Geometria Sacra: Solidi Platonici e Figure Cosmiche
Gerarchia Celeste, di cui tratteremo nella sezione dedicata alla simmetria icosaedrica. Se poi applichiamo la divisione, abbiamo i seguenti rapporti notevoli: $3+4+5 = 12$; $3^2+4^2+5^2 = 50$; $3^3+4^3+5^3 = 216$; che moltiplicati fra di loro, i.e. $12 \times 50 \times 216$, portano al $129600$ ovvero il ciclo completo del Sole attorno allo Zodiaco nell'arco di 1000 anni. Anche se non ne abbiamo la prova documentaria storica, riteniamo che almeno alcune di tali relazioni in una qualche forma non siano sfuggite all'indagine dei Pitagorici. Dal triangolo alle figure cosmiche Il triangolo equilatero modulato geometricamente attraverso i numeri 3, 4 e 5 dà origine ai tre deltaedri: il tetraedro, l'ottaedro e l'icosaedro. Dunque, dal Ternario, rappresentato dal triangolo equilatero, promanano le tre Sfere Creative di Numero-Luce-Suono simboleggiate cromaticamente dai colori Rosso, Verde e Blu, acusticamente dalle note Do-Fa-La, numericamente dal 3, 4 e 5 e, infine, visualizzate bidimensionalmente con le figure del Triangolo, del Quadrato e del Pentagono e tridimensionalmente con i poliedri del Tetraedro, Ottaedro e Icosaedro. A questi, per dualità, corrispondono poi il Cubo e il Dodecaedro. Pulsazione e dualità I tre deltaedri, ovvero tetraedro, ottaedro e icosaedro non sono altro che una rappresentazione solida del Ternario, modulato dai Numeri 3, 4 e 5. Questi costituiscono l'accordo geometrico solido da cui scaturiranno tutti i poliedri uniformi. Infatti, dal passaggio di un solido al suo duale otteniamo infiniti altri solidi aventi tutti la stessa simmetria caratteristica ed appartenenti perciò alla stessa famiglia. Il cubo e l'ottaedro vivono della stessa simmetria e non sono altro che due facce di una stessa realtà geometrica pulsante che fluisce da un solido al suo duale mostrando ora un aspetto e ora l'altro. Nelle fasi del suo passaggio la coppia cubo-ottaedro dà vita ad infiniti altri solidi, alcuni dei quali semiregolari e degni di nome, mentre altri sconosciuti. Come il battito di un cuore geometrico che oscilla fra diastole e sistole, così ogni coppia di poliedri regolari batte il suo battito fondamentale da cui prendono vita infiniti altri solidi. Questi, generati dal moto di pulsazione della loro coppia fondamentale, ne rappresentano in un certo qual modo le prime armoniche, i primi discendenti che, a loro volta, daranno vita con la loro pulsazione ad altri infiniti poliedri. Ogni realtà ha il suo ritmo fondamentale ed oscilla fra due stati, uno di manifestazione e uno di occultamento. I poliedri non fanno eccezione e si susseguono in un'incessante produzione pulsante, ciascuno con un suo ritmo, una sua pulsazione fondamentale, corrispondente ad una nota metafisica. Queste sono il fondamento di un'infinito gioco di produzione di forme geometriche, originato da un unico accordo intelligibile fondamentale, l'accordo sacro, Do-Fa-La, Rosso-Verde-Blu, 3-4-5. I cinque elementi e le figure cosmiche «Pitagorici, Platonici e Cristiani hanno attribuito al cielo e agli elementi certe figure. Alla terra è stato attribuito il cubo di otto angoli solidi, di sei basi e ventiquattro piani, il quadrato a forma di dado. Al fuoco è stata correlata la piramide a quattro basi triangolari con altrettanti angoli solidi e dodici piani. All'aria è stata attribuita la forma dell'ottaedro a otto basi triangolari, sei angoli solidi e ventiquattro piani. All'acqua furono assegnati l'icosaedro di venti basi (triangolari) e dodici angoli solidi. Al cielo si attribuiscono il dodecaedro a dodici basi pentagonali, venti angoli solidi e sessanta piani.» (Palamidessi Tommaso. La spiritualità dei Numeri sacri. p.106) Le figure cosmiche Pitagora chiamò «Figure cosmiche» i cinque poliedri regolari convessi per la loro intima relazione con gli elementi. La legge analogica, riportata da Platone nel Timeo, è quella per cui al Fuoco corrisponde il Tetraedro, all'elemento Aria l'Ottaedro, all'Acqua l'Icosaedro, all'elemento Terra il Cubo e infine quale simbolo universale, o più nello specifico al quinto elemento Etere, corrisponde il Dodecaedro. Per Elementi non si devono intendere solo gli usuali stati di aggregazione della materia, quali solido, liquido, gassoso e igneo, ma gli enti spirituali plasmatori dell'Anima del mondo. Alla base di questa chiave interpretativa e operativa della realtà fisica e spirituale si trova la comprensione profonda che «questo mondo è un essere vivente». Come essere vivente, anche il mondo in cui l'Umanità si trova ha una sua anima che è chiamata dalla Tradizione «Anima del mondo» e che, proprio come l'anima umana, è soggetta a varie reincarnazioni o epoche, ciascuna delle quali è adatta a una sua evoluzione. L'Anima del mondo, che al momento ha il suo epicentro sulla Terra, si estende per tutto il Sistema Solare e un poco oltre, e ha passato varie fasi di evoluzione fisiche e incorporee assieme all'Umanità.