I Solidi Platonici e la Geometria Sacra
punti speciali, i vertici, dei segmenti speciali, i lati, e delle figure piane speciali, le facce. Più precisamente: 1. i vertici sono i punti estremali; 2. le facce sono quei poligoni, in numero finito, interamente contenuti nella frontiera e ottenuti intersecando certi opportuni piani con il poliedro; 3. gli spigoli sono i lati delle facce. I poliedri regolari sono definiti come quei poliedri le cui facce sono poligoni regolari e tali che facce, angoli diedri e angoli solidi abbiano, rispettivamente, la stessa misura per le tre rispettive misurazioni; la distinzione tra essere uguali ed avere la stessa misura è alla base di ogni percorso iniziatico, per dover esser qui approfondita. Le Figure Cosmiche o Solidi Platonici. Consideriamo ora un'importante caratteristica dei poliedri regolari in tre dimensioni. Nessuno ha difficoltà a visualizzare nel piano, l'esistenza di poligoni regolari con un numero arbitrario di lati. Viceversa, ed è per noi continua fonte di meraviglia, nel caso della geometria solida, gli unici poliedri regolari nello spazio tridimensionale sono esclusivamente di $5$ tipi. Tali poliedri sono noti fin dalla più remota antichità: il tetraedro o piramide equilatera a base un triangolo equilatero, il cubo o esaedro, l'ottaedro, il dodecaedro e l'icosaedro. Queste Figure Cosmiche e le relative questioni aritmetiche erano argomento di meditazione sin dalle prime manifestazioni dell'iniziazione pitagorica. Certamente erano conosciute anche migliaia di anni prima, come attestano dei reperti ritrovati in Scozia e risalenti al neolitico. Nel dialogo platonico intitolato a Timeo, essi sono supporti per poter meditare su quattro aspetti della manifestazione corporea tradizionalmente associati al fuoco, all'aria, all'acqua e alla terra. La corrispondenza è la seguente: al Fuoco è associato il tetraedro, all'Aria è associato l'ottaedro, all'Acqua corrisponde l'Icosaedro e infine alla terra il cubo. Il quinto poliedro regolare, il Dodecaedro, corrisponde tradizionalmente all'elemento Etere o quintessenza o materia prima da cui gli altri derivano. Per la Scienza Sacra, ogni figura geometrica è una forma di manifestazione di un'Idea ed ogni idea è un centro di pura generatività. Pensare alle Idee quali modelli astratti, vani simulacri privi di vita è, ovviamente, quanto un pensiero contro-iniziatico si sforza da sempre di attribuire a Platone e, in generale, ad ogni corrente iniziatica operante nella luce del Bene. Se, al contrario, si sia interiormente realizzata questa generatività vitale, calda, luminosa, musicale, produttiva dell'Idea allora apparirà chiaro che una costellazione di figure geometriche ha un significato simbolico in quanto contiene una forza operativa sua propria. Non è neppure per un accidente gnoseologico, che tutta la forza operativa e predittiva che promana dalla scienza moderna dipenda assai anche dalla forma Matematica nella quale essa è formulata! Questo mistero pitagorico è ormai sotto gli occhi di tutti per risultare di difficile comprensione! Certo, per ogni aspetto della natura è necessario conoscere ed utilizzare la corrispondente Matematica con la quale poter armonicamente abbracciare Iside, e la manifestazione di questa conoscenza dipende sempre e solo da determinate condizioni cicliche. Se quanto appena scritto corrisponde alla pratica scientifica quotidiana quando si interpreti i fenomeni rimanendo al loro livello, a maggior ragione è più importante sapere quale matematica utilizzare, quando la conoscenza scientifica dei medesimi sia utilizzata come supporto, per salire a un livello spirituale più elevato. Nella Scienza dei Simboli, inoltre, decidere di lavorare con una figura geometrica simmetrica o con una asimmetrica, non è una scelta da farsi a cuor leggero, o per mera convenzione. Da un punto di vista simbolurgico, disegnare un triangolo equilatero o un quadrato regolare corrisponde, spesso, a predisporsi per richiamare energie di tipo assai diverso rispetto a quelle usualmente richiamate operando con un triangolo fortemente scaleno o un quadrangolo storto e ciò conduce ad attivare delle soglie di coscienza affatto diverse. I poligoni o i poliedri regolari conducono in modo più diretto verso realtà che richiamano immediatamente l'azione ordinatrice del Numero nel suo aspetto più puro e spirituale. È per questi motivi che nella meditazione e nell'arredamento del Tempio, si preferisce, di norma, utilizzare dei poligoni regolari, quali triangoli equilateri, quadrati, stelle regolari a cinque, sei o otto punte, a seconda della forza spirituale da evocare. Tale discorso si collega al precedente riferentesi ai Solidi Platonici. In questo contesto il riferimento è relativo alle entità spirituali che presiedono a questi elementi, e alle quali ci si vuol unire.