Cicli di Sviluppo Spirituale e Coscienza Collettiva nelle Civiltà Umane

stesso modo tutti noi sappiamo cosa è la corrente alternata o il neon, ma poche persone conoscono la vita di Nikola Tesla. Perché come dice Shakespeare "gli dei" ovvero gli "Elohim" cioè nella tradizione cristiana i "principati" "accendono gli uomini come torce per illuminare". Perché si incarni un personaggio e abbia tutto a disposizione per compiere una realizzazione speciale a volte sono necessari secoli e movimenti, correnti di pensiero, a volte lo sviluppo di un intero popolo che produce il "figlio" ovvero il "frutto" della sua missione. Vediamo infatti che molto spesso dei personaggi sono l'espressione emblematica di forze che agiscono nella collettività in un intero popolo. Per il nostro discorso sarà importante cercare di capire cosa è un popolo. Un popolo indica un vasto insieme di persone che hanno un comune senso di appartenenza. Questo può essere dovuto a un'eredità biologica, oppure a un'unità culturale, oppure storica, linguistica, geografica come pura religiosa o spirituale; ma qualunque sia l'origine di questo sentimento di appartenenza un popolo è un insieme vasto di persone che forma una unica collettività. Un popolo dunque è una collettività, cioè come se fosse un unico organismo, un unico corpo. Da un punto di vista occulto l'appartenere a una collettività vuol dire appartenere a un ente, un organismo energetico. Ogni popolo da un punto di vista occulto ha come una sua anima che dirige ed ispira gli appartenenti e in cui può farsi sentire l'influsso di un ente angelico. Ad esempio nel libro di Daniele (Dan 10,13) si fa riferimento a Michele Arcangelo come "primo dei principi" che significa anche come "primo dei conduttori", e poi viene chiamato "principe che sta davanti i figli del vostro popolo". Facendo capire che il popolo ebraico è sotto il patronato di questo Angelo che lo ispira e lo guida. Quindi ogni popolo ha come un'anima, questa anima agisce sui singoli individui plasmandoli e dirigendoli, omologandoli a se stesso. Più il popolo è specializzato più questa appartenenza è forte più l'azione di questo ente è forte. Più l'azione di questo ente è forte, meno d'altro canto si distingue l'individuo a meno che questo ente non sia perfetto e a capo non ci sia il Cristo. In questo caso essendo il Cristo il Verbo, cioè l'Idea prima di Dio che contiene tutte le Idee, c'è margine per l'individuo per qualsiasi sviluppo al massimo grado in qualsiasi direzione perché qualsiasi virtù, qualsiasi colore è contenuta. Questa è l'idea del Regno di Cristo che appunto come un organismo in cui tutti sviluppano al massimo grado le virtù centrali del Cristo. In questo caso allora si parla di "popolo eletto" e di "nazione santa". Cioè di una razza spirituale, quella dei cristiani cioè degli appartenenti al corpo mistico di Cristo. Detto questo considerato che un popolo è come un organismo, cerchiamo di capire come è che si sviluppa, cresce e matura per cercare di comprendere le varie fasi di sviluppo e dove siamo in questa Cronologia del Nuovo Testamento. Lo sviluppo di un popolo segue dei cicli, dei cicli evolutivi che hanno tutti una stessa legge. Ogni ciclo, che sia di carattere interiore, collettivo, cosmico, macrocosmico, di qualsiasi tipo, segue sempre alcune fasi ben determinate, tipiche: Concepimento, Nascita, Culmine e Morte. Si inizia prima di tutto con la semina o concepimento, ovvero deve arrivare qualcuno, un seminatore che inizi questo ciclo, quindi deve innestare in una terra, in un qualcosa che può essere l'umanità o un individuo, insomma in un terreno deve innestare qualcosa che non è proprio di questa terra, qualcosa di qualitativamente diverso: un seme. Senza questo seme la terra rimane terra e non cresce nulla. Serve questo innesto in cui vengano portati dei contenuti speciali, delle forze o qualità da sviluppare. La terra non può produrre il seme di per sé. Questo seme contiene poi tutto lo sviluppo di tutto il ciclo, contiene le qualità che si dovranno sviluppare e realizzare con il ciclo. Questo seme a questo punto dovrà nascere, quindi ci sono delle forze materne, di gestazione che in un qualche modo dovranno portare questo seme a far marcire la scorza, preparare il terreno insieme a tutte le forze della terra che in un qualche modo aiutano (l'acqua e tutte le forze necessarie) affinché da questo seme sbocci il germoglio. Se noi qui volessimo vedere da un punto di vista della nascita della forza spirituale, della nascita in un popolo vediamo che il fondatore di un popolo innesta una forza spirituale che in un qualche modo lavora in questa popolazione, in questo ambiente ecologico fino a che a un certo punto non si realizza un capostipite, un personaggio in questo popolo che in un qualche modo manifesta questa forza spirituale più di ogni altro, la prima realizzazione di questa forza spirituale che da quel momento non è più esterna al popolo ma è interna. E questo può essere chiamato il "germoglio", il Figlio di questo popolo, il massimo rappresentante. Questo è un modello che si dovrà sviluppare, ad esempio la nascita di una pianta nel germoglio ha tutte quelle forze caratteristiche della vita che sono più virili, più di sviluppo allo stesso modo un popolo ha tutta un'energia, un entusiasmo quando è giovane che gli permetterà in un qualche modo di sviluppare e di estendere questa conquista individuale da un personaggio specifico a tutto il popolo, fintanto che non si raggiungerà quello che è chiamato il Culmine o Maturità. Arrivati al culmine abbiamo la massima realizzazione, date quelle condizioni ecologiche, la massima realizzazione di questa forza spirituale che può permettere la realizzazione dell'obiettivo che il seminatore aveva posto oppure no, oppure parzialmente. Arrivati al culmine tutto ciò che viene realizzato è realizzato, ciò che non è stato realizzato non può più essere realizzato con quelle condizioni ecologiche. Se tu continuassi a svilupparlo non andresti oltre, otterresti qualcosa