Astrologia e Riforma Religiosa: Le Profezie di Lutero e l'Oroscopo di Cristo di Cardano

nulla da temere. In realtà era l'annuncio di una pestilenza, evento assai raro, che si verificò quell'anno nella nostra città. Anche Agostino Nifo, vedendo molti italiani che avevano iniziato a costruirsi delle barche sull'esempio di Noè, si vide costretto moralmente a smentire la profezia del Diluvio con un libro che comunque non rasserenò il popolo. Sullo stesso stile si deve ascrivere la profezia del noto matematico Michael Stifel che nel 1532 predisse nel suo Libretto che il Cristo sarebbe tornato il "19 ottobre del 1533 alle ore 8 del mattino". Le Lotte Confessionali All'origine del dibattito astrologico vero e proprio incentrato sulla carta di Martin Lutero vi era la Prognosticatio di Johannes Lichtenberger pubblicata nel 1488 nella quale l'astrologo. Lichtenberger si trovò a dover interpretare per il 5 Novembre del 1484 una configurazione estremamente rara e stimata come molto potente, tale da reggere parecchi anni a seguire. Alla congiunzione Giove Saturno, di per sé già notevole secondo le regole dell'Astrologia Mondiale, si aggiungevano in Scorpione altri due pianeti come Mercurio e Venere che ad essa si congiungevano il giorno della lunazione in Scorpione che pure era un'eclisse e alla quale si opponeva Marte alla fine dell'Ariete. Questa congiunzione si inseriva all'interno di un contesto astrologico in cui uno dei "tre giudici arabi", Abu-Masar, nel suo libro sulle Grandi Congiunzioni dichiarava il futuro arrivo del "piccolo profeta", un riformatore religioso proveniente da una nazione del segno dello Scorpione. La posizione di Abu-Masar, assieme alla descrizione fisica del piccolo profeta, viene ripresa dall'astrologo pontificio Paulus von Middelburg nel 1486 il quale nel suo scritto dichiara che il piccolo profeta sarebbe nato nel 1503 e avrebbe lasciato il paese natale nel 1522. Il lavoro di Middelburg fu poi ripreso da Lichtenberger al cui libro capitò sorte migliore venendo pubblicato in non meno di diecimila copie nel 1499. In questo pronostico Lichtenberger affermava che dopo il 1485 sarebbe arrivato un religioso di grande santità, che si sarebbero dovuti eliminare alcuni privilegi dei nobili, che una serie di falsi profeti avrebbero messo in agitazione il cristianesimo, ma che poi sarebbe entrato in scena un "piccolo profeta" che avrebbe avviato una buona riforma e un miglioramento nella Chiesa. Dopo l'arrivo del religioso di grande santità, Girolamo Savonarola, ci si aspettava ora l'arrivo del "piccolo profeta". Dopo il 1522 e l'avvio della Riforma protestante, ci si cominciò a chiedere se per caso Martin Luter non fosse il "piccolo profeta" destinato a riformare la Chiesa Cattolica. Lo stesso Lutero risolse il problema affermando in una prefazione alla traduzione tedesca del pronostico di Lichtenberger che: Le basi dell'arte astrale di Lichtenberger corrette [...] i segni del cielo sicuramente non mentono. Poiché dunque l'anno di nascita di martin Lutero era incerto fra il 1483 e il 1484, Lutero, su consiglio dell'astrologo e amico Melantone, decise di accettare come data di nascita il 1484 avvallando dunque l'accostamento con il "piccolo profeta". Questo ovviamente portò la battaglia confessionale sul piano astrologico ponendo in contrapposizione sulla stessa carta due grandi astrologi del tempo: Filippo Melantone, l'amico di Lutero, e Luca Guarico, l'astrologo che aveva predetto all'allora sconosciuto Alessandro Farnese la futura elezione a papa. Da una parte dunque abbiamo l'interpretazione che Melantone fa dell'oroscopo di Lutero: Io stesso preferisco un'altra natività, e così fa anche Carion, benché sia sgradevole a causa della posizione di Marte e della congiunzione nelle case a $5°$, in cui è presente una grande congiunzione con l'ascendente. Del resto, a qualunque ora sia nato, questa mirabile congiunzione in Scorpione non può non portare un uomo sommamente battagliero. A questa si contrappose la replica astrologica fornita da Gaurico nel suo Tractatus Astrologicus del 1552 il quale correggendo l'ora di nascita pone la congiunzione di tutti i pianeti in nona casa, quella della religione dando così una interpretazione completamente negativa alla carta: La congiunzione di cinque pianeti nel segno dello Scorpione in IX casa, che gli Arabi attribuivano alla religione, è peculiare e spaventosa. Essa ne fece un empio, eretico, acerrimo nemico della religione cristiana, e lo rese mondano. Per la direzione, l'ascendente, la congiunzione e Marte l'incredulo andò in rovina. La sua anima bietta andò all'inferno, dove verrà tormentata in eterno da Aletto, Tisifone e Megera. Questo fermento astrologico intorno alla figura di Lutero, fece comunque nascere un movimento di rinascita astrologica e astronomica attorno alla città di Wittenberg dove insegnò matematica e astronomia un altro personaggio importante per un altro genere di riforma: Georg Rheticus, il primo editore e propugnatore delle teorie Copernicane. Tentativo di salvare l'Astrologia di Cardano L'Autorità dell'Astrologia In questo contesto Cardano, per completare e dare valore alla propria riforma astrologica, decide di pubblicare un oroscopo fatto per la genitura del Cristo sul quale, come egli stesso dichiara, si è interrogato per più di venti anni. L'idea di Cardano, e che lo spinge ad entrare in un terreno così periglioso come quello della nascita del salvatore, è quello di trovare una conferma autorevole e indubitabile alla pratica astrologica. Cardano si rende conto che le previsioni astrologiche apocalittiche e le lotte confessionali hanno incrinato il rapporto fra Chiesa Cattolica e Astrologia. L'Astrologia appare sempre più depauperata e la Chiesa Cattolica proprio in questo momento si sta riorganizzando con il Concilio di Trento e interrogando su quali posizioni intraprendere nei confronti della pratica. Per Cardano la pubblicazione dell'Oroscopo di Cristo è la soluzione al problema sull'autorità e la validità dell'Astrologia. È la divinità stessa del Cristo che conferma il valore dell'astrologia e dell'opera di Tolomeo. Nell'oroscopo natale di Cristo si ritrovano infatti dieci segni straordinari e rarissimi che confermerebbero la straordinarietà del personaggio: E questi sono i dieci singolari e rarissimi elementi della sua genitura: dal cui concorso quasi divino è stata mostrata anticipatamente un'immagine delle sue opere, tanto mirabili, stabilite dall'ordine eterno [...] Cosa resta dunque da dire se non che Tolomeo, che forse non vide mai questa genitura, compose