Iniziazione Spirituale ed Evoluzione Umana
della propria Individualità in senso superiore, fenomeno che nel linguaggio tradizionale è conosciuto come Iniziazione o Nuova nascita. Tale fenomeno avviene quando i tre principi motori ed evolutivi sopra menzionati, ovvero spirito, anima ed eros, si trovano permanentemente riuniti formando un individuo in cui ogni azione è contemporaneamente espressione di potenza, sapienza e amore[51]. L'intensità di tale evento dà origine a uno sviluppo straordinario dell'individualità che solo a questo punto può dirsi completamente formata e pienamente ricettiva alle forze spirituali. Con questo evento l'individuo entra in una nuova fase della propria evoluzione. Come nel caso dell'evoluzione stellare, in cui il nucleo della singola stella deve superare una pressione critica per raggiungere la temperatura necessaria a innescare il bruciamento dell'elio, così anche nell'Uomo la temperatura interiore deve superare una certa soglia per innescare la combustione tipica della trasmutazione alchemica e passare così di stadio evolutivo. Come nel caso dell'evoluzione stellare, anche nel caso dell'Uomo si può parlare di trasmutazione alchemica perfetta, ovvero senza residuo, e in questo caso si utilizza il nome di Risurrezione.
Se fossimo interessati a capire lo scopo dell'Uomo e dell'Umanità in questo momento storico della Terra dovremmo considerare un'analogia con il simbolismo dell'albero. L'albero, affondando le radici nella terra, trasforma grazie alla luce del sole delle sostanze inorganiche e inadatte alla vita e produce frutti che sono nutrimento delle creature del cielo e della terra. Allo stesso modo l'Uomo, radicato saldamente sulla Terra e spiritualmente ricettivo alle ispirazioni celesti, è un trasformatore di energia e con la sua azione, soggetta agli impulsi spiritualizzanti e materializzanti, può nobilitare ed elevare i regni della Natura oppure abbrutirli e degradarli. L'Umanità, nel suo insieme, ha sicuramente un'azione molto forte sulla Terra e sui Regni della Natura e il singolo Uomo può avere un forte impatto sull'Umanità. Come una stella, avendo innescato i processi necessari a operare i sei bruciamenti progressivi, poi conclude la sua evoluzione in una Supernova inondando con il suo impulso benefico tutta la Galassia di cui fa parte; allo stesso modo la trasmutazione alchemica perfetta porta a un'inondazione benefica e a una modificazione radicale dell'Umanità. Come la stella inondando la Galassia di metalli pesanti aiuta la formazione di stelle di differente popolazione, così le generazioni successive rielaborano consciamente o inconsciamente l'azione dell'Individuo che è stato capace di compiere la trasmutazione spirituale e dalle ceneri nasce sempre una nuova fenice. Ecco dunque profilarsi la Missione dell'Uomo, che il linguaggio tradizionale ha nascosto sotto il velo dei simboli rappresentandolo con la coppa del Graal[52, 54, 53]. L'Uomo in questo senso è Re, Sacerdote e Sacrificatore: Sacerdote perché ha stabilito un'Alleanza con l'Assoluto trascendente ed è diventato possessore del Graal; Re perché domina gli impulsi della Natura inferiore dentro e fuori di Sé; e, infine, con il proprio Sacrificio e operato santifica la Natura, la rende sacra[53].
Karl Marx nel suo "La miseria della Filosofia" constata come tutta la storia non sia altro che la trasformazione della natura umana. L'Uomo, definito da Aristotele quale animale sociale più dell'ape o di ogni altro animale selvaggio, cerca naturalmente di costituirsi ed organizzarsi in strutture sociali sempre più articolate e complesse ripetendo su una scala più vasta un'azione evolutiva simile a quella che ha portato alla manifestazione della coscienza individuale umana. Come le singole cellule si sono specializzate nel corpo umano e organizzate in modo coordinato per dare vita a un individuo capace di assimilare, digerire, pensare, lavorare, etc.; allo stesso modo gli individui nella società si specializzano con la loro azione dando vita a un organismo sovraindividuale che può essere uno stato nazionale come pure qualsiasi altra società umana. L'idea dell'organismo sociale non è certo nuova[63] e certamente anche precedente al XIX secolo e a Spencer[62]. Il primo filosofo ad esplicitare il concetto in modo inequivocabile è infatti Aristotele nel suo libro sulla Politica, chiarendo concetti pitagorici riservati già presenti nella Repubblica di Platone. Tuttavia, il riferimento classico per noi più significativo è quello di San Paolo nella sua lettera ai Romani, quando parla della Chiesa o Corpo Mistico di Cristo: "Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri." Le società umane si evolvono proprio come qualsiasi sistema in evoluzione organica: nascono e muoiono, hanno una loro vita, un loro ciclo evolutivo.