La Pausa Evolutiva Umana
te prima che tali cambiamenti fossero ricompensati dall'offerta di un maggiore valore di sopravvivenza? Come potrebbero essersi verificati i cambiamenti nel cervello per permettere un'interpretazione significativa del discorso pronunciato da altri, presumibilmente prima che tali cambiamenti fossero ricompensati dall'offerta di un maggiore valore di sopravvivenza? Come potrebbe essere nato un qualsiasi linguaggio, quando sembra che l'unico modo per stabilire una lingua -compresi i verbi, le regole grammaticali, gli aggettivi e gli avverbi- sarebbe se qualche lingua esistesse già? Di queste quattro domande, la prima è certamente la più inspiegabile. Chiaramente l'ipotesi di soluzione che viene subito in mente è quella di un progressivo passaggio da un linguaggio manuale a un linguaggio verbale in un lasso di tempo di centinaia di migliaia di anni. Purtroppo a ben riflettere l'ipotesi presenta più problemi che soluzioni. Infatti, dobbiamo considerare che, se la ricostruzione della storia dell'Umanità al momento vigente è corretta, tutta l'evoluzione del linguaggio dovrebbe essere avvenuta su un panorama di qualche decina di milioni di individui e su non più di qualche decina di migliaia di generazioni. Ora, se il linguaggio durante questo lasso di tempo fosse l'unico metodo di comunicazione, forse potrebbe anche esiste qualche ragione di selezione naturale che porrebbe a una maggiore sopravvivenza di coloro che possiedono il linguaggio verbale, dando luogo a specializzazioni biologiche nel corso delle generazioni. Ma se il discorso verbale fosse solo un elemento secondario, completamente oscurato dal linguaggio delle mani, allora non ci sarebbe nessun grande vantaggio di sopravvivenza del più adatto che potrebbe essere evocato per aiutare a spiegare la comparsa di molte specializzazioni biologiche che favoriscono il linguaggio verbale. In pratica la mutazione relativa al linguaggio è troppo complessa per avvenire in un passaggio e dunque troppo articolata per essere portata a fissazione. **La pausa evolutiva umana** Onde evitare di essere tacciati di oscurantismo, vogliamo chiarire fin da subito che il presente articolo non vuole questionare l'esistenza dell'evoluzione Darwiniana, ma vuole solo evidenziarne delle incompletezze. Nessuno osa mettere in dubbio la linea evolutiva umana attestata dalla Scienza, quanto semmai evidenziarne l'incompletezza nel comprenderne i meccanismi. Una recente indagine del dottor Teghan Lucas della Flinders University e del professor Maciej Henneberg e del dottor Jaliya Kumaratilake dell'Università di Adelaide ha dimostrato un aumento significativo della prevalenza dell'arteria mediana negli esseri umani dalla fine del XIX secolo. L'arteria mediana è un'arteria del braccio che appare all'inizio dello sviluppo di un essere umano, ma normalmente scompare o si trasforma in qualche altra struttura arteriosa. Ora, mentre nel diciannovesimo secolo c'era solo il 10% con una tale arteria, ora ce n'è circa il 30%. Questo cambiamento ha ispirato gli scienziati nell'affermare la rapida evoluzione umana degli ultimi 100 anni. In realtà tale affermazione sembra scoperchiare un vaso di pandora. Di fatti, se anche fosse confermata un tale cambiamento progressivo dell'arteria mediana, questo sarebbe un semplice esempio di micro evoluzione, non di macro evoluzione. La micro evoluzione è qualche piccolo ritocco in un organismo che non è una grande innovazione biologica complessa e visibile. Sappiamo di alcuni esempi minori di micro evoluzione che si verificano negli esseri umani, come la capacità di più esseri umani di digerire il lattosio, e la capacità di alcuni esseri umani di respirare meglio ad alta quota. Ma nessuno ha mai osservato una macro evoluzione nella popolazione umana, ovvero la presunta comparsa di grandi innovazioni biologiche complesse e visibili negli organismi a causa di processi evolutivi naturali. La storia registrata non fornisce alcun esempio di macro evoluzione nella popolazione umana. Abbiamo statue egizie e bassorilievi di esseri umani che risalgono a 5000 anni fa, e gli esseri umani raffigurati sono in tutto simili a quelli di oggi. Abbiamo inestimabili opere letterarie antiche come quelle di Platone, che dimostrano che gli esseri umani erano capaci di pensare e scrivere in modo brillante migliaia di anni fa. Se gli uomini di cinquemila anni fa fossero trasportati nell'era attuale, potrebbero passare per uomini moderni. Qui entriamo in quella che possiamo chiamare la paradossale pausa nell'evoluzione umana. Consideriamo infatti il numero di uomini nati dall'inizio dell'Homo Sapiens ai giorni nostri. Stime attuali indicano circa 110 miliardi di individui nati dall'inizio dell'Umanità fino ad oggi.