Evoluzione Stellare ed Entropia: Destino delle Stelle e Biforcazioni

della stella, lasciando solo un nucleo di carbonio nudo che si raffredda lentamente. La Stella di Neutroni è il destino delle stelle più massicce, che sono maggiori di $1.4M_☉$, dopo la perdita dei loro strati esterni. Il Buco Nero è il destino delle stelle con più di $3M_☉$, dopo la perdita di massa in fase Nebulosa Planetaria.

Sintropia delle stelle

Se osserviamo l'entropia delle stelle in funzione delle fasi dell'evoluzione stellare, (Fig. 15) notiamo che a partire dalla fase di Sequenza Principale (indicata nell'immagine con l'etichetta MS Stars) l'entropia delle stelle diminuisce progressivamente e monotonicamente. La crescente compattazione gravitazionale di materia stellare rende l'entropia sempre minore man mano che la stella esce dalla Sequenza Principale e passa nelle varie fasi della sua evoluzione. Ovviamente, questa diminuzione dell'entropia non è in contraddizione con la seconda legge della termodinamica, poiché le contrazioni gravitazionali rilasciano una quantità di entropia sotto forma di radiazione e neutrini che compensa e oltrepassa la diminuzione dell'entropia della stella. In altre parole, l'entropia della materia diminuisce con la contrazione gravitazionale e questo avviene a scapito di un aumento dell'entropia dell'ambiente immediato a causa del rilascio di radiazione e neutrini. È evidente, dunque, come l'evoluzione stellare sia un processo sintropico, caratteristico appunto del tipo di evoluzione organica descritta nei capitoli precedenti.

Il fine di una stella e biforcazioni

Il fine fisico di una stella è l'autotrasmutazione alchemica della materia di cui è composta in energia radiante e materia seminale utile all'evoluzione di nuove stelle e in generale della stessa Galassia. Nel caso di una evoluzione stellare corretta, la stella, terminata la propria evoluzione, dona la propria stessa sostanza come base per nuove stelle e nuovi sistemi di evoluzione planetaria. In pratica, passa da una sua evoluzione individuale ad essere base e fondamento dell'evoluzione di altre stelle. È chiaro che questo fine fisico corrisponderà a un analogo fine spirituale che, pur essendo per noi intuibile, è anche incomprensibile nei suoi dettagli. Tuttavia, quello che possiamo notare sono delle biforcazioni nell'evoluzione fisica delle stelle che evidentemente corrispondono anche a delle biforcazioni nell'evoluzione spirituale di queste.

Tutte le volte che una stella deve passare da una fase evolutiva all'altra deve cambiare la forma di energia da cui trae il proprio alimento. Quando la stella esaurisce una forma di energia, il nucleo della stella si contrae e, contemporaneamente, secondo il terzo principio dell'evoluzione organica, il guscio esterno di essa deve espandersi. Il primo si riscalda al punto da innescare la nuova reazione fonte dell'energia, mentre il secondo di conseguenza si raffredda ed eventualmente viene disperso. Questo processo avviene all'uscita della stella dalla Sequenza Principale, quando la combustione dell'elio deve diventare la fonte preponderante di energia e poi con l'eventuale combustione del carbonio e con i tre possibili bruciamenti susseguenti. Sei bruciamenti, sei operazioni alchemiche, che portano ad un eventuale settimo e ultimo stadio con la produzione del ferro e il conseguente collasso della stella. A nostro avviso, l'evoluzione stellare può dirsi riuscita solo se viene attraversata ciascuna di queste fasi. Ciascuna fase corrisponde a una biforcazione nell'evoluzione stellare, tuttavia noi ne analizzeremo tre che riteniamo le più significative per l'evoluzione stellare:

Prima biforcazione: la combustione dell'idrogeno

Le Nane Brune, che a nostro avviso sono ben diverse, evolutivamente parlando, dai pianeti. I pianeti sono generalmente centri gravitazionali secondari di un sistema e orbitano intorno a una stella, sono anche il risultato della pre-evoluzione stellare. Questi non hanno mai avuto fenomeni di fusione nel loro nucleo e questo coerentemente con il loro grado evolutivo che non prevede una produzione interna autonoma dell'energia. Viceversa, le Nane Brune, che hanno innescato processi di trasmutazione o fusione nel proprio nucleo, hanno mancato la combustione dell'idrogeno e si sono dunque direzionate verso uno spegnimento e raffreddamento progressivo. Queste corrispondono a una involuzione stellare, da stella a pianeta.

Seconda biforcazione: i sei bruciamenti del nucleo

Possiamo dire che una stella esaurisce un suo primo compito fondamentale con la produzione di una Nebulosa Planetaria che, per essere prodotta, richiede almeno l'innesco della combustione dell'elio. La produzione di una Nebulosa Planetaria vuol dire, per una stella, l'essere produttiva, l'arricchimento