo una delle tante manifestazioni che indicano l'importanza centrale di esso nella Scienza dei Simboli, che non possiamo, qui, che brevissimamente ricordare. Nell'antica Cina era chiamato Kou-Ku ed era considerato simbolo della Scienza. Nel libro di Chou Pei Suan Ching si legge infatti: "La conoscenza di Kou-Ku dà la Saggezza. Per mezzo di essa si conosce la terra. Mediante questa conoscenza della terra si perviene a quella del cielo e si è molto saggi e senza passioni: si è Ching. I lati del Kou-Ku hanno i loro numeri. La conoscenza di questi numeri procura quella di tutte le cose." Da un punto di vista musicale il Triangolo Sacro trova il suo equivalente musicale nell'Accordo Sacro ($Do-Fa-La$). Infatti, considerando i rapporti della scala musicale diatonica naturale, le tre note $Do:Fa:La$ risultano essere esattamente in rapporto $3:4:5$ fra di loro. È anche ben noto che gli stessi rapporti $3:4:5$ sussistono, in materia di frequenze, fra i tre colori primari Rosso, Verde e Blu. Infatti considerando il Rosso fondamentale a $440Hz$ come simboleggiante il primo cateto di dimensione $3$, gli altri due cateti diventano un Verde pieno a $586 THz$ ed un Blu profondo a $733 THz$. Da un punto di vista iniziatico, sia i tre colori primari, che le tre note formanti l'accordo sacro, simboleggiano degli atti del processo creativo. È infatti possibile utilizzare come supporto un simbolismo basato sulla luce cromatica oppure un altro basato su rapporti musicali. Nell'iconografia cristiana, ad esempio, i tre colori primari vengono spesso usati per indicare le tre sfere emanate da Dio. Nel linguaggio dei profeti, Dio emana tre sfere: la prima sfera è rossa ed è ritenuta la sfera dell'Amore; la seconda è la sfera della Saggezza ed è blu; la terza è la sfera della Creazione ed è verde. Un utile metodo di simbolizzazione è quello che...