Alchimia Spirituale e la Grande Opera: Elementi, Pianeti e Trasformazione Interiore

La capacità di sostanziazione rappresenta il prodotto dell'azione del mercurio e dello zolfo che sfociano nel sale o materia. Da questi derivavano 4 potenze di questa coscienza cosmica che erano rappresentate dai 4 elementi:

  • Terra: che dà concretezza e fissità e che corrispondeva al Lavoro e il cui simbolo era anche il Toro e il Denaro;
  • Acqua: che accoglie e dona equilibrio e che quindi fu associata alla Giustizia il cui simbolo era anche la Coppa tenuta dall'Uomo o Acquario;
  • Fuoco: che opera un'azione di purificazione e che corrispondeva alla Guerra per ottenere il dominio simboleggiato dallo Scettro e dal Leone;
  • Aria: che produce un'espansione e di elevazione da cui la corrispondenza alla Religione Ardente e il cui simbolo era la Spada e l'Aquila.

E poi 7 qualità fondamentali rappresentate dai 7 pianeti

Dalla volontà originale proveniente da Dio e che ha dato origine al tutto si specializzavano sette raggi fondamentali, associati ai 7 colori dell'arcobaleno che si manifestavano in sette tipologie di fuoco la cui prima manifestazione sensibile era rappresentata dai 7 principali pianeti. Questa è la parte per noi più importante: la volontà creatrice che ha dato origine al tutto e il cui simbolo nel cosmo era rappresentato dal Sole assumeva per gli alchimisti 7 aspetti o qualità fondamentali la cui prima manifestazione sensibile era rappresentata dai 7 pianeti i quali a loro volta riverberandosi sulla terra davano origine alla nascita dei minerali e dei metalli. Dall'elemento fuoco o spirito, derivano poi le qualità degli astri che sono originate dalla molteplicità di quest'unico spirito o fuoco. Infine questi stessi aspetti dell'unico spirito creatore, prima raccolti dai pianeti, poi riverberati nei metalli e minerali, alla fine si manifestavano nell'uomo dando origine agli organi fisici.

III MEDICINA DELL'ANIMA E ALCHIMIA SPIRITUALE

CHIARIMENTO OBIETTIVI ALCHIMIA SPIRITUALE

Quando si parla di alchimia spirituale l'obiettivo non è più quello di ottenere la salute fisica o di fare l'oro curando le malattie dei metalli, ma quello di ottenere la salute spirituale e l'immortalità spirituale cioè uno stato di veglia perenne dettato dalla costituzione di un corpo spirituale immortale in cui lo spirito dell'alchimista possa vivere anche dopo la morte. La trasmutazione dell'oro in questo ambito rappresenta solo la testimonianza di un potere raggiunto e di una trasmutazione interiore avvenuta. Quando si parla di pietra filosofale si parla quindi di una rinascita, forse in questo caso è più chiaro Ermete Trismegisto nel corpus hermeticum: che posso dirti di più figlio? Una visione semplice si è prodotta in me, sono uscito da me stesso ed ho rivestito un corpo che non muore. Ora non sono più lo stesso, ho avuto nascita intellettuale.

MATERIA DELL'OPERA

Tutto il segreto dell'opera consiste nell'avere Mercurio puro (cioè considerato come principio non ancora individuato e non specializzato) nello stato in cui si trovava prima di essere mescolato a qualsiasi metallo. (Pernety) Quindi ci fa capire che ci serve una materia speciale, reperibile in uno stato di coscienza diverso da quello ordinario, che deve essere trovata dunque con qualche operazione:

  • Entrare in questo stato primordiale della coscienza primordiale
  • Rincrudire, passare per la fontana della giovinezza, marcire

2 VIE PER OTTENERE LA MATERIA PRIMA

Per trovare questa materia prima Basilio Valentino ci suggerisce: fa che il tuo oro (il nucleo della coscienza) sia retrogradato a ciò che era prima (rincrudito, liberato dei legacci della materia), allora troverai il seme: l'inizio, il mezzo, la fine. Tuttavia in questo discorso non dice come fare per raggiungere questo stato.

In questo caso le immagini sono più esplicite: l'immagine sopra riportata è tratta da uno scritto di Basilio Valentino intitolato "le dodici chiavi della filosofia", corredato da dodici figure la prima delle quali è quella che stiamo vedendo. L'oggetto simbolico della chiave è rappresentato da un re con la sua regina ed il modo per ottenerlo è rappresentato dalle due figure sotto di loro: un lupo in mezzo al fuoco e sopra un crogiuolo, e un anziano signore con la falce di Saturno e la gamba di Efesto.

In generale il re e la regina possono voler dire molte cose, ma gli interpreti di questa figura sostengono che in questo caso il re e la regina vogliono indicare due aspetti della materia dell'opera. Senza forzare troppo il significato delle due figure potremo dire che il re rappresenta l'alchimista in pieno possesso di tutte le sue facoltà. Egli ha infatti in mano uno scettro simbolo del potere e alle sue spalle appare un castello segno del luogo su cui egli esercita un dominio. La regina, invece, rappresenta il paziente, cioè la materia propria dell'opera che verrà lavorata dall'alchimista in tre fasi, come indicano le dita della mano sinistra del Re e passando per tre colori come indicano i fiori in mano della regina. Nell'altra mano la regina tiene una piuma di pavone rivolta verso il basso, simbolo dell'aspetto di splendore, di bellezza e di veglia perenne che ancora è potenziale (la piuma è rivolta verso il basso) e che si manifesterà non appena sarà completata l'opera.

Sotto la materia dell'opera, si vedono il lupo e saturno che i commentatori dicono indicanti due vie possibili per ottenere la materia dell'opera: il lupo che è il simbolo animale dell'antimonio rappresenterebbe la via secca cioè un metodo rapido quanto drastico e pericoloso utilizzato per scompaginare tutto il misto e quindi permettergli rapidamente di sciogliersi da ogni legame materiale, con il rischio, però, di aver utilizzato un metodo troppo violento che, se non dominato, potrebbe impedire alla coscienza di sussistere per la mancanza di un supporto. Saturno invece rappresenterebbe la via umida "per acqua", più lunga e più difficile, ma anche più sicura e senza i rischi della via secca. Ambedue in ultima analisi servono ad ottenere lo stesso risultato: un discioglimento dei legami fra l'individuo e la materia.