Astrologia Mondiale e gli Oroscopi di Cristo

Stasera parliamo di uno dei primi argomenti che si sono sviluppati in relazione all'astrologia e che è l'Astrologia Mondiale. Nell'antichità infatti l'Astrologia era usata non tanto per capire le sorti del singolo quanto per capire le sorti del regno. Il singolo infatti aveva nell'antichità un ruolo spesso marginale e non ben definito e comunque subordinato alla collettività. In linea generale il popolo veniva considerato come un tutt'uno e il destino del popolo era subordinato al destino del Re, per cui al massimo l'oroscopo veniva fatto al Re per tutto il popolo.

Nell'antichità infatti l'uomo singolo non era mai concepito come pienamente disgiunto o distinto dalla sua famiglia, dai suoi avi, dalla sua stirpe, dal suo popolo e infine dall'umanità intera. La vita del singolo veniva vista all'interno di un sistema gerarchico molto strutturato in cui la volontà del singolo ricopriva poca se non nulla importanza. Il rispetto dell'individualità viene infatti più che altro con il Cristianesimo dove la salvazioni può avvenire anche individualmente.

Ancora all'epoca di Tolomeo, II d.C., quando ormai cominciava a diffondersi l'astrologia personale e individuale, l'influenza dell'ambiente esterno era considerata fondamentale e inalienabile:

"Come abbiamo già detto, due sono le parti principali delle predizioni astrologiche, l'una universale, insegna le caratteristiche dei paesi, dei popoli e delle città, l'altra invece particolare che tratta della fortuna di ciascun uomo. Tra esse bisogna innanzitutto considerare quella universale poiché le cause che muovono gli avvenimenti di intere regioni sono più potenti di quelle che determinano gli avvenimenti particolari per gli uomini. Infatti le nature più deboli sono assoggettate alle più potenti, così come pure le cose particolari alle universali: è necessario dunque trattare innanzitutto di quest'ultime se vogliamo poi giungere a considerare le altre." Tolomeo, Tetrabiblos, libro II, prologo.

In linea generale il mondo stesso veniva all'epoca considerato come un'unico essere vivente che era nato, che alla sua nascita aveva avuto delle influenze e che in base a queste influenze si sviluppava. Il primo oroscopo di questo tipo relativo alla nascita del mondo è appunto lo zodiaco di Denderah.

Questo è uno Zodiaco che si trovava al centro del tempio di Iside Hator a Denderah e celebrava appunto la nascita del mondo dalle acque primordiali. Vedete qui è rappresentato il mare primordiale e da questo mare infinito, simboleggiato da questa donna distesa, sorge il mondo. Da queste acque primordiali sorge infatti un quadrato che manifesta le 4 Potenze Universali che qui vediamo rappresentate da queste quattro divinità agli angoli che corrispondono a quelle costellazioni speciali che vi avevamo detto a suo tempo (il Toro, l'Acquario o Uomo, il Leone, e lo Scorpione o Aquila).

Queste rappresentano le forze primordiali che strutturano tutta la Natura e che danno luogo alla formazione dell'Universo. Qui c'è l'Universo rappresentato con i 12 segni dello Zodiaco, a proposito, vedete che i segni Zodiacali sono rappresentati all'incontrario come se chi stesse osservando questa creazione del mondo fosse all'esterno dell'Universo, tanto che infatti vede anche ciò che è all'esterno dell'Universo come queste Acque primordiali.

Questo plausibilmente ci fa capire che in questa sala si celebravano dei riti in cui il miste si identificava con la Dio Creatore stesso. In questo Universo poi, come vedete, ci sono tante figure quindi tante qualità, tante divinità, tante forze, tante potenze, ma prime fra tutti sono i 7 pianeti.

È importante qui capire che per gli antichi questi sette pianeti sono come 7 strumenti della creazione, 7 divinità che esprimono 7 qualità fondamentali di un'unico essere. Nell'idea degli antichi le divinità rappresentavano la personificazione di idee e forze pure, erano concepite come degli esseri talmente puri e specializzati in una direzione da potersi identificare con la qualità stessa a cui erano associati.

Ad esempio:

  • • Saturno è il Saggio che diffonde la Sapienza nella Creazione
  • • Giove è il Sacerdote che presiede dunque a tutti gli atti religiosi
  • • Il Sole è il Re e diffonde l'idea di Regalità
  • • Marte è il Guerriero e diffonde la Forza
  • • Venere la Bellezza e diffonde l'Amore
  • • La Luna è la Regina, la Madre
  • • Mercurio è il Figlio

Ciascuna di queste Forze agisce ed ha senso di esistere in relazione a quello che è il ricettacolo della sua influenza cioè la Terra. Questo è importante, nella visione dei pianeti era geocentrica non tanto in relazione al moto di questi pianeti, quanto alla loro influenza.

Già infatti nel Corpus Hermeticum leggiamo:

"Ma una visione del sole non è materia da ipotesi, poiché esso stesso è il raggio di luce che si vede, il sole illumina tutt'intorno il cosmo con la sua accecante luminosità sulla parte superiore così come su quella inferiore. Poiché il Sole è posto al centro del cosmo, che lo veste come una corona." Corpus Hermeticum, discorso XVI

Ma invece per quanto riguarda l'influenze queste sono le forze che governano il mondo e che agiscono sul mondo plasmandolo, regolandolo e scandendone le tappe di sviluppo. Leggiamo ad esempio in Esiodo nel libro Delle Opere e dei Giorni (siamo circa nel 700 a.C.) che l'umanità intera passa delle fasi, come se l'umanità vista come un'unica coscienza passasse delle fasi di sviluppo in relazione alle qualità fondamentali rappresentati dai singoli pianeti.

  • Età dell'Oro (Periodo del Sole): durante l'età di Crono (Periodo di Saturno) gli uomini vivevano senza preoccupazioni, perennemente giovani erano nutriti dalla terra stessa senza fare nessun lavoro. Morivano come colti dal sonno e dopo la loro estinzione vennero trasformati in spiriti guardiani degli uomini,
  • Età dell'Argento (Periodo della Luna): prima età degli uomini sotto Zeus nella quale gli uomini vivevano per cent'anni presso le madri; stolti, anche una volta cresciuti non si astenevano dalle liti tra di loro e non veneravano gli dei. Per questo vennero fatti estinguere da Zeus e divennero demoni inferiori.
  • Età del Bronzo (Periodo di Marte): in questa età vissero uomini possenti e violenti che non avevano nessun'altra preoccupazione se non scontrarsi e uccidersi