Principi Evolutivi e Leggi di Causalità nei Sistemi Organici

siamo sicuri poter affermare l'universalità ma che effettivamente abbiamo verificato più e più volte: terza legge. Un principio evolutivo agisce in modo uguale ma contrario su diversi elementi del sistema. Un principio evolutivo agisce polarizzando in modo diverso elementi di un sistema, per cui il passaggio da uno stato evolutivo a un altro implica una biforcazione che generalmente è associata a una purificazione, divisione e conseguente trasformazione del sistema stesso. Pensiamo, a titolo di esempio, a come agisce un'idea in una società. Man mano che l'idea penetra nella popolazione, gli elementi di tale popolazione si schierano, alcuni favorevolmente, altri in antagonismo a questa. La polarizzazione sociale raggiunge poi un parossismo e trova un suo sfogo: produce una biforcazione in cui una parte del sistema evolve e passa alla fase successiva, mentre l'altra trova condizioni ecologiche sempre più difficili e finisce per soccombere ed essere espulsa. Effettivamente, se studiamo la Storia dei popoli, possiamo notare come rivoluzioni o guerre civili siano sempre state il preludio di grandi cambiamenti sociali ovvero di nuovi stadi evolutivi dell'organismo sociale. Fenomeni simili accadono in tutte le organizzazioni sociali, religiose e possiamo ipotizzare siano un elemento tipico di una evoluzione organica.

Legge di causalità e legge di finalità

Nel caso dell'evoluzione meccanica di un sistema, la legge di causalità è da sempre considerata la chiave imprescindibile per l'analisi dinamica dei fenomeni. Possiamo formulare tale legge nella seguente forma: legge di causalità. Un effetto è univocamente determinato dalle cause o forze che l'hanno messo in moto. Il fuoco dell'analisi nell'evoluzione in questione è la successione causa-effetto per la quale l'analisi degli effetti presuppone necessariamente un'analisi delle cause ed è imprescindibile da essa. In una evoluzione meccanica rimuovere le cause implica necessariamente rimuovere gli effetti e non è possibile ottenere un determinato effetto in assenza delle corrispondenti e univoche cause. Tale legge non si applica adeguatamente ai sistemi in evoluzione organica per i quali è necessario considerare la seguente legge di finalità: Risorse adeguate vengono attivate per il raggiungimento del proprio fine. In un sistema organico è il finalismo l'elemento più importante. Un sistema in evoluzione organica cambierà forma, metterà in atto risorse differenti, selezionerà materiali necessari all'ottenimento del proprio fine. Un esempio lampante è il caso di una madre che, dopo nove mesi di gestazione, porterà alla luce sempre un bambino, indipendentemente dal tipo di alimentazione e dalle condizioni ambientali purché ragionevoli. L'organismo materno si adatta secondo quanto è necessario per realizzare, a partire dalla sostanza materna, il modello di bambino fin nei più minimi dettagli, formerà sempre le terminazioni nervose, l'apparato oculare con i suoi capillari, coni e bastoncelli, la coclea nell'orecchio e quant'altro secondo un preciso ed esatto disegno, indipendentemente dal fatto che la gestante decida di mangiare un piatto o un altro. La precisione nel risultato finale del processo stride con la variabilità possibile delle condizioni iniziali che portano comunque alla sua realizzazione.

Principio di adattamento

Logica conseguenza dell'applicazione ferrea e ineluttabile della legge di causalità è il principio di determinazione di Newton che possiamo così formulare: L'evoluzione di un sistema meccanico dipende univocamente dalla posizione e dalla velocità che un sistema possiede in un dato istante di tempo, ovvero dalle sue condizioni iniziali. Conoscendo in un dato momento la posizione e la velocità di un pianeta in orbita attorno alla Terra possiamo ricavarne la posizione di qui a molti secoli. Questo perché il filo causale dell'evoluzione meccanica è univocamente determinato. Conoscerne un punto con precisione assoluta vuol dire conoscere con precisione assoluta tutta l'evoluzione meccanica del sistema. Viceversa, nel caso di una evoluzione organica il principio di determinazione non è più valido e deve essere sostituito dal principio di adattamento del sistema: Uno stesso fine evolutivo è ottenuto a partire da diversi stati iniziali e attraverso processi e cammini evolutivi differenti. Il principio di adattamento ci dice che nessuna risorsa è insostituibile. Cammini e progressi alternativi sono sempre possibili. L'azione di un principio evolutivo porta alla creazione di nuove risorse che portano all'avanzamento di un successivo stato evolutivo, questa è l'essenza dell'evoluzione organica. Se per evolvere l'organismo dipende da una risorsa insostituibile e questa cessa di essere usufruibile dal sistema, il principio di adattamento non è più valido e l'organismo è a tutti gli effetti già morto.

Le scale dell'evoluzione organica

Un tratto comune...