Tradizioni di Meditazione Antiche: Dal Simbolismo Egiziano alla Meditazione Cristiana del Cuore
Ad esempio usavano delle rappresentazioni animali per indicare delle forze di carattere spirituale mettendo la testa di un animale su un corpo di uomo di modo da ricordare che era un simbolo astratto e non una cosa realistica. Purtroppo però questo modo di procedere molto formale e queste pratiche semime- dianiche e tendenti all'onirico possono portare alla formazione di illusioni, allucinazio- ni e insomma stati che sono ben lontani da portare all'illuminazione quanto più facil- mente a far diventare l'uomo prigioniero delle proprie immaginazioni per cui ci sono stati anche personaggi come Akhenaton che hanno periodicamente deciso di fare piaz- za pulito delle rappresentazioni simboliche per un culto più semplice e astratto diretto essenzialmente al Sole quale fonte della vita esteriore e interiore. TRADIZIONE ZOROASTRIANA Una situazione simile si trovava in Babilonia dove anche qui erano diffuse delle prati- che più di tipo magico e rivolte essenzialmente all'angelologia associata all'astrologia. Avevano un culto di tipo astrologico in cui i Sette Spiriti di Dio che governano il mondo tramite i loro messaggeri avevano come noi un corpo che in questo caso non era un corpo fisico fatto di braccia o gambe, ma un corpo planetario rappresentato da un pianeta. Avevano dunque una forma particolare di meditazione essenzialmente basata sulla fissazione dei corpi celesti per cui fissavano e "consideravano" (con- siderare: con la stel- la). Quindi a ogni stella corrispondeva un ente, una virtù divina con la quale tramite la meditazione e la fissazione l'astrologo-astronomo poteva entrare in contatto e assimilare le virtù. Anche in questo caso comunque visto che la deformazione di questa pratica aveva portato a una specie di politeismo strano ci furono degli innovatori particolari come Zoroastro il quale sostituitì questo culto planetario con un altro culto tipicamente solare e siccome il sole non si può guardare direttamente se non al sorgere e al tramontare del Sole, Zoroastro introdusse un tipo di meditazione fatta sul fuoco. Essendo il Fuoco parte della sostanza del Sole osservando una fiamma era come se si osservasse il corpo del sole. Ecco quindi che le tecniche che rimandano alla fissazione di una fiamma o al culto solare bene o male si rifanno più o meno a questa tradizione qui. EBRAISMO Ma perchè ci interessano queste cose? Perchè tutti questi elementi si ritrovano in un popolo che fu prigioniero prima degli Egiziani e poi dei Babilonesi e che è il popolo ebraico. Il popolo ebraico fu infatti tratto in salvo dagli Egiziani da Mosè con il passaggio dal Mar Rosso e quindi testimonia un'eredità del popolo ebraico della tradizione Egiziana (e non solo perchè Mosè sposa Sephorà, un'Etiope) ma poi viene deportato in Babilo- nia con cui entra in contatto con il culto locale fra cui tutto il culto angelico-planetario tipicamente babilonese. A questo vanno aggiunte le contaminazioni con gli indiani per cui alla fine nella tradizione ebraica ritroviamo una riunione di tutte le tradizioni dell'epoca. Gli ebrei avevano dunque tutte le tipologie di discipline interiori d'Oriente e d'Occi- dente • la cultura ginnica con la respirazione come si attesta in Antichità Giudaiche di Tito • la meditazione sulle stelle secondo il culto angelico-planetario come attesta il pro- feta Daniele • la meditazione sulla fiamma che poi dopo diventerà della lucerna nel cristianesimo nascente • e infine l'ascesi più importante di tutte per il popolo ebraico: la conoscenza del Nome Ora spesso molti di voi avranno sentito parlare di "mantra" magari senza saperne l'ori- gine. Fra le varie meditazioni orientali vi è una tipologia di meditazione che si aiuta a polarizzare lo stato meditativo da ottenere mediante la ripetizione di una parola forza o mantra che polarizza l'attenzione. Entrando in uno stato diverso di coscienza questa parola ripetuta ininterrottamente attiva nel subcosciente dell'individuo certi meccanismi che prima sono psichici poi interiori e poi fisici. • Nella tradizione ebraica questo tipo di meditazione ebbe un notevole sviluppo ma con un rinnovamento e un avanzamento notevole. La lingua ebraica infatti fu for- mata da Mosè basandosi su 22 lettere che rappresentano 22 idee assolute che erano sintetizzate nei santuari dell'Antico Egitto con 22 lame filosofiche. Facendo breve una storia lunga Mosè strutturò la lingua ebraica secondo un modo di corrispon- denze per il quale i nomi divini non sono più solo dei suggerimenti personali a intraprendere uno stato di coscienza, ma dei veicoli della divina presenza e quindi un sacramento. • Questa tipologia di ascesi era segretissima tanto che "il nome di Dio" non poteva essere pronunciato invano perchè alla pronuncia del nome di Dio corrispondeva la presenza del nome di Dio. Queste meditazioni implicavano visualizzazioni delle lettere ebraiche compenetrazione dei significati, vocalizzazioni, respirazioni adatte etc... Tutto questo è importante perchè proprio per salvaguardare questa tradizione fu istituita da Samuele il profeta della Bibbia una scuola di profezia dove tutte queste tecniche ed altre ancora venivano insegnate per imparare ad avere dei contatti mistici e profetici e dalla cui scuola, fondata sul Monte Carmelo e la cui tradizione venne rilevata dagli Esseni settentrionali o Nazareni, uscì poi Gesù il Cristo. CRISTIANESIMO E MEDITAZIONE Con il Cristianesimo l'Arte della meditazione pur riprendendo le tecniche precedenti viene radicalmente rinnovata. Più per i risultati che per le tecniche. MEDITAZIONE SUL CUORE Nonostante il Cristianesimo da un punto di vista ascetico abbia ereditato tutte le tecnche e le conoscenze dell'epoca tuttavia fin dai primissimi tempi però il cristianesimo pose l'accento su una meditazione particolare che è quella della cardiognosi o conoscenza occulta del cuore. Questa tipologia di meditazione non è che fosse sconosciuta in passato ma viene evidenziata dal cristiani in quanto questa stessa tipologia di meditazione dopo l'avvento di Cristo assume delle caratteristiche nuove. Fin da subito infatti i simboli cristiani evidenziarono l'importanza del sangue e del- la conoscenza del cuore come organo metafisico come risulta ad esempio dal mito del Graal. La meditazione sul cuore o cardiognosi è una tipologia di meditazione che por- ta alla contemplazione mistica della Luce interiore. Per capirlo dobbiamo rifarci a una dottrina antica che è quella dei centri di Forza.