Karma Collettivo e Connessione Divina Personale

La presenza di Dio non si sentiva nell'anima del singolo ma nell'anima del popolo. In qualche modo questa relazione può essere sancita con la conversione di un re, i sacerdoti…però in linea generale con qualcuno che realizzava quest'alleanza, ma il popolo non aveva un rapporto diretto ma un rapporto con la coscienza collettiva del popolo. Un popolo ha un'anima per così dire e un Angelo o un'entità extraterrena che si manifesta nell'Anima del popolo. Finché il popolo segue questo Angelo non crea karma perché sta procedendo in accordo alla deliberazione divina; ma quando se ne allontana allora l'Angelo diventa quello dell'Apocalisse che riversa ira divina e il popolo genera karma e il popolo viene punito. È importante notare qui che non vengono puniti i singoli colpevoli. Il popolo è un tutt'uno e i rappresentanti del popolo si prendono i meriti e i danni. Che siano innocenti o colpevoli non importa, importa l'appartenenza a questo popolo. Un esempio eccezionale è quello dei Templari. I Templari infatti fondati da San Bernardo di Chiaravalle avevano una missione e avevano un patronato, quello della Vergine. Tuttavia poi si allontanano dallo Spirito con cui erano stati creati. Poco a poco si corrompono, lo Spirito si separa sempre di più dal corpo tanto che a un certo punto è necessario chiudere l'Ordine e si incarna qualcuno per pagare tutto e chiudere questo ciclo. Jacques de Molay e altri templari che morirono nei roghi del 1314 diedero prova di essere assolutamente innocenti. Ciò che stavano pagando non era il karma personale, ma quello dell'Ordine Iniziatico a cui appartenevano. Un ordine iniziatico è come un popolo, solo che invece della selezione biologica della nascita fisica c'è la selezione psicospirituale dell'iniziazione cioè della nascita spirituale. Oltre all'egregore del popolo come nazione a cui apparteniamo ne esistono molti altri. Un esempio è quello della professione. Se sei inserito nell'ente di una professione allora vieni aiutato dall'ente, ragioni sempre di più come tutti quelli che praticano quella professione, se la professione prende piede te ne avvantaggi, se invece crolla ti ritrovi a scontare il karma non tuo e non te ne avvantaggi. Abbiamo in certe epoche storiche che anche le professioni sono state il veicolo di un'Alleanza divina. Un esempio tipico è l'Arte Muratoria. Oppure la Cavalleria. Oltre a questo esiste poi il karma più forte della famiglia. Ogni stirpe ha una sua missione che deve realizzare, e questa missione familiare se non viene realizzata da un elemento della famiglia viene passato all'altro assieme ai crediti e ai debiti. Ci sono famiglie che hanno accumulato tesori, imperi, debiti karmici che prima o poi si scaricheranno a terra costruendo o distruggendo a seconda del tipo di carica. Ci sono state linee di sangue biologiche che avevano dei compiti da realizzare come delle famiglie nobili o regali. Ora la situazione è cambiata ci sono linee di sangue biologiche e linee di sangue spirituali. Questa è veramente la novità del Cristianesimo che permette dunque realmente l'avvento di un Dio personale. A trattarlo sono due righe del Prologo del Vangelo di Giovanni. In questo Prologo dopo aver trattato della natura del Verbo, il Vangelo dice: Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. Giovanni 1, 11-13. Quindi il Prologo di Giovanni annuncia la possibilità di una scelta. Ci sono infatti quelli che l'hanno accolto e quelli che non l'hanno accolto. Il Cristianesimo annuncia la possibilità di un Dio personale. Questa possibilità è stata annunciata dal Cristo alla Samaritana Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Dono di Dio è Natanaele, "l'israelita in cui non vi è inganno", essenzialmente è la condizione della Grazia Divina che discende. Qui diventa chiaro che si sta parlando di attingere alla Sapienza. Giacobbe e i suoi figli, cioè coloro che appartengono alla discendenza di Giacobbe attingono al pozzo di Giacobbe, quindi a una rivelazione mediata da Giacobbe. Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». In questo caso non si tratta più di assimilare una Sapienza esterna portata da qualcuno, ma di diventare la Sapienza stessa. «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Lei risponde: non ho marito. Vuol dire varie cose, ma essenzialmente vuol dire che è libera. Cioè che non è appartenente a un ente, nemmeno quello familiare che è quello più forte. Se uno ha un marito o una moglie anche se...