Costellazioni Polari Antiche e il loro Significato Mitologico
minore o Damkianna, mentre il Carro era l'Orsa maggiore o anche Ninlil la moglie di Enlil. La stella Polare era chiamata la stella che sta sull'ormeggio, il primo figlio di Anu, l'Erede del Tempio Sublime.
Drago
Il Drago sta alla Veglia, è a guardia dei tesori e per questo era anche chiamato il Sorvegliante ed è infatti per questo che si riteneva che le stelle dell'Orsa minore guarissero dalla cecità. Per un lungo periodo circa nel 3000 a.C. la stella polare è stata una stella del Drago, Thuban. Il Drago presiede a tutti i fenomeni ciclici come il tempo. Era classica infatti una raffigurazione del Drago come Uroboros ovvero il drago che si morde la coda e che rappresentava l'illusione cosmica, il generatore di tutte le forme. Per cui abbiamo queste due realtà Primordiali: La Potenza Creatrice pura rappresentata dall'Orsa e lo Strumento della Potenza che è questo potere plasmico e ricettivo rappresentato dal Drago. Questi poi si riflettono nelle altre due costellazioni Polari di Cefeo e Cassiopea: il Re e la Regina.
Cefeo e Cassiopea
Il re rappresenta appunto questo aspetto proiettivo mentre la Regina questo aspetto ricettivo. L'Orsa e il Drago rappresentano dei Poteri puri, liberi quindi non ancora rivestiti di una personificazione, la personificazione di questi poteri è rappresentata da Cefeo e Cassiopea che sono un po' come Adamo ed Eva cioè lo Spirito Universale e lo strumento ricettivo di questo spirito e che genera le forme dell'illusione cosmica (infatti Cefeo ha lo scettro simbolo del Potere, mentre Cassiopea ha uno specchio o si fa bella, come se riflettesse l'immagine, agisce come uno specchio). (Per i Caldei erano il Cervo e la Pantera-Grifone)
ExtraZodiacali
A questo punto invece entriamo nel luogo delle stelle che sorgono e che tramontano e che quindi fanno riferimento a dei principii individuali anche se ancora al di fuori dello spazio e del tempo (perché sono costellazioni che non sono raggiunte dal Sole e dalla Luna). Questa parte dello Zodiaco fa riferimento all'Eroe, quello che era l'iniziato ai Misteri e ai traguardi spirituali che doveva raggiungere e alle forze spirituali che doveva assimilare. Per cui in questa zona del cielo, come vedremo si strutturano due tipologie di simbolismo: Uno che fa riferimento ai miti di carattere guerriero (agli Eroi alle battaglie) e le altre costellazioni che fanno riferimento a oggetti e temi di carattere sacerdotale. Vediamo prima la parte eroica delle costellazioni.
Il Tempio: La Nave Argo
In primo luogo vediamo il luogo in cui vivono gli Eroi e che è rappresentato dalla Nave Argo. Si dice che l'origine di questa costellazione è di provenienza Caldea in cui avrebbe rappresentato l'equivalente dell'Arca di Noè sumero guidata da Ea che sottoforma di un mezzo uomo mezzo Delfino avrebbe aiutato il Noè Sumero guidandolo sotto la forma di mezzo uomo e mezzo pesce. Un'origine simile è anche nella tradizione Greca in cui la nave viene costruita da un personaggio argo di origine sia umana che Divina in quanto figlio di Zeus con la prima donna umana Niobe. Argo viene rappresentato con 1 occhio, 4 occhi oppure anche 1000 occhi per simboleggiare la Veglia Perenne. In questa nave-tempio vivono gli Eroi che vedremo nelle successive costellazioni.
Canopo della costellazione di Argo è una dei Signori delle Porte della Nascita, la sua missione è quella di far conoscere nelle religioni la Gloria Divina. Il Significato Astrologico è "sapere ampio, cambiamento di male in bene, viaggi e dignità elevate".
L'Eroe: Ercole e Ofiuco
Le caratteristiche dell'Eroe, dell'Iniziato ai Misteri Divini, del Sacerdote del tempio è rappresentato dalle costellazioni di Ercole e Ofiuco.
In realtà queste due costellazioni si chiamano di Ercole e Ofiuco, ma non si sa chi siano questi personaggi. Non lo sapevano nemmeno i Greci. Ercole in realtà era chiamato Engonasin. Arato dice "Nessuno conosce il suo nome né la causa delle sue fatiche". Allo stesso modo nessuno sa chi sia Ofiuco, c'è chi dice che era il re dei Geti, chi che Ercole stesso (Igino), chi invece che era Asclepio. Ai tempi dei Caldei queste due costellazioni erano praticamente la stessa divisa in due e venivano chiamati "gli dei seduti del grande tempio di Enlil" e gli "gli dei in piedi del grande tempio di Enlil" e questo può darci uno spunto in quanto rappresentano due aspetti distinti di un'unica costellazione che potremmo dire quella dell'Eroe che in un aspetto è come Ercole, esprime la Forza Guerriera e nell'altro è come Hermes o Asclepio che esprime la Sapienza Sacerdotale.
Rasalgeti: Testa d'Ercole causa di morte violenta, energia, successo, audacia e potenza
Entrambi questi eroi Acquistano una forza Sovraumana vincendo un serpente: Ercole da giovane quando due serpenti lo minacciano nella culla, Ofiuco invece come Esculapio con il suo bastone attorno al quale i due serpenti si attorcigliano. Da un punto di vista mitologico vincendo i due serpenti i due eroi hanno acquisito un potere sulla propria natura umana, sui propri pensieri, sulle proprie emozioni e questo li ha resi padroni delle proprie forze e gli ha dotato anzi una forza speciale e sovraumana.
Pegaso
Se Ercole e Ofiuco acquistano la loro forza sovraumana uccidendo il serpente. Un altro eroe classico della mitologia greca, Perseo l'acquista tagliando la testa della Medusa. Al tempo dei Caldei era chiamato "Il trono di Ea [il dio della Terra] che arriva in fronte alle stelle di Anu". La costellazione era usata per ottenere intuizione, conoscere le virtù delle erbe medicinali, velocità la stella più benefica a Markab che dà fortuna, ricchezza, eccellente memoria, però anche morte violenta e shock.
Perseo
Nei miti babilonesi questa costellazione stava ad una divinità chiamato l'Antico e che era il progenitore e capo degli dei. Nella tradizione Greca invece la costellazione prende il nome di Perseo, uno tra i guerrieri più coraggiosi e tanto temuto che bastava mostrarne lo scudo per far scappare tutti i nemici. Lui appunto fu il