Il Crollo dell'Astrologia Giudiziaria nel XVI Secolo

per vedere o calcolare dei puntini nel cielo. Cioè per quale motivo mi sarei mai dovuto interessare a vedere dei puntini luminosi nel cielo se non li avessi ritenuti di una qualche utilità pratica o teorica? E al momento non c'era altro motivo per osservare le stelle se non quello astrologico, poi vedremo ne compare anche un'altro. Il rifiuto degli intellettuali dell'Astrologia divinatoria Per essendo vero è anche da dire che a parte pochi casi isolati ed estremistici gli intellettuali in linea generale non si dimostrarono mai realmente antagonisti all'idea di una astrologia giudiziaria quanto nella sua interpretazione. 98 Capitolo 22 Il crollo dell'Astrologia Giudiziaria Avendo quindi brevemente analizzato alcuni punti ed influenze secondarie nel processo cerchiamo di identificare quelle primarie. Uno fra gli elementi che ricoprirono un ruolo fondamentale nel crollo dell'astrologia giudiziaria fu la massificazione dell'astrologia che in varie occasioni divenne uno strumento mediatico incredibile. La diffusione su stampa delle opere astrologiche diede spazio ad una serie di pronostici e profezie che ebbero un impatto sempre crescente sulla popolazione. Un esempio tipico di questo fenomeno fu il clamoroso caso del Diluvio Universale previsto per il 1524, come pure il caso del ritorno di Cristo calcolato da Stifel per il 19 ottobre 1533 alle ore 8 del mattino. 22.1 L'Astrologia di Massa del XVI secolo Il Diluvio del 1524 Prima dell'avvento del primo barometro di Torricelli e l'istituzione della prima rete di rilevazione meteorologica ad opera di Ferdinando II dei Medici, la previsione del tempo era ricavata da varie forme di divinazione fra le quali primeggiava l'astrologia. La relazione fra cambiamenti climatici e cicli planetari era dunque assai studiato all'epoca e costituiva un'intero settore di indagine. A questo ambito, in un certo qual modo, può ascriversi l'episodio relativo al diluvio universale previsto da Johannes Stöffler nel 1499 per il 1524. Questi fu autore di alcune effemeridi commentate che spaziavano in un intervallo di tempo dal 1499 al 1551 e che per il 1524 predicevano: [Nell'anno 1524] non avremo eclissi solari né lunari. Ma nel corso dell'anno si verificheranno alcune straordinarie configurazioni planetarie. Infatti nel mese di febbraio ci saranno venti congiunzioni, piccole, medie e grandi. Sedici di esse saranno in un segno d'acqua. Esse annunceranno cambiamenti e modificazioni e alterazioni nel mondo intero, in tutte le regioni, i regni, le province, gli stati, i ceti, per tutti gli animali terrestri e marini, e tutte le creature della Terra -cambiamenti come non ne abbiamo mai visti in tutti i secoli precedenti, come non hanno mai parlato né libri degli storici né i nostri antenati.[2] L'allarme si diffuse così tanto in Europa che fra il 1501 e il 1530 furono stampate circa diecimila edizioni diverse di fogli volanti con tirature che arrivavano in genere a mille copie per un totale di circa 10 milioni di fogli volanti per una popolazione di 12 milioni di abitanti.[71] 99 Cardano racconta di questa follia in uno dei suoi aforismi astrologici [Stöffler] Pensando che le stelle minacciassero un diluvio in un periodo in cui il tempo era del tutto sereno, annunciò ai mortali una grande calamità. Molti fuggirono sulle montagne. Io, però, che avevo vent'anni predissi al nostro sovrano, Francesco Sforza, che non vi era nulla da temere. In realtà era l'annuncio di una pestilenza, evento assai raro, che si verificò quell'anno nella nostra città[72] Anche Agostino Nifo, vedendo molti italiani che avevano iniziato a costruirsi delle barche sull'esempio di Noè, si vide costretto moralmente a smentire la profezia del Diluvio con un libro[73] che comunque non rassenerò il popolo. Sullo stesso stile si deve ascrivere la profezia del noto matematico Michael Stifel che nel 1532 predisse nel suo Libretto che il Cristo sarebbe tornato il "19 ottobre del 1533 alle ore 8 del mattino". Le Lotte Confessionali Nel 1508 l'abate Tritemio nel suo scritto sulle Cause Seconde dichiarava una profezia che ebbe un forte influsso nel periodo immediatamente successivo, tanto da promuovere la pubblicazione dell'opera che altrimenti sarebbe rimasta in edizione privata. Alla fine dell'opera egli trattava della fine del regno retto dallo spirito di marte Camael e per il Nord prediceva il sorgere di una nuova religione che avrebbe rotto l'Unità della Chiesa prima del 1525, data della fine del governo dell'angelo. [Nord...] Durante il primo regno di Samael Marte annunziò il Diluvio; durante il secondo, la rovina di Troia; verso la fine del terzo si avrà la rottura dell'Unità; in effetti, dopo i precedenti, si può dedurre ciò che deriverà: Questo terzo periodo di Marte non si completerà senza che la profezia si compia, e che si istituisca una nuova religione.[52] Quando nel 1517 Martin Lutero affisse le sue 95 tesi dando origine allo scisma del 1521, la profezia dell'ormai defunto abate Tritemio ( 1462-1516 ) attirò l'attenzione del pubblico, catalizzando la discussione e il dibattito astrologico sulla legittimità della Riforma. All'origine del dibattito astrologico vero e proprio incentrato sulla carta di Martin Lutero vi era la Prognosticatio[ ?,?]di Johannes Lichtenberger pubblicata nel 1488 nella quale l'astrologo. Lichtenberger si trovò a dover interpretare per il 5 Novembre del 1484 una configurazione estremamente rara e stimata come molto potente, tale da reggere parecchi anni a seguire. Alla congiunzione Giove Saturno, di per sé già notevole secondo le regole dell'Astrologia Mondiale, si aggiungevano in Scorpione altri due pianeti come Mercurio e Venere che ad essa si congiungevano il giorno della lunazione in Scorpione che pure era un'eclisse e alla quale si opponeva Marte alla fine dell'Ariete. Questa congiunzione si inseriva all'interno di un contesto astrologico in cui uno dei "tre giudici arabi", Abu-Masar, nel suo libro sulle Grandi Congiunzioni dichiarava il futuro arrivo del " piccolo profeta ", un riformatore religioso proveniente da una nazione del segno dello Scorpione. La posizione di Abu-Masar, assieme alla descrizione fisica del piccolo profeta, viene ripresa dall'astrologo pontificio Paulus von Middelburg nel 1486 il quale nel suo scritto dichiara che il piccolo profeta sarebbe nato nel 1503 e avrebbe lasciato il paese natale nel 1522. Il lavoro di Middelburg fu poi ripreso