Meccanismi di Attenzione e Individualità nella Società Moderna
Attualmente siamo in una situazione in cui tutto nella società di adesso si sforza in qualche modo di distruggere questo meccanismo. Ovvero, com'è che funziona? Quando noi dobbiamo deliberare e realizzare qualcosa, funziona così. Primo modo, devi concepire ciò che vuoi realizzare, cioè l'idea. Una volta che l'hai concepita, lo devi deliberare, e deliberi dicendola, pensare, dire, agire: idee, parola, azione. Cioè questo meccanismo, passare da uno all'altro, è un meccanismo che permette la realizzazione di qualsiasi altra cosa. Se io concepisco ciò che voglio realizzare, lo concepisco bene, lo delibero dicendolo, e poi lo faccio, l'ho realizzato. E qual è il punto? Il punto è che di solito questo strumento è come se fosse addormentato. Allora noi dobbiamo cominciare piano piano a risvegliare questo meccanismo, riabituarlo, cominciando dalle piccole cose, perché la volontà si allena con le vittorie ripetute, anche piccole. Ma nella società attuale non hai il tempo di pensare, concepire bene ciò che vuoi. Sei abituato a dire delle cose e non poterle fare. Vieni distratto, uno ha come creato, rotto questo meccanismo, per cui in pratica dice delle cose che poi non farà mai, oppure non pensa a quello che dice, non dà valore alle parole, e quindi è come il suicidio della volontà, e quindi uno diventa incapace di fare qualsiasi cosa. Quindi bisogna sovvertire questo, e non è colpa solo nostra, certo noi facciamo la nostra parte, però il problema è che tutta la società è strutturata in modo da distrarti. In qualsiasi cosa, la nostra attenzione - quello che spesso, magari non tutti hanno chiaro - è che la moneta corrente in questa società attuale è la nostra attenzione, cioè c'è gente che paga per prenderci la nostra attenzione 12 secondi, 30 secondi, sul cellulare, su una pubblicità. Gente paga solo per avere la tua attenzione quei 30 secondi, e poi basta, perché sono i 30 secondi associati all'acquisto che poi dopo devi fare. Una volta acquistato puoi passare ad altri 30 secondi, e la tua attenzione, cioè la tua vita, viene venduta a pezzetti, a scaglioni di 30 secondi, o di 12, anche meno, dipende da quanto è rapido il Reels. Quindi se uno non ha chiaro questo meccanismo, cioè che la società attuale attorno a te sta cercando di prendere la tua attenzione, di distrarti, è come se uno andasse in un posto di ladri con le tasche aperte, pronto ad essere derubato. Quindi uno deve capire che la situazione attuale è una distrazione continua, in cui la tua attenzione viene rubata prima che tu ti possa formare l'idea, prima che tu possa dire qualcosa di vero, prima che tu possa fare qualcosa. Quindi tutti questi meccanismi sono come distrutti, nella società non li promuovono, per cui è difficile fare qualsiasi cosa, anche fare meditazione. Qual è l'opposto della distrazione? L'astrazione, questo è il punto fondamentale, si parte con l'astrazione, cioè ritirare l'attenzione da tutti i sensi, dai sensi fisici, dalle emozioni, dai pensieri, non sentire, cioè diventare possessori della propria attenzione. Quando devi fare degli esercizi, vedi, uno comincia proprio così, comincia con degli esercizi di astrazione, assieme a quelli di volontà, proprio per questo motivo qui, perché noi abbiamo un'attenzione che non è in nostro possesso, nel 90% dei casi, e quindi dobbiamo abituarci a ritirare l'attenzione che è nel corpo fisico, nelle emozioni, nei pensieri, di modo da non... normalmente ad esempio, nei nostri pensieri, noi pensiamo, e non siamo noi a voler pensare, oppure nelle emozioni uno si ritrova, un giorno è felice, un giorno è triste, subisce una situazione che a volte non sa nemmeno da che cosa è data. Ecco, bisogna ritirare tutta questa attenzione da tutti questi aspetti della personalità. Sono tutti diversi aspetti della personalità, e quando ci ritiriamo con l'astrazione da questi aspetti della personalità, ecco che c'è un primo risveglio dell'individualità. Conosci te stesso, no? Come si comincia? Ecco, conosci te stesso, e conosci te stesso non è che uno intenda "ho un carattere così", perché tanto il carattere fa schifo, e poi mi accetto con il carattere che fa schifo, non è quello che uno intende. Perché che uno c'ha il carattere buono, c'ha un carattere peggiore, non ce ne frega nulla, non è questo, questo è l'aspetto della personalità. Quello che è importante invece è l'aspetto dell'individualità. Quando noi avevamo cinque anni, il corpo fisico era diverso, le emozioni erano diverse, non erano così sviluppate, non c'era... E anche il pensiero, la struttura logica razionale, le conoscenze che avevamo, i pensieri che facevamo, tutti molto, molto diversi, ma eravamo noi stessi, siamo sempre noi stessi. Quindi gli aspetti della personalità, il corpo fisico, l'aspetto emotivo, l'aspetto mentale, sono tutti cambiati nel corso degli anni, e quello fa parte della personalità. L'individualità è qualcosa di molto più profondo, e siamo proprio noi stessi, quella parte più profonda di noi. Alla nascita un individuo ha la sua unità costituita da parecchi elementi. L'autentica anima dell'uomo, è l'individualità, che in un corpo fisico può manifestarsi solo in parte, cioè questo è un punto fondamentale. La nostra individualità è talmente profonda, talmente piena con tutti gli aspetti spirituali che non è possibile sviluppare, anche se in questa epoca siamo in una situazione migliore di tante altre, ma non è possibile avere una pienezza dell'individualità manifestata nel corpo fisico. La personalità è quella parte dell'individualità, cioè quella parte dell'io più profonda, che si manifesta in un dato tempo, in una data incarnazione, in una data razza particolare.