Cicli Evolutivi e Transizioni di Fase: Struttura Temporale e Modelli dell'Evoluzione

In assenza di questa visione di insieme risulterà impossibile distinguere quelle che sono effettive transizioni di fase tra due differenti organizzazioni di un sistema e, invece, il semplice rumore di fondo con cui esse si confondono.6

Prima di procedere nell'analisi del nostro ciclo storico e evidenziarne quelli che riteniamo i temi fondamentali, abbiamo deciso di indicare alcuni tratti caratteristici comuni a tutti i cicli evolutivi cui è soggetta l'Umanità sulla Terra.7

Struttura dei cicli evolutivi

Quando parliamo di evoluzione intendiamo il processo trasmutativo che porta una sostanza evolvente a combaciare con il modello dell'evoluzione2 in un tempo finito chiamato durata.3

Ogni evoluzione presuppone un modello con il quale la sostanza evolvente può, al termine del processo evolutivo, identificarsi. Il modello è il fine e la fine dell'evoluzione e nessun processo evolutivo può essere studiato o compreso se si prescinde da esso. Se in una dinamica meccanica la traiettoria del corpo analizzato è perfettamente determinata dalle condizioni iniziali del moto; in un processo evolutivo invece la dinamica del moto è determinata dal fine del sistema in evoluzione.

In un processo evolutivo, un sistema attiva le risorse più adatte e migliori in suo possesso per il raggiungimento del proprio fine. Con questo vogliamo dunque dire che la conoscenza dello scopo di una evoluzione, ovvero del modello evolutivo, è determinante per comprenderne le fasi e gli sviluppi del sistema e, in assenza di questo, ci si troverà a concentrarsi solo sui turbini e le instabilità di una transizione di fase, che tuttavia non sono né significative né rivelatrici del risultato finale del processo.

Oltre alla necessità di un modello evolutivo abbiamo parlato di una durata dell'evoluzione. La durata implica l'idea di tempo, ma questo termine coinvolge delle nozioni distinte spesso confuse fra di loro:

  • il tempo: è quella realtà o ente che permette l'evoluzione di una sostanza;
  • il ciclo: è quell'organizzazione geometrica con la quale il tempo si struttura per permettere una evoluzione;
  • la fase evolutiva: identifica la permanenza in un ciclo temporale, nel quale è possibile ad una sostanza passare da uno stato ad un altro dell'evoluzione.

In termini fisici, al fluire del tempo corrisponde il fluire dell'Energia libera. Tempo ed Energia sono due realtà e quantità coniugate, inscindibilmente legate fra di loro.

Per fini evolutivi, il tempo si organizza in forma di ciclo. Il tempo, strutturandosi geometricamente in cicli, offre all'individuo o, più in generale, a un sistema evolvente, molteplici occasioni per compiere il suo lavoro evolutivo. Una struttura lineare del tempo porterebbe a occasioni irripetibili che non permetterebbero un apprendimento da parte del sistema. Viceversa la ripetizione ciclica permette a un sistema di assorbire i concetti, fissare le mutazioni utili ed eliminare quelle dannose.

Così nella vita sulla Terra, ad esempio, all'ora segue l'ora, al giorno segue il giorno e all'anno segue l'anno, offrendo molteplici occasioni e possibilità per la propria trasmutazione.

Il tempo si organizza geometricamente in cicli temporali e così facendo permette a un individuo o, più in generale, a un sistema di entrare in una fase evolutiva che può durare un alto numero di cicli temporali, finché il sistema non raggiunge il suo fine evolutivo e collima con il modello dell'evoluzione. Da un punto di vista evolutivo non è importante se un sistema abbia realizzato il suo obiettivo in un dato ciclo o in un altro, purché sia riuscito nell'impresa di realizzazione. Così, da un punto di vista della propria trasmutazione spirituale individuale, non è importante per l'individuo esservi riuscito presto o tardi, quanto l'esservi riuscito.

È importante evidenziare come ogni fase evolutiva abbia le sue condizioni ecologiche ed è chiaro che queste possono essere mantenute stabilmente solo durante una limitata finestra di tempo, al di fuori della quale il ciclo si sfalda per poi ricostituirsi con altre forme e in un altro tempo. In questa fase di dissoluzione nessuna evoluzione o scelta evolutiva è possibile, ma solo uno sviluppo meccanico delle cause messe in moto precedentemente.

Abbiamo detto che i cicli evolutivi sono una organizzazione geometrica che il tempo assume per fornire l'opportunità di una evoluzione. Se analizziamo la struttura individuale di ciascun ciclo, notiamo che alcuni suoi aspetti fondamentali possono essere compresi applicando ad esso la chiave del quaternario. Di fatti, ciascun ciclo può essere suddiviso in quattro fasi fondamentali (Fig.

Note

2Solov'ov, V. 1877. I principi filosofici della conoscenza integrale.

3Benassai, A. 2019. Spazio-Tempo-Energia. Archeosofica.