Rituali Magici di Nostradamus e Caterina de' Medici
lati i nomi scritti con il sangue: Jehova - Elohim - Mittatron - Adonay. Un rituale magico con evocazioni di varie entità viene ripetuto diverse notti e in una di queste compare materializzandosi l'angelo Anael. Caterina e Nostradamus sono seduti entro un cerchio magico protettivo da lui tracciato, si concentrano sullo specchio ove vedono Francesco fare un solo giro, Carlo ne compie 14, Enrico 15 e Enrico di Navarra 21, quindi lo specchio, luminoso durante le visioni, torna opaco. Poiché non vi sono dati storici, come afferma Eric Muraise, della presenza di Caterina nel 1560 nel castello Chaumont-sur-Loire, altri pensano che questa cerimonia magica abbia avuto luogo, 10 anni prima, epoca in cui Caterina era di passaggio in questo castello, in cui si era incontrata anche con il mago Conte Ruggeri altro probabile officiante. Il 17 novembre 1560 una grande festa ha luogo a Orléans, vi presenzia il giovane re Francesco II; si reca alla cappella dei giacobini ma, durante la messa, è colto da una sincope. L'ambasciatore di Venezia, Soriano, ricorda un'inquietante quartina di Nostradamus (X.39), che si avvera con la morte del giovane sopravvenuta il 5 dicembre. Non ancora diciassettenne scompare così il primogenito della regina vedova; la giovane consorte Maria Stuarda ritorna in Scozia. Nel gennaio 1562, Nostradamus è invitato — improbabile che si sia spostato — a Nizza per l'oroscopo del figlio di Emanuele Filiberto, per il quale profetizza una collezione di fatti d'armi e che la morte dovrà avvenire quando il nove sarà avanti al sette. Carlo Emanuele morirà nel 1631 a 69 anni. La profezia risulta quindi esatta in quanto il 9 viene prima del 7... 70.