Il Circolo Umanista Tedesco e l'Eredità Esoterica di Tritemio

furono i tedeschi con questo circolo di Umanisti di cui i principali abbiamo visto essere stati •Reuchlin, più ligio alla tradizione ebraica, e più speculativo che completa l'opera di Pico della Mirandola con il De Verbo Mirifico e con il De Arte Cabalistica ricongiunge la tradizione ellenico-pitagorica con quella cristiana e con quella ebraica. • e l'Abbate Tritemio amico di Reuchlin il quale avevamo visto aveva raccolto un'enorme biblioteca di libri antichissimi e arcani che per altro nessuno era stato in grado di leggere ma per i quali Tritemio trova la chiave. Questo libro con le note tironiane gli permette di decriptare manoscritti di epoca cistercense che gli permettono di scoprire e rimettere insieme tante dottrine andate precedentemente perdute.

TRITEMIO

Tritemio spiegato dai Discepoli

Le volte scorse abbiamo visto come Tritemio non abbia divulgato granché delle sue dottrine e che i principali esponenti delle sue dottrine furono i suoi due più importanti discepoli spirituali: Cornelius Agrippa che sviluppa grazie alla matematica e alla Qabbalah ebraica un metodo di Astrologia Esoterica tramite delle meditazioni profonde sulle stelle con l'intenzione di stabilire un rapporto con l'intelligenza celeste dietro il pianeta, tramite visualizzazioni guidate, ripetizioni di nomi e sigilli fatti apposta, l'attenzione dell'individuo si concentrava così tanto da impregnarsi della virtù spirituale con la quale era intonata tutta l'operazione. Dall'altra parte invece abbiamo Paracelso che elabora un sistema di Medicina fisica e spirituale basato principalmente sull'Alchimia e che abbiamo visto anche se solo a grandi linee l'altra volta.

Il Segreto di Tritemio

Comunque poi avevamo visto che il segreto di Tritemio era un altro, avevamo visto, se vi ricordate, come lui ad un certo punto in una lettera confessi come tutta questa conoscenza fosse in parte dovuta ai libri antichi che aveva raccolto nella sua incredibile biblioteca, ma che principalmente le sue conoscenze fossero dettate da una sua naturale propensione medianica. Vi ricordate avevamo letto come lui racconti di quando un giorno, sfinito e distrutto per non riuscire a trovare la chiave dei suoi studi in uno stato di dormiveglia particolare venga aiutato da uno spirito che gli suggerisce come procedere.

Se tu vuoi sapere dove ho tratto queste cose che nessuno conosce, ascolta: non le ho sapute da un uomo né per mezzo di un uomo, ma per la rivelazione di non so dire chi. Poiché in quest'anno (1499) avevo cominciato a riflettere su questi problemi, e dopo avervi molto meditato, quasi disperavo a giungere a questa cosa impossibile, mi misi a letto deridendomi per la fatalità di volere l'impossibile. Durante la notte, qualcuno si avvicinò a me e mi disse: Non vi sono vani pensieri, Tritemio, sebbene ti siano impossibili... Io risposi: Se la cosa è possibile, insegnami con ordine e mostrami come ottenere quello che avevo per tanto tempo cercato invano. Lo dico davanti a Dio e dico la verità.
Gaspar Schott, Schola Stenographica, 1665

Avevamo visto quindi quale era il segreto di Tritemio e la sua particolarità che fu quella di disciplinare la propria medianità grazie all'uso della Qabbalah, un po' come le moderne sedute spiritiche in cui però invece di chiamare l'anima del primo che passa Tritemio grazie all'uso di alcuni accorgimenti, grazie all'uso della lingua ebraica di disegni etc... mirava a richiamare degli angeli per ottenere una conoscenza superiore della natura.

I possessori delle chiavi della scienza

Ecco noi eravamo rimasti qui ora tuttavia si assiste ad un momento buio, la trasmissione sembra interrompersi. • Nel 1516 muore Tritemio, • Nel 1535 muore Agrippa, • Nel 1541 muore Paracelso, Arriva la Controriforma e così queste dottrine sembrano essere tutte perdute. Tritemio non ha pubblicato nulla, ci sono solo pochi scritti di cui avevamo detto prima, tutti criptati e incomprensibili. Insomma tutto il movimento sembra cessato. Rimane solo una profezia, alquanto misteriosa di Paracelso che dice:

Dio permetterà una scoperta della più grande importanza che però dovrà essere tenuta nascosta fino all'arrivo di Elia Artista. E questo è vero, non vi è nulla di segreto che non debba essere rivelato e per il quale dovrà venire qualcuno dopo di me che ancora non è nato e che rivelerà molte cose.
Paracelso, Trattato dei Metalli

JOHN DEE

Giovinezza

Nel frattempo invece, mentre nel continente la situazione è precaria, in Inghilterra è nato un personaggio che ricoprirà un ruolo abbastanza importante in questa faccenda. Si tratta di John Dee, un matematico e astronomo Inglese che darà un notevole impulso alle dottrine di Paracelso e dell'Abbate Tritemio.

John Dee era un astronomo e matematico di genio inglese il quale fin da giovane aveva una passione smodata per lo studio e per la meccanica infatti già da giovane si dedica alla costruzione di uno scarabeo meccanico volante per l'apparato scenico delle Rane di Aristofane che funzionava talmente bene da essere considerato il frutto di un sortilegio o incantesimo.

Ero così appassionato e attratto dallo studio [...] che dormivo soltanto quattro ore per notte; per mangiare e bere mi concedevo soltanto due ore al giorno e le restanti 18 ore (escluso il tempo per recarmi e partecipare agli uffici religiosi) le trascorrevo a studiare e apprendere.
John Dee in Gli Angeli di John Dee

Primo viaggio