Riflessioni Filosofiche su Dio, Verità e Realtà

universali può indirizzare verso il Legislatore. I Cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani. L'osservazione del Libro della Natura permette il risalire al creatore della Natura. Questa è una delle ali del serafino di Bonaventura. Questo principio costituisce anche una dimostrazione logica dell'esistenza di Dio. Il fatto che l'esistenza di Dio sia logicamente dimostrabile è auspicabile, ma nient'affatto necessaria. La logica infatti non è un criterio né sufficiente né necessario per l'esistenza. Se qualcuno cerca la dimostrazione logica dell'esistenza di Dio per credere, il suo Dio è la Logica. I principii della logica infatti non creano la verità, ma corrispondono a dei meccanismi identificati dall'Uomo per trasportare la verità da un concetto a un altro. In questo senso il Logos è creatore perché trasmette la Verità e dunque comunica l'Essere alle creature. La Logica è la capacità di strutturare dei pensieri in aderenza alla Verità ovvero al Logos. Il tutto è nel tutto: Alla base e oltre l'Universo, del tempo, dello spazio e del cambiamento, si trova la realtà sostanziale, la verità fondamentale. Ciò che è la Verità fondamentale (la realtà sostanziale) è innominabile, ma i saggi la chiamano il Tutto. Nella sua essenza il Tutto è inconoscibile. La testimonianza della Ragione deve essere ben accolta e tratta con rispetto. Questo principio definisce un contenuto della realtà. Cosa è reale? Reale è qualcosa la cui esistenza è indipendente dall'esistenza di altri esseri. In questo senso nulla nell'Universo è reale perché tutto ciò che esiste dipende dall'atto creativo del pensiero del Tutto. La realtà sostanziale è fuori dell'Universo. Nella vita quotidiana, basata sulla realtà dei sensi, siamo abituati a considerare come reale aggregati di energia che chiamiamo materia perché ci appaiono indipendenti dalla vita del singolo osservatore. Tuttavia, tutto nell'Universo è pensato e dunque mediato dalla mente del pensatore universale. Questo implica che in ultima analisi nulla nell'universo è assoluto, né dunque assolutamente reale, ma sempre parzialmente illusorio. Cosa è reale dunque? In ultima analisi ciò che è reale è la Verità prima di essere recepita e rielaborata dal Pensatore cosmico. In ultima analisi ciò che reale è la Verità, una Sapienza non un aggregato di energia. La Verità è l'aderenza all'Essere. Sapere la Verità, comprendere la Verità vuol dire assimilare l'immagine dell'Essere e quindi compartecipare della Realtà. Per questo la liberazione avviene attraverso la Verità. La salvazione e la liberazione avvengono attraverso la Sapienza ovvero attraverso il veicolo della Verità. La comunicazione della Sapienza di Dio deifica perché pone in contatto con l'Essere divino, non nella sua essenza (poiché nella sua essenza il Tutto è inconoscibile) ma nella sua energia. La Sapienza di Dio è l'albero della vita ovvero l'Archeosofia predestinata prima dei secoli per la nostra gloria. La Verità fondamentale è ciò che trasmette esistenza all'essere. Se lo studio dell'Universo o una qualsiasi teologia affermativa può portare alla conoscenza di Dio tramite la conoscenza delle sue qualità o attributi manifesti nell'Uomo, bisogna però ricordarsi, che Dio è altro e non è nulla di ciò che può essere visto o compreso con l'intelletto umano. Da una parte dunque abbiamo una conoscenza di Dio operata tramite l'invocazione e la meditazione di nomi e simboli, mentre dall'altra esiste una conoscenza di Dio operata mediante una denudazione della coscienza. L'Uomo è pura coscienza. L'Io, ovvero l'essere creato dell'Uomo, si lega alla psiche con la coscienza ed è cosciente del mondo, del suo corpo pur non essendo il suo corpo. Quando l'Io prende coscienza dell'immanenza divina, si identifica con il divino pur non essendo Dio. Se perdesse gli attributi creaturali sarebbe un dio in Dio, in questo caso sarebbe solo pura coscienza perché l'essere creato non esiste più. Tutto l'Universo dei fenomeni è racchiuso dallo spazio, dal tempo e dal cambiamento. Queste categorie del pensiero sono i limiti che si interpongono fra l'Assoluto e l'Universo. Sono queste le categorie del pensiero che chiudono e imprigionano la coscienza dell'Uomo. Sono questi i vincoli che si trovano sia nell'immensamente piccolo, alla base, quanto nell'immensamente grande, oltre l'Universo. Alla base vuol dire che la realtà su cui l'Universo è costruito trae la sua esistenza perché trasmessa dalla Verità fondamentale. Se non fosse trasmessa dalla Verità ma direttamente dall'Essere allora la creazione specifica sarebbe eterna, invece l'azione creativa è Eterna, ma la Creazione specifica no perché è pensata e realizzata nel pensiero non nell'Essere. L'Uomo non è Dio ma è in Dio. L'Universo esiste in...