La Dottrina dei Cicli Cosmici e delle Ere

11 Novembre 2014

Indice

  1. Introduzione
  2. Il simbolismo del 6 e del 5
  3. Il simbolismo del 6 e i periodi planetari
  4. Da cicli cosmici a ere
  5. Precessione degli equinozi
  6. Le ere in Occidente
  7. Le ere in Oriente

1. Introduzione

• Abbiamo detto che il Tempo era concepito come un ente. Il Tempo è associato in un qualche modo a ciò che anima il mondo e che porta gli esseri da uno stato all'altro. Il Tempo è colui che guida l'evoluzione del mondo "Io sono il Tempo fiero distruttore dei mondi" dice Krishna nel Bhagavad Gita.

• Nell'antichità dunque le fasi del tempo sono le fasi di sviluppo e di evoluzione dell'Uomo. Dell'Uomo inteso come Umanità come pure del singolo Uomo inteso come individualità.

• Queste fasi di evoluzioni venivano vissute tramite i Misteri. I Misteri rivelano i segreti della Natura, dell'Universo, del grande piano del Logos. L'Iniziato sapeva che il Microcosmo è simile al Macrocosmo, e il ciclo dell'Iniziazione riproduceva nelle dimensioni umane la grande serie dei cambiamenti cosmici ai quali l'Astrologia iniziatica fa riferimento. Così alla fine del ciclo dell'Iniziazione chi è decaduto e redento dalla Provvidenza e dal suo sforzo personale, riguadagna lo stato primordiale di purezza e conoscenza divine.

• La divisione del tempo, oltre che per motivi pratici, aveva dunque dei profondi motivi religiosi in quanto corrispondeva a delle divisioni nelle fasi di sviluppo o tappe dell'evoluzione individuale dell'Uomo che lo dovevano portare dallo stato attuale allo stato "ORO" della divinità.

• I tempi in questo ambito non sono dunque quantitativi ovvero anni intesi come rotazione della Terra attorno al Sole perché in alcuni casi si parla di periodi addirittura precedenti alla condizione attuale della Terra. Per anno, come pure per giorno si intende UN CICLO OVVERO IL COMPIMENTO DI UNO STADIO EVOLUTIVO.

• La Cronologia o divisione del tempo ci indica sinteticamente le fasi o tappe dell'evoluzione e dello sviluppo umano secondo una concezione del pensiero.

• Per noi guardiamo l'orologio e ci dice cosa dobbiamo fare e quali sono le scadenze della giornata. Similmente per un antico o iniziato ai misteri un orologio o un calendario rappresentava sinteticamente tutto il programma di sviluppo iniziatico da seguire per ritornare a Dio.

3. Il simbolismo del 6 e i periodi planetari

6 Giorni della Genesi. 6 Amesha Spenta o Santi Immortali. 6 giorni della settimana e la Domenica.

•Saturno: lo stato di coscienza dell'uomo al tempo di Saturno era nebuloso, simile allo stato di trance profonda. La sua coscienza era molto inferiore in intensità a quella di veglia, ma molto più ampia in estensione. Egli poteva percepire nei minimi particolari tutto ciò che avveniva nel pianeta e in una certa misura poteva esercitare un'azione sugli esseri e le cose con cui si poneva in contatto. La coscienza dell'uomo nel periodo di Saturno consisteva in un immediato sentire interiore, un partecipare ai mondi che sentiva in sé come oggi un uomo sente il suo cuore. La durata di questo periodo è immensa.

•Sole: la coscienza dell'uomo perde in estensione ma diventa più lucida simile a quella di sonno senza sogni. L'uomo poteva partecipare alla vita che si svolgeva attorno a lui.

•Luna: la nuova coscienza era simile a quella del sogno con la differenza che per l'uomo di oggi le immagini che sorgono nello stato di sogno hanno una vaga relazione con la vita di veglia mentre nel periodo della Luna le immagini che si formavano corrispondevano esattamente alle cose e ai fatti che accadevano attorno a lui. Ancora non percepiva fuori di sé il mondo circostante, l'avvicinarsi a un certo oggetto faceva sorgere in lui un'immagine di una certa tonalità di colore più o meno gradevole.

•Terra: si sviluppa la coscienza di veglia e a questo punto non percepisce più come in un sogno ma le cose appaiono fuori di lui.

Periodo di Giove, periodo di Venere, periodo di Vulcano

4. Da cicli cosmici a ere

In ogni ciclo si ripercorrono le fasi di tutti i cicli precedenti per cui Saturno, Luna, Sole e Terra portano a 4 età dell'Umanità: Oro, Argento, Bronzo e infine Terra.

Età dell'Oro: "Quelli ch'anticamente poetaro / l'età de l'oro e suo stato felice, / forse in Parnaso esco loco sognaro. / Qui fu innocente l'umana radice; / qui primavera sempre e ogne frutto; / nettare è questo di che ciascun dice."

Età dell'Oro: ai tempi di Crono gli uomini vivevano senza preoccupazioni, perennemente giovani erano nutriti dalla terra stessa senza fare nessun lavoro. Morivano come colti dal sonno e dopo la loro estinzione vennero trasformati in spiriti protettori degli uomini.

Età dell'Argento: prima età degli uomini sotto Zeus nella quale gli uomini vivevano per cent'anni presso le madri; stolti, anche una volta cresciuti non si astenevano dalle liti tra di loro e non veneravano gli dei. Per questo vennero fatti estinguere da Zeus e divennero demoni inferiori.

Età del Bronzo: in questa età vissero uomini possenti e violenti che non avevano nessun'altra preoccupazione se non scontrarsi e uccidersi a vicenda; si estinsero per la loro stessa scelleratezza nonostante fossero invincibili.

Età del Ferro: è la stirpe che tuttora vive sulla terra caratterizzata dalla sofferenza, dall'ingiustizia e dal fatto di dover lavorare per sopravvivere.

5. Precessione degli equinozi

Quando si passa da un aspetto archetipico nel tempo bisogna identificare l'orologio adatto. Per segnare le ere dell'umanità la lancetta dell'orologio scocca ogni $72$ anni ed è data dal moto di precessione degli equinozi.

6. Le ere in Occidente

A questo punto vediamo le ere in occidente e poi vedremo l'equivalente della dottrina delle ere in oriente. Dobbiamo rifarci a Mosè che la tradizione vuole fosse erede della conoscenza degli egiziani.

Cerchio con il punto = Sole = il tempo
$360°$ come $360$ erano i giorni del calendario