Reincarnazione e Sviluppo della Coscienza Umana

Da meticolose indagini su ricordi spontanei avvenuti in bambini tra i 2 e i 5 anni è stato stimato che circa $\frac{1}{500}$ bambini possiede ricordi spontanei di una vita precedente. Ne risulta la constatazione che, almeno per alcuni individui, la reincarnazione è un fenomeno accaduto. Nello sviluppo del nostro discorso vogliamo considerare l'ipotesi della reincarnazione come un'ipotesi generalmente valida ed estesa a tutti gli uomini e le donne, giustificando così l'ipotesi di una origine comune della coscienza umana oltre che del corpo umano.

Perché tale ipotesi possa essere valida, dobbiamo dunque distinguere due realtà che trovano una loro congiunzione accidentale negli uomini e nelle donne: una individualità, ovvero la parte più profonda dell'Uomo e della Donna, che rimane intatta anche dopo la disgregazione del corpo fisico, e una personalità costituita dall'insieme fisico, emotivo e intellettivo di cui siamo composti e destinata a disgregarsi dopo la morte. La distinzione fra individualità e personalità dell'Uomo è tradizionale e troviamo in Oriente molti paragoni per identificarla.

Un'unica individualità si manifesta nel corso del tempo attraverso diverse personalità. Paragoni classici sono quelli della collana di perle, laddove la personalità è la singola perla mentre l'individualità è il filo che le attraversa tutte. O anche, l'individualità è l'attore laddove la personalità è la maschera o ruolo che l'attore impersona in un pezzo teatrale.

La personalità è una struttura complessa dell'uomo composta di un aggregato fisico, emotivo e mentale formato nel corso di anni e anni di educazione e interazione con l'ambiente circostante. Se il corpo fisico impiega una ventina d'anni prima di strutturarsi completamente e raggiungere la sua fase adulta, anche la sfera emotiva e mentale, come se fossero organismi autonomi, hanno bisogno dei loro tempi per strutturarsi in modo compiuto, con fasi di iperaccrescimento, consolidamento e sviluppo.

Chiaramente tale sviluppo dipende da individuo a individuo e non può essere uguale per tutti. Tuttavia, possiamo certamente notare alcune fasi nello sviluppo della personalità che, anche se possono variare in tempi da persona a persona, mantengono indicativamente la stessa progressione:

  • 0-7 anni: iperaccrescimento del corpo fisico. L'attività principale dell'organismo è quella di strutturare un corpo fisico che possa agire indipendentemente e in autonomia rispetto ai genitori.
  • 7-14 anni: in questo periodo assistiamo all'inizio della specializzazione delle energie riproduttive e vitali. Inizia la produzione degli ormoni sessuali che stimolano lo sviluppo dei caratteri sessuali primari. Il corpo fisico continua a svilupparsi. Iniziano a manifestarsi più chiaramente i tratti emotivi della personalità.
  • 14-21 anni: in questo periodo assistiamo a un iperaccrescimento e sviluppo potenziato delle emozioni e della sfera affettiva. La componente emotiva della personalità fiorisce. La struttura fisica si consolida con i tratti che gli rimarranno caratteristici. Iniziano a manifestarsi più marcatamente tratti intellettivi, mentali e del pensiero.
  • 21-28 anni: si strutturano definitivamente le caratteristiche della sfera intellettiva e mentale dell'individuo formando così in modo stabile la personalità.

In queste tre fasi di iperaccrescimento fisico-vitale, emotivo e mentale abbiamo una variazione significativa nel progresso dell'individuo. Ad ogni variazione nel progresso deve corrispondere l'azione di un principio evolutivo che, in questo caso, riteniamo formante l'individualità. In conformità alla nomenclatura accettata nel settore, chiamiamo spirito il principio relativo alla sfera intellettiva e mentale, anima quello per la sfera emotiva ed eros quello relativo alla sfera generativa.

Tali principi non sono gli aggregati fisici, emotivi e mentali corrispondenti, ma identificano gli impulsi motori e organizzatori individuali di questi. In senso lato, classificheremo l'appartenenza di tali principi evolutivi al regno delle forze spirituali, termine generico che, in questo contesto semplificato, identificherà tutti quei principi evolutivi o impulsi non riconducibili a forme concrete a carattere fisico, emotivo o mentale.

L'evoluzione fisica dell'uomo agisce solo sul primo miliardo di individui, poi investe quella artistica e poi quella mentale. La geoingegneria fisica e l'azione antropica su Terra è dimostrata da un punto di vista fisico, deve però essere estesa da quello astrale e mentale. L'uomo catalizza il corpo emotivo e mentale della terra.

Sulla Terra, l'Uomo è l'unico essere dotato di ragione e, per esprimere questa ragione, utilizza la parola. Questa capacità non deve a nostro avviso essere sottovalutata. La parola determina un concetto, cioè lo rende definito, lo concretizza e lo individua. Un concetto è indeterminato e indefinito finché non viene nominato, espresso verbalmente, allora diventa chiaro, limpido. La parola è una prima realizzazione dell'idea.