Astrologia Medievale e Rinascimento Arabo: Dai Giorni Egiziani alla Casa della Sapienza
il giorno della loro nascita8. Eventualmente, sistemi più raffinati, prendevano in considerazione se l'ora di nascita è diurna o notturna. In questo periodo fioriscono i Lunari, una serie di scritti in cui si forniscono pronostici semplicemente in considerazione dalla fase lunare in cui è avvenuta la nascita o la malattia. Questa specie di astrologia medica incredibilmente semplificata viene spessa unita a numeri divinatori tratti dalle lettere del nome di nascita per fornire in una suddivisione binaria pronostici di vita o pronostici di morte. Una Sphera9 attribuita a San Donato in un manoscritto del XII secolo include le istruzioni su come calcolare il segno zodiacale di nascita di una persona a partire dalla differenza fra il suo nome e quello della madre. Se la differenza di lettere è pari a quattro allora sarà nato nel quarto segno, cinque nel quinto e così via.
A questo imbarbarimento fatalista dell'astrologia medievale si aggiungono i giorni Egiziani, questi erano una deformazione di una dottrina Egiziana di astrologia elettiva in cui i gradi zodiacali erano indicati come favorevoli o sfavorevoli in relazione alle pratiche che si intendeva svolgere. In ambito medievale invece vengono ricordati solo due giorni al mese estremamente sfortunati che vengono indicati come giorni Egiziani, eredi dei giorni delle piaghe egiziane10, e chiamati i giorni "che Dio mise al mondo senza misericordia". In questi giorni Egiziani era proibito operare salassi a uomini o bestie, come pure era sconsigliato intraprendere un cammino, cogliere delle piante oppure intraprendere una causa legale. In particolare tre di questi giorni in Aprile, Agosto e Dicembre erano considerati estremamente funesti e ammalarsi o prendere una pozione in uno di questi giorni avrebbe sicuramente significato una rapida morte. Nascere in uno di questi giorni avrebbe significato una cattiva e dolorosa morte. Infine poiché questi tre giorni celebravano la ricorrenza in cui il popolo Egiziano fu avvelenato con il Faraone, lo stesso fatto di bere acqua costituiva in questi tre giorni un pericolo incredibile: Se uno beve acqua in questi tre giorni, morirà in quaranta giorni11.
Sebbene sia testimoniata la circolazione in certi ambienti culturali di un'astrologia più elevata facente riferimento generalmente a Firmico Materno, tuttavia l'astrologia dell'IX, X e XI secolo prima della diffusione degli scritti Arabi è dunque un'astrologia fatalista estremamente semplice nei metodi e povera nei contenuti. Essa tendenzialmente è superstiziosa nel senso che consiste nell'imbarbarimento e nella sopravvivenza di alcune pratiche di cui si è perso ogni contenuto e significato originale.
Parte I - IL RINASCIMENTO ARABO
Mentre l'Europa Astrologica era in preda al fatalismo superstizioso, in Arabia si preparavano le basi per il rinascimento tecnico e scientifico. Con un colpo di mano infatti Abu al-Abbas era riuscito a impadronirsi del califfato cacciando il precedente califfo in Spagna, dando origine al califfato di al-Andalus. Con il nuovo califfato diventava necessaria una nuova capitale da far diventare il centro del regno. Al Mansur fonda la nuova capitale. Il 30 luglio del 763, secondo le regole dell'astrologia elettiva tradizionale, viene fondata la nuova capitale del califfato Abbaside dal nome di Baghdad ovvero "Dio ha dato". Quattro porte circondano la città in relazione ai quattro punti cardinali e alle quattro potenze che reggono l'universo. Lo scopo degli Abbasidi è fondare una nuova capitale a immagine del mondo. A porre la nascita della futura capitale del regno sotto la protezione di Giove signore dell'oroscopo è Ma'shallah12, colui che diverrà l'astrologo più importante del califfo di al-Mansur13.
Lo stesso anno della fondazione di Baghdad nacque il figlio di al-Mansur, Harun al Rashid il quale divenne a sua volta califfo nel 786 dando inizio ad uno dei più prosperi periodi del califfato. Sotto il suo regno prosperarono in modo significativo sia le arti che le scienze assieme ad un rafforzamento notevole del sistema politico e militare. Di questo periodo sono i rapporti amichevoli fra Harun al Rashid e Carlo Magno riportati dalla cronaca anche europea per i curiosi regali diplomatici che il califfo fece al Re francese14. Nel complesso Harun al Rashid seppe distinguersi come un politico abile e un Re giusto tanto che diventare il protagonista di numerose storie delle Mille e una Notte.
La lungimiranza politica di Harun al Rashid gli fece comprendere il ruolo unico che in quel momento possedeva il popolo arabo, trovandosi come punto di incontro e crocevia di numerose culture e alla soglia del crollo di numerose tradizioni di cui poteva raccogliere l'eredità diventando il centro culturale, politico ed economico del Mediterraneo. Con questo in mente Harun al Rashid fondò la Bayt al-Hikma, ovvero la Casa della Sapienza, cioè una biblioteca destinata a diventare il centro culturale e scientifico incontrastato del IX e X secolo.
LA CASA DELLA SAPIENZA
Durante il suo califfato Harun al Rashid decise, sotto il consiglio del suo vizir Yahya ibn Khalid della famiglia dei Barmacidi, di fondare una vasta biblioteca personale orientata a raccogliere gli scritti della tradizione greca e persiana. La famiglia dei Barmacidi ebbe in questo contesto culturale un ruolo importante non del tutto chiarito. Le origini della famiglia risalgono, secondo alcuni cronisti islamici,