Le Ombre Medievali

impedirà alla speculazione medievale di continuare a coltivare la disciplina, ma anzi per certi versi si dimostrerà quasi controproducente dando l'idea della disciplina astrologica come di una disciplina valida nella pratica anche se non pienamente lecita.

Clemente Alessandrino [18]78 e ss.

Una abbastanza nota ad esempio era quella del Grande Anno alla quale Celso, assieme evidentemente a molti altri, sembrava credere. Questa riguardava il ritorno ciclico delle stesse posizioni planetarie che implicava un ciclico ripetersi degli eventi e degli avvenimenti sulla terra. Una dottrina simile si ritrova in alcune teorie delle grandi congiunzioni.

Agostino [23] libro V .3

Capitolo 11 - Le Ombre Medievali

Nonostante le critiche feroci dei Padri della Chiesa nei confronti dell'Astrologia fatalista e superstiziosa, tuttavia è proprio questa l'unica ad affermarsi fino all'XI o al XII secolo. Durante il V e VI secolo, come attesta indirettamente sant'Agostino nel passo prima riportato, l'Astrologia diventa sempre più fatalista e proliferano gli indovini e i matematici che predicono per mezzo del corso degli astri gli avvenimenti e accadimenti futuri.

In opposizione a questo fatalismo astrologico imperante, Isidoro da Siviglia reagisce con numerosi attacchi agli astrologi i quali assegnando delle corrispondenze fra anima e corpo vogliono trarre auspici futuri dal corso delle stelle. "Questi", dice Isidoro da Siviglia, "sono certamente contro la nostra fede. E i Cristiani dovrebbero ignorarli affinché non appaia nemmeno che abbiano scritto". Questi secondo Isidoro non sono solo contrari alla fede Cattolica, ma anche alle dottrine dei Gentili, sono contrari a Platone, ad Aristotele, etc.

In opposizione all'uso superstizioso dell'Astrologia, Isidoro da Siviglia, introduce nel suo terzo libro dell'Etimologiae una distinzione fra Astronomia e Astrologia e a sua volta fra Astrologia naturale e Astrologia superstiziosa di cui solo l'ultima è pienamente chiarita e condannata.

In Isidoro riecheggia la posizione riportata da Clemente negli Excerpta ex Theodoto in cui l'innesto dell'Umanità in Cristo ad opera del Battesimo inicia l'astrologia in quanto elemento trascendente all'ordine naturale delle cose ma deliberato da Dio:

La conoscenza di quell'arte fu permessa fino all'Incarnazione, a condizione che, una volta che Cristo fosse venuto su questa terra, nessuno da allora in poi avrebbe interpretato la nascita di chiunque basandosi sulla lettura dei cieli

Tuttavia anche questa distinzione e condanna di Isidoro non ha un grande impatto sull'opinione pubblica nella quale l'Astrologia superstiziosa continua a diffondersi imbarbarendosi sempre di più ed impoverendo sempre di più i suoi termini e i suoi strumenti concettuali.

Previsioni sull'interno anno vengono tratte semplicemente dal giorno della settimana con cui questo inizia. Ad esempio leggiamo in un manoscritto del X secolo:

Se le calende di Gennaio cadono nel Giorno del Signore, allora l'inverno sarà buono, equilibrato e tiepido, la primavera ventosa e l'estate secca. Buono il raccolto, cresce il cotone; il miele abbondante; i vecchi moriranno e pace sarà fatta

Similmente altre previsioni vengono tratte dal giorno in cui vengono uditi i tuoni, o dallo spirare del vento nel giorno di natale.

Auspici sulla natività dei bambini sono tratti semplicemente dal giorno della settimana in cui sono nati e ponendo come dominante planetaria del bambino il pianeta vigente il giorno della loro nascita. Eventualmente, sistemi più raffinati, prendono in considerazione se l'ora di nascita è diurna o notturna.

In questo periodo fioriscono i Lunari, una serie di scritti in cui si forniscono pronostici semplicemente in considerazione dalla fase lunare in cui è avvenuta la nascita o la malattia. Questa specie di astrologia medica incredibilmente semplificata viene spessa unita a numeri divinatori tratti dalle lettere del nome di nascita per fornire in una suddivisione binaria pronostici di vita o pronostici di morte.

Una Sphera attribuita a San Donato in un manoscritto del XII secolo include le istruzioni su come calcolare il segno zodiacale di nascita di una persona a partire dalla differenza fra il suo nome e quello della madre. Se la differenza di lettere è pari a quattro allora sarà nato nel quarto segno, cinque nel quinto e così via.

A questo imbarbarimento fatalista dell'astrologia medievale si aggiungono i giorni Egiziani. Questi erano probabilmente una deformazione della dottrina Egiziana di astrologia elettiva in cui i gradi zodiacali erano indicati come favorevoli o sfavorevoli in relazione alle pratiche che si intendeva svolgere. In ambito medievale la trasformazione rispetto alla dottrina originaria è radicale: solo due giorni al mese vengono ricordati. Questi sono giorni estremamente sfortunati e che sono indicati come giorni Egiziani, eredi dei giorni delle piaghe egiziane, e chiamati i giorni "che Dio mise al mondo senza misericordia".

In questi giorni Egiziani era proibito operare salassi a uomini o bestie, come pure era sconsigliato intraprendere un cammino, cogliere delle piante oppure intraprendere [...]

Cotton Tiberius A, III Manoscritto del X secolo, in Thorndike [1] vol I p. 679.

Secondo la corrispondenza classica Luna (Lunedì), Marte (Martedì), [...]