I Templari e San Bernardo: L'Alleanza Divina con la Stirpe Francese nella Storia Medievale

Ecco dunque che iniziano i cicli Cavallereschi, in cui spesso compare il simbolo della spada, ma è sempre una spada sepolta (come Crocea Mors) oppure dimenticata, oppure sommersa oppure come nel caso di Durlindana nascosta o infissa nella roccia. Durlindana era la spada di Orlando, paladino di Carlo Magno a cui proprio Carlo Magno aveva donato questa spada che gli era stata data da un angelo. Tuttavia il tema dominante è sempre quello per il quale questa alleanza e benedizione è come sepolta e dimenticata.

I TEMPLARI E SAN BERNARDO

Le cose cambiano quando arriva San Bernardo con i Templari. San Bernardo come abbiamo detto istituisce proprio l'Ordine Templare con lo scopo di farne una milizia terrestre associata e in accordo alla milizia celeste per l'affermazione del Regno. Ecco che abbiamo che in questo periodo il simbolo della spada cambia completamente volto ed abbiamo che non si tratta più di una spada sepolta o una spada dimenticata, ma di una spada che viene estratta dalla roccia, di una spada che viene ritrovata, di una spada che viene donata come per indicare il riattualizzarsi dell'alleanza di cui i Re di Francia erano stati i primi custodi.

SAN GUGLIELMO DI MALAVALLE E SAN GALGANO

Ecco però che avviene un'altra manifestazione di San Michele Arcangelo a Galgano Guidotti nel 1180. Anche questa visione è inserita nella stessa linea delle precedenti, per capirlo però dobbiamo tornare ai tempi di San Bernardo. Guglielmo X duca di Aquitania, chiamato poi il Santo, era un re trovatore del XII secolo discendente diretto di Clodoveo cioè della famiglia dei Merovingi. Nella sua vita, prima dell'incontro con San Bernardo, fu molto attivo, coinvolto in molti scontri armati, tra cui la ribellione dei Lusignano, vassalli ribelli, che Guglielmo represse nel sangue. Nel 1130 appoggiò l'antipapa Anacleto II laddove San Bernardo invece compiva un'opera di sostegno verso Innocenzo II. La conversione avvenne nel 1134 quando Guglielmo X di Aquitania assiste a una messa tenuta dallo stesso Bernardo e al termine della quale avviene la conversione. Il frutto della conversione non fu solo quello di far cadere il suo appoggio ad Anacleto II verso Innocenzo II, ma fu l'inizio di un percorso spirituale che lo porterà nel 1137 ad abbandonare tutti i possedimenti e a trasferirsi in eremitaggio nel grossetano dove viene conosciuto con il nome di Guglielmo di Malavalle. La conversione del 1134 non deve dunque essere considerata come un evento transitorio, ma come una reale conversione capace di cambiare la vita di un sovrano che, dopo tale evento, decide di abbandonare tutto e darsi alla vita eremitica, lontano da casa e da ogni comodità. San Bernardo e San Guglielmo di Malavalle sono raffigurati in un affresco del Lorenzetti nell'Eremo di Montesiepi a Chiusdino. Entrambi furono considerati da San Galgano come i propri padri spirituali e ispiratori. In questa visione Galgano infigge la spada nella roccia e dunque nasconde nuovamente questo potere e questa alleanza per tempi futuri.

LA FINE DEI TEMPLARI E SAN GIOVANNA D'ARCO

Proprio nel 1180 inizia la parabola discendente dei templari. Il 1180 è infatti l'anno esatto in cui Guido di Lusignano sposa Sibilla e quindi nel momento più critico per i cavalieri del Tempio e che, se da un certo punto ne rappresenta il culmine per gli atti eroici e le battaglie, da un altro punto di vista segna proprio il punto di svolta e l'inizio del loro declino. I templari perderanno progressivamente rettitudine e perderanno la loro funzione istituita da San Bernardo di Chiaravalle. Il risultato sarà la chiusura dell'Ordine del Tempio operata da Jacques de Molay con il suo sacrificio e la conseguente interruzione dell'alleanza divina con la stirpe francese. Abbiamo infatti che 20 anni dopo la fine dell'Ordine del Tempio, la Francia entra in una crisi mortale che porta alla guerra dei 100 anni e Giovanna d'Arco parlerà di restaurare la casata di Francia. Attualmente la Francia non ha più una monarchia ed è stata la prima nazione a passare alla Repubblica, inequivocabile segno dell'interruzione dell'alleanza divina con la linea regale francese.