Astronomia Egizia e Orientamento delle Camere del Sarcofago
importante da capire per comprendere il senso anche della camera del sarcofago. Le camere sono generalmente orientate lungo l'asse Nord-Sud, se non esattamente da un punto di vista geografico, sicuramente da un punto di vista simbolico e la rappresentazione del cielo viene vista in una rappresentazione della parte Nord del cielo e della parte Sud. Queste due parte sono l'una lo specchio dell'altra, ma mentre quella Sud viene concepita come visibile e manifesta ed afferma tutta una serie di qualità e di divinità e quindi può essere vista come una parte del cielo di affermazione e dichiarazione delle varie qualità affermate positivamente, viceversa la parte nord (vedete è quasi vuota dalle scritte) esprime qualcosa di nascosto, che non manifesta tanto delle virtù quanto le custodisce. Qui infatti sono i santi custodi dell'eternità: le costellazioni del Polo. Il cielo del Sud e cielo del Nord in un certo qual modo sono l'uno lo specchio dell'altro, ma mentre nel polo nord le varie virtù e forze vengono custodite, nel sud vengono rivelate.
Cielo del Nord
Il centro dei Misteri della Resurrezione erano associati, dal punto di vista astronomico alle stelle del Polo Nord Celeste che venivano indicate in modo generico Mesket. Queste sono certamente quelle più importanti per i fini dei misteri della morte e della resurrezione. Ne abbiamo varie rappresentazioni sempre relative alle XIX dinastia più o meno articolate ma le costellazioni principali sono sempre queste:
• L'Ippopotamo Femmina
• La Zampa del Toro (o il Toro sacrificato)
• La dea Scorpione Serket
• Il Leone
• Il Coccodrillo
Questi erano i guardiani dell'eternità. I Veglianti attorno al quale si muoveva il mondo e che vigilavano il segreto dell'eternità. Nei testi delle piramidi infatti, il faraone prima di entrare nel cielo li saluta, come guardiani dell'eternità.
Salve Ippopotamo femmina d'eternità
Sei tu venuta contro Teti come femmina d'Ippopotamo dell'Eternità?
Salve o Asina Mostruosa!
Testi delle Piramidi 324
Le due costellazioni principali infatti sono La costellazione dell'Ippopotamo e quella del Toro queste erano chiamate anche le stelle di Seth ed esprimevano il simbolo della potenza oscura da vincere, ma che una volta vinta avrebbe donato la forza per risorgere. Rappresentavano Seth e sua moglie Ta-Urt che vegliavano il segreto della risurrezione e dell'immortalità.
Queste stesse forze dall'apparenza dunque demoniaca e rappresentate dall'ippopotamo con il coccodrillo nascondono in realtà le forze rigeneratrici di Iside. Nella tomba di Ramses VI si legge infatti:
Come per questa zampa anteriore di Set, essa è nel cielo del Nord legata a due pali di ormeggio di pietra da una catena d'oro; essa è affidata a Iside che sotto le sembianze di un ippopotamo la protegge e la sorveglia
Quindi questa costellazione rappresenta quella forza che a livello universale dà origine e muove il cosmo mentre a livello individuale forniva al faraone la possibilità di rigenerarsi e uscire dal circolo della vita e rigenerarsi nell'eternità. A questa costellazione principale sono ormeggiate le altre 4 costellazioni:
• La Zampa del Toro: Che a volte è rappresentato come il toro sacrificato, trafitto cioè dalla lancia
• La dea Scorpione Serket: protrettrice dei defunti e delle nozze
• Il Leone: simbolo della regalità associato a un'aquila e che riteniamo rappresentare Regolo e la costellazione del Leone
• Il Coccodrillo: L'aspetto più tellurico e demoniaco -infatti vedete è poggiato solo a terra- che riteniamo rappresentare la costellazione dell'Idra. in altre rappresentazioni è come dominato da un uomo che forse rappresenta la costellazione dei gemelli
A fare da specchio al cielo del Nord abbiamo le forze e le potenze del cielo del Sud. Qui infatti Seth e Taurt sono sostituiti da Iside e Osiride che sono rappresentati da Sirio e Orione e le quattro potenze sotto forma di costellazioni vegliate e originate dalla coppia Seth-Taurt si specchiano nei 4 pianeti che rappresentano le 4 manifestazioni di Horo ovvero il figlio di Iside e Osiride:
• Horo il toro che era Saturno associato alla zampa del Toro
• Horo lo splendente o servitore del Sud che era Giove da specchio al Leone
• Horo il Rosso che era Marte da specchio alla dea Scorpione
• Horo e servitore del Nord, rappresentato come Seth che era Mercurio da specchio al Coccodrillo
Questi corrispondevano agli stessi poteri rappresentati da queste costellazioni però nel tempo poiché sono mobili e per cui erano concepiti come rappresentazioni del potere di Horo 3 visibili e uno nascosto (mercurio). A questi si aggiunge invece Venere chiamata stella della mattina e stella della sera che invece identificava un principio Femminile ed era rappresentata come una forma di Airone.
Queste 4 costellazioni sono in realtà collegati fra di loro da un unico concetto. Per comprenderlo meglio però conviene prendere in considerazione un'altra rappresentazione delle costellazioni circumpolari. Da un punto di vista astronomico e artistico la tomba di Seti I è forse la più rappresentativa, ma da un punto di vista concettuale, per comprendere il senso religioso e rituale che era loro attribuito, la rappresentazione più significativa secondo me è quella di Pedamenope che proprio per la povertà artistica della rappresentazione permette però di comprendere meglio il concetto di come era stata concepita la rappresentazione di questa zona celeste. Da questa raffigurazione infatti si vede la costellazione dell'Ippopotamo che regge e protegge un cardine, un palo d'ormeggio a cui sono ancorate tutte le costellazioni.
Cosmologia di Seti I dal soffitto dell'Osireion
Orientazione astronomica dell'Osireion
L'asse principale dell'Osireion è sfalzata di 33° Est rispetto al Nord. Se le rilevazioni di Jim Westerman sono corrette il crescere annuale del sedimento nel letto del Nilo permetterebbe di datare un nucleo originale per l'Osireion fra il 4.000 e il 3.000 a.C. Supponendo che l'asse principale di orientamento sia stato mantenuto nelle epoche successive è dunque lecito considerare l'ipotesi se questa costruzione sia stata orientata in accordo con un qualche fenomeno astronomico noto all'epoca. Il primo fenomeno astronomico documentato e dunque forse compatibile con le conoscenze scientifiche dell'epoca è costituito dalla