La Spada di San Michele Arcangelo e la Tradizione del Graal
ubbidì, e una volta entrato vi trovò un altare coperto da un panno rosso, sul quale splendeva una croce di cristallo, mentre l'impronta di un piede infantile impressa su una pietra, confermava la presenza dell'Arcangelo Michele. Mont San Michel: santuario costruito al centro dell'isola di Le Mont Saint Michel (nel nord della Francia) è un luogo tradizionale di pellegrinaggio per l'apparizione di Michele Arcangelo. L'Abbazia di San Galgano: dove Galgano -figlio di due devoti di Michele Arcangelo e frequentatori del santuario del Gargano- ebbe la visione di Michele Arcangelo. Questi luoghi sono tutti dei luoghi associati alla "regalità del Graal" all'aspetto "regale del Graal". Sono dei luoghi in cui sono avvenute delle manifestazioni metafisiche che hanno avuto dei compiti e scopi speciali. Per quello che ci interessa, il punto fondamentale è che in queste visioni e manifestazioni metafisiche si è manifestata sempre una figura particolare angelica che è quella di Michele Arcangelo identificato fra i vari simboli da una spada fiammeggiante. Questo è il punto cruciale di ogni meditazione sulla spada è che quando si fa meditazione sulla spada si fa riferimento non a una spada qualsiasi ma alla spada di San Michele Arcangelo cioè al simbolo di un potere assoluto che risiede nel Graal. Se non si fa in questo modo c'è la stessa differenza sul fare la meditazione su un calice qualunque o farlo sul Graal, sul fare la meditazione sulla mia sapienza oppure sulla Sapienza Amore divini (cambia dal giorno alla notte). La spada è la mia volontà se è accordata alla volontà divina, se no è solo la volontà divina. E' importante rifarsi nella meditazione a delle realtà metafisiche avvenute, reali e non potenziali. Ad esempio se devo rifarmi alla battaglia spirituale, allora mi rifaccio a San Michele Arcangelo che nell'Apocalisse sconfigge il demone Asmodeo e che è simbolo di una realtà metafisica e non a una cosa potenziale o da avvenire. Ad esempio la spada può essere il simbolo anche della propria volontà, ma questa è ancora ad uno stato latente e dunque il puntamento non ha la stessa forza. Quando si fa meditazione sulla Coppa si prende un simbolo fisico, ad esempio una coppa, ma questa nell'intenzione e nel puntamento è il simbolo del calice del Graal la coppa in cui viene raccolta la divina presenza, la Grazia dello Spirito Santo. Allo stesso modo quando si fa meditazione sulla spada, questa non deve essere concepita come una spada qualunque ma come il simbolo della Spada di Michele Arcangelo, il potere della Parola di Dio che separa il bene dal male.
L'AVVENTO DEL REGNO DI DIO
La spada è il simbolo di un potere assoluto che è quello del Graal, e dunque fa riferimento a una realtà metafisica a carattere cristico la cui tradizione si perde nella notte dei tempi e il cui significato e la cui promessa riguarda l'affermazione del REGNO DI DIO su tutta la Terra. Essendo questa una realtà metafisica, essa, si ritrova sotto il velo dei simboli, dei miti e delle allegoria fin dalla notte dei tempi. Nell'antica India si parla ad esempio della lotta fra Indra e il drago Varuna, nell'antica persia troviamo la lotta escatologica fra Asmodeo e Sraosa per difendere la donna Fravati che deve partorire un figlio, il Re Guerriero dall'eredità di Zoroastro coronato da una corona di 12 stelle, nella tradizione cristiana troviamo la stessa leggenda nell'Apocalisse narrata da Giovanni Evangelista. La stessa tradizione poi si trova altrove nella storia facendo questa riferimento a una tradizione metafisica. Senza buttarsi in interpretazioni troppo spericolate si può comunque facilmente capire che la spada simboleggia l'autorizzazione e al tempo stesso lo strumento che serve ad affermare regno di Dio. Ma cosa è il regno di Dio? che è allo stesso tempo il regno di Dio interiore: l'iniziazione del verbo umano al Verbo Divino e allora si parla della Spada dell'Iniziazione; il regno di Dio esteriore: ovvero l'organizzazione che l'Ente Supremo fonda con lo scopo di perpetuare l'opera sua sulla terra e allora si parla della Spada come simbolo della Guerra Santa, e infine il regno di Dio trascendente: il regno dei Cieli più volte affermato nei vangeli e allora si parla della Spada come simbolo della Risurrezione. E come avviene l'affermazione del Regno di Dio? Intanto si capisce che deve avvenire una battaglia, una battaglia vera e propria nell'umanità sia esteriore che anche interiore. Se uno guarda il simbolo della spada vede proprio bene che opera una divisione fondamentale che vale fuori di noi ma soprattutto prima di tutto è in noi nella nostra coscienza. da un punto di vista individuale nell'Uomo c'è una parte luminosa che è associata all'azione salvifica di Gesù Cristo e di Maria, la parte di sé che verrà salvata e dall'altra parte al momento c'è una parte tenebrosa che è sotto l'influsso demoniaco e che deve essere eliminata e a cui uno deve rinunciare perché è la parte dell'albero che verrà tagliata per cui se uno si mette a sedere lì quando viene potato l'albero rischia di fare una brutta fine. In questo processo l'azione di Maria in questo processo è fondamentale perché il regno di Dio nell'Uomo si realizzerà con la nascita del Cristo nell'Uomo, nascita realizzata ad opera della madre celeste, operante nell'anima umana grazie all'azione di Maria. In un certo senso dunque l'azione stessa del Cavaliere è per proteggere questa Donna che sarà la madre da cui rinascerà. Per questo motivo se la cavalleria celeste è sotto il patronato di Michele Arcangelo, la cavalleria terrestre è sotto il patronato di Maria come avviene ad esempio nel caso templare. Si legge ad esempio nella preghiera dei templari scritta durante la prigionia nel 1308: sempre vergine Maria.