Credenze Stellari Egizie e Babilonesi: Testi delle Piramidi e Origini dello Zodiaco

lo ha munito. Nut risponde: "Che tu apra il tuo posto nel Cielo, In compagnia delle stelle del Cielo, Poiché tu sei la Stella Unica, compagno di Hu, Così che tu veda colui che sta sopra Osiride, poiché egli comanda ai glorificati, mentre tu resti lontano da lui. Tu non appartieni a loro, Tu non sarai fra di loro." Testi delle Piramidi, Unas, Invocazione 245

Come la barca di Ra compie il cammino notturno segnato dalle $12$ ore del libro delle Porte e del Libro di ciò che vi è nell'Oltretomba, così il defunto segue lo stesso cammino fra le stelle, rappresentate sulla volta della sua camera mortuaria o all'interno del coperchio del suo sarcofago. Le stelle lo guidano nel suo viaggio di purificazione verso la resurrezione a una nuova vita. E questo è chiarissimo nei Testi delle Piramidi:

"Essendo tu assegnato a tua madre Nut nel suo nome di Sarcofago; ella ti ha abbracciato nel suo nome di Sarcofago; tu sei innalzato a lei nel suo nome di Mastaba." Testi delle Piramidi, 616, Invocazione 364
Sopra il cielo c'è il nulla totale

"I suoi limiti al sud, al nord, all'ovest, all'est non sono noti.... Là non vi è risorgere delle anime. Là non vi è risorgere di Ra... Non vi è luce là. Non vi è nessuna luce in esso... E avviene che l'oscurità è là molto di più di ciò che vi è nella Duat..."

"Tu divieni completo come ogni Dio
La tua testa è Horus dal Duat, una stella imperitura
La tua faccia è Khenty-Irty, una stella imperitura
Le tue orecchie sono i figli di Atum, una stella imperitura
Il tuo naso è lo sciacallo, una stella imperitura
I tuoi denti sono Sodpu, una stella imperitura
Le tue braccia sono Hapi e Dua-Mut.ef, di cui tu hai bisogno quando sali al cielo cosicché tu sali
I tuoi piedi sono Imset e Qebeh senu.f di cui tu hai bisogno quando scendi al cielo inferiore, cosicché tu scendi
Le tue membra sono i due figli di Atum, o Imperituro!
Tu non perisci, non perisce il tuo ka sei tu il ka!" Testi delle Piramidi 215

"La testa di questo Pepi è un'aquila quando egli sale, quando egli s'innalza al cielo. Il capo di questo Pepi è lo stellato del dio, la milleanime, quando egli esce, quando egli s'innalza al cielo la sommità del capo di questo pepi è con Nun quando egli esce quando egli s'innalza al cielo[...] Il naso di questo Pepi è Thot quando egli esce, quando egli s'innalza al cielo La Bocca di questo Pepi è il lago Khenes-ur quando egli esce, quando egli s'innalza al cielo La lingua di questo Pepi è l'alzana della barca solare quando egli esce, quando egli s'innalza al cielo I denti di questo Pepi sono anime quando egli esce, quando egli s'innalza al cielo [...] Pepi è il Figlio diletto di Ra quando egli esce, quando egli s'innalza al cielo E' stato generato Pepi per Ra quando egli esce, quando egli s'innalza al cielo E' stato concepito Pepi per Ra quando egli esce, quando egli s'innalza al cielo [...] Ogni dio che prenderà il braccio di questo Pepi (per tirarlo) al cielo Quando egli venga nel castello di Horo che è nel firmamento il suo ka sarà trovato giustificato presso il tribunale di Geb" Testi delle Piramidi, Invocazione 539

"Tu ti avvicini al cielo come Orione è acuta la tua anima come Sothis [...] Tu afferri il braccio delle Stelle Imperiture Non saranno distrutte le tue ossa, non si corromperà la tua carne, o Teti! Non sarà allontanato nessun membro da te poiché tu sei uno degli Dei [...] Tu appartieni alle Scintillanti che servono Ra, che sono davanti alla stella mattutina Tu sei partorito nelle tue feste dell'inizio del mese come la luna mentre Ra si appoggia a te all'Orizzonte, o Teti Ti seguono le stelle Imperiture Preparati finché venga Ra, o Teti purificati in modo che tu esca per Ra Non sarà vuoto il cielo di te in eterno" Testi delle Piramidi invocazione 412

La Controparte Babilonese


I Babilonesi avevano invece un culto politeista dinamico in cui per mantenere l'armonia fra il cielo e la terra era necessario da una parte leggere quelli che erano i messaggi delle divinità, ovvero leggere i segni del cielo, con i fenomeni celesti e astronomici; dall'altro invece era necessario mantenere dei buoni rapporti con le divinità con una serie di pratiche cultuali, riti liturgici, sacrifici, etc...

Generalmente dunque questa armonia fra il cielo e la terra nel I millennio a.C. era mantenuta da una serie di figure quali:
• gli scribi o astrologi che leggevano e interpretavano i segni celesti
• gli aruspici che leggevano e osservavano le viscere degli animali e dovevano correlare questi segni assieme ad altri segni terrestri
• gli esorcisti ovvero quelli che erano responsabili dei rituali magici con i quali i presagi potevano essere mitigati nel loro significato, rafforzati o anche completamente neutralizzati
• i recitatori di lamentazioni che con l'aiuto di canti rituali avevano il compito di placare gli dei quando erano infuriati

C'è forse una formazione iniziale dello Zodiaco. La determinazione di queste stelle cardinali è antichissima e risale ai Caldei, in particolare all'epoca Sumera. Infatti, pur non essendoci arrivata una testimonianza diretta dell'astronomia Sumera, tuttavia molti testi Babilonesi riportano cataloghi e costellazioni di etimologia sumera e che dunque hanno probabilmente un'età molto più antica di quella dichiarata. Fra queste:

• La costellazione del Toro da GU₄.AN.NA "Il Guardiano del Cielo", che determinava l'equinozio vernale
• Il Leone da UR.GU.LA "Leone", che determina il solstizio
• Lo Scorpione da GIR.TAB "Lo Scorpione", segnante l'equinozio autunnale
• Il Capricorno, da SUHUR.MAS "Il Pesce-Capra", che segna il solstizio d'inverno. E che è un ibrido mitologico rappresentato su pietre prima del $2000$ BC come simbolo di