Keplero e l'Armonia Musicale - Fludd e la Struttura dell'Anima
Copernicana, dopo anni di studio si rende conto che i pianeti, le orbite della teoria Copernicana possono essere ricavate inscrivendo e circoscrivendo dei solidi platonici. Siccome ogni solido platonico stava ad un elemento, Keplero assegna questo solido al- l'elemento corrispondente al pianeta di cui vuole trovare l'orbita e così facendo trova la giusta successione dei pianeti. Keplero rimane estasiato dalla scoperta che considererà sempre come il suo più grande risultato. Tuttavia nel discorso degli aspetti astrologici c'è un altro elemento che lui ancora non è riuscito a trovare e che è quello dell'armonia musicale. Inscrivendo nello zodiaco dei poligoni regolari, infatti, i punti toccati dello zodiaco seguono quella che generalmente si chiama successione armonica. La costruzione dunque ha un valore non solo geometrico ma anche musicale che invece la costruzione con i solidi platonici non ha. Ecco che allora si mette a ricercare e ad investigare per 15 anni alla ricerca di que- sti rapporti musicali nel sistema di rivoluzione dei pianeti. È importante capire che non è che Keplero abbia scoperto per caso una o l'altra legge, lui stesso scrive di aver impiegato 15 anni di sforzi e di tentativi continui prima di sfondare e scoprire quell'ar- monia musicale che poi, formulata in altro modo, è diventata la sua legge sui periodi. Dopo quindici anni di studi Keplero capisce e sfonda il punto chiave per cui i rapporti musicali non sono dati dalla distanza dei pianeti ma dalla loro velocità fra l'afelio e il perielio. Ecco allora che facendo un rapporto fra la distanza al perielio e all'afelio si ottiene per saturno una terza maggiore, per giove una terza minore, per marte una quinta per la terra un semitono per venere un diesis e per mercurio un'ottava più una terza minore. Questo dell'Harmonices Mundi è un libro cruciale per la storia dell'astronomia, da un certo punto di vista si può anche considerare il libro con cui inizia l'astronomia mo- derna stessa. Infatti Keplero, pur mantenendo come oggetto di investigazione un te- ma classico come l'Armonia del Cosmo tuttavia tratta questo argomento in un modo molto distinto dai contemporanei: in primo luogo per questa esigenza di esteriorizzare l'argomento cercando qualcosa di oggettivo, dimostrabile matematicamente. Keplero ricerca una dimostrazione matematica alle sue argomentazioni teologiche. L'astronomia si separa dunque dall'astrologia ed acquista un altro valore che è quello che ha a tutt'ora: quello di banco di prova per le teorie concettuali. Questa è un'immen- sa rivoluzione concettuale. Considerate che fino a questo periodo l'astronomia è solo funzionale all'astrologia: a calcolare le tavole dei pianeti. Keplero invece usa questa astronomia quantitativa per dimostrare una suo concetto o una sua teoria metafisica relativa all'ordine cosmico e all'armonia delle sfere e questa è una funzione dell'astronomia quantitativa totalmente inedita e che svincola radical- mente l'astronomia dall'astrologia dandole un nuovo senso (che per altro è quello per la quale è studiata a tutt'ora). Una posizione totalmente antitetica rispetto a quella di Keplero, ma altrettanto im- portante e che ci permette di comprendere a pieno il moto distinto di separazione fra astronomia e astrologia si ha con lo studio di Robert Fludd. Robert Fludd a differenza di Keplero è totalmente disinteressato a conferme esteriori delle proprie teorie, le proprie teorie non riguardano infatti il mondo esteriore quanto il mondo interiore. Il suo principale dominio di investigazione non è il cielo esterno ma l'anima umana e nell'anima umana vuole trovare le intime corrispondenze risonanza e armonie. La posizione era così radicalmente distinta che si generò anche una polemica fra i due, Keplero infatti non comprende Fludd e Fludd allora gli risponde chiarendo la propria posizione. "Ma ecco qui si trova nascosta tutta la difficoltà, perchè Keplero escogita i movimenti esteriori delle cose create [res naturata] dove invece io contemplo gli interni ed essenziali impulsi della natura in se stessa; egli ne tiene la coda, io la testa; io percipisco la causa prima, lui gli effetti." - Robert Fludd. A Fludd infatti non interessa minimamente la cosmographia fisica, la posizione dei pia- neti etc... Fludd è interessato esclusivamente all'anima umana e alla struttura metafi- sica e interiore dell'universo, disinteressandosi completamente alla struttura fisica ed esteriore dell'Universo. Nella figura illustrata Fludd descrive un mondo interiore dell'anima umana diviso in 3 ottave fondamentali: la spirituale, la mediana e la materiale: la ma- teriale che è in corrispondenza analogica con i quattro elementi, la mediana che è in corrispondenza con i pianeti e la spirituale che è in corrispondenza con le gerarchie angeliche. In questa immagine il Fludd illustra le corrispondenze fra micro e macrocosmo: ad ogni cielo o astro corrisponde una precisa gerarchia angelica, che a sua volta corrisponde ad un centro o parte dell'anima dell'individuo, il cui corpo, qui sdraiato come in una specie di morte apparente è il ricettacolo di tutto. Gli astri e gli influssi astrologici non sono altro che l'espressione animica di forze a carattere spirituale rappresentate dalle gerarchie angeliche che esprimono e diffondono nel cosmo le virtù divine. Al lato invece vediamo come queste stesse forze si ritrovano tutte in risonanza con dei punti del corpo fisico ed abbiamo ad esempio che i Serafini esprimono l'Amore di Dio, i Cherubini l'Intelligenza, i Troni l'Intelletto e così via. Allora ad esempio, nell'ot- tica del Fludd, se voglio fortificare l'amore del prossimo, dovrò stabilire un contatto ed una sintonia, con le dominazioni, la cui espressione celeste è quella del pianeta Giove, ed usare dunque tutto ciò che è in sintonia con questo pianeta, al fine di entrare nell stato di coscienza e riempirmi di quella virtù espressa dal pianeta grazie alla legge delle Analogie e delle corrispondenze. Da tutti questi ragionamenti ne esce fuori la scoperta della circolazione sanguigna avvenuta in collaborazione con l'amico Harvey che Fludd prima accenna nell'Anatomia Amphiteatrum e poi dopo divulga nel suo Medicina Catholica. È questa l'argomentazione mistica presentata da Fludd.