John Dee e l'Ascesa dei Rosacroce

JOHN DEE E L'ASCESA DEI ROSACROCE
(approfondimento ciclo rinascimento fiorentino)
24.11.2009

Indice
1 INTRODUZIONE 1
2 TRITEMIO 2
Tritemio spiegato dai Discepoli
Il Segreto di Tritemio
I possessori delle chiavi della scienza
3 JOHN DEE 3
Giovinezza
Primo viaggio in Europa Ermetismo e Paracelso
Primi esperimenti con specchio di Ossidiana
Secondo Viaggio di Dee
4 IL METODO DI TRITEMIO 5
Angeli che venivano invocati
Allestimento per riprodurre intelligenze presenti nel Cosmo
Evocazioni Angeliche per scoprire i Misteri della Natura
5 VIAGGI IN EUROPA CONTATTI KHUNRATH 7
6 CHI SONO I ROSA CROCE? 8
Simbolismo Alchemico
7 LE FIGURE DELL'AMPHITEATRIUM DI KHUNRATH 9
[1° figura il laboratorio= I STADIO morte e rinascita mistica]
Ratio e Experientia
Saggezza
Impara a morire bene
[2° figura Fuoco occulto = II STADIO risveglio dei centri e acquisizione dei poteri]
[3° Figura Cristo in Gloria = III STADIO incorporazione al Cristo Risorto]

1 INTRODUZIONE

Qualche settimana fa abbiamo visto come il movimento di riforma messo in atto da Pico della Mirandola e dall'Accademia Fiorentina abbia influenzato in primo luogo l'area tedesca. Nel corso di queste lezioni abbiamo visto come principalmente lo sforzo di questi personaggi fosse teso ad operare una riforma morale, intellettuale e spirituale che permettesse di operare una vera e propria trasmutazione spirituale. La scolastica infatti cercando di conciliare Fede e Intelletto, aveva cercato di rendere comprensibili all'intelletto alcuni misteri della Fede, però aveva spostato il problema della Fede su un piano puramente intellettivo, mancando un aspetto pratico e operativo. Abbiamo visto che questi personaggi come Pico della Mirandola, poi Agrippa etc... sentono l'esigenza di una via pratica e più efficace capace di incidere in modo duraturo sulla coscienza. Abbiamo visto che l'Accademia Platonica si orienta inizialmente sull'Ermetismo e la tradizione ellenica sulla spinta di Gemisto Pletone e poi arriva con Pico della Mirandola a identificare nella Qabbalah ebraica, cioè nella tradizione segreta di Israele un mezzo eccezionale per la trasmutazione interiore perché:

• come dottrina aveva una dottrina molto affine a quella cristiana tradizionale
• ma soprattutto aveva anche tutto un insieme di tecniche pratiche chiare non velate come nell'Ermetismo basate sulla pronuncia dei nomi divini.

In particolare l'alfabeto ebraico, proprio perché alfabeto sacro, proprio per come era strutturato permetteva di passare da realtà e concetti tipici del mondo materiale a realtà e concetti relativi ad un piano spirituale. L'alfabeto ebraico infatti era pensato come una specie di linguaggio naturale. Essendo ogni lettera relativa ad un archetipo, la composizione di queste lettere forniva primariamente il nome di una idea e permetteva così di relazionarsi con intelligenze ed esseri di carattere spirituale a partire esclusivamente dal loro nome ebraico. Cioè per spiegare essendo un linguaggio sacro se ad esempio volevo ottenere una virtù bastava trovare il nome di questa virtù nell'ebraico che il nome stesso in un certo qual modo tutto da intendere corrispondeva alla virtù da ottenere. Quindi una chiave operativa estremamente semplice ed efficace. L'unico anello che mancava per rendere dottrinalmente e praticamente percorribile questa strada era la dimostrazione che questa strada era coerente con il Cristianesimo, cosa che -abbiamo visto- Pico della Mirandola dimostrò. Dimostrando per via cabalistica la divino-umanità di Gesù Cristo, Pico della Mirandola autorizzò implicitamente una serie di intellettuali cristiani a studiare la Qabbalah, creando così la possibilità di un movimento, quello del Qabbalismo Cristiano che fino all'epoca non era stato possibile. Abbiamo visto come i primi ad approfittare di questo via libera