Guida Spirituale per i Morenti: Chiara Luce e Visioni Post-Mortem
tieniti pronto a incontrare il Signore, a riconoscere lo splendore della sua chiara Luce nel buio fitto dell'abisso. Il saggio veglia per l'Eternità.
INCONTRO CON LA CHIARA LUCE PERPETUA
Al momento della morte quello che succede è che il principio vitale dell'Uomo e il principio intellettivo si ritirano dai luoghi in cui erano ancorate. L'individuo sperimenta alcune fasi fondamentali e alcuni stati che sono qui descritte: prima sente la terra sprofondare, poi sente ritirare le energie vitali, cessa l'ultimo respiro, ma questo ultimo respiro non costituisce la fine del processo diabasico perché il principio vitale e quello intellettivo si riuniscono nel cuore provocando così un fenomeno che generalmente viene sperimentato solo dagli estatici e che è quello della Luce Interiore della coscienza in cui si fa sentire la Luce di Cristo. Questo perché il cuore è un punto speciale in cui si può sperimentare questa Luce.
Questo è un punto fondamentale nel processo della morte perché il morente ha una possibilità incredibile che è quella di lasciare tutto e fissarsi in questa Luce Perpetua. Se ciò avviene la coscienza ha l'occasione di unirsi eternamente con la coscienza di Cristo. Ci sono però alcuni problemi sia nel riconoscimento di questa luce che non sempre avviene, sia anche nella capacità di potersi fissare in questo stato mantenendo la coscienza di veglia.
È arrivato per te il momento di entrare nella Vita Eterna. Il tuo respiro sta per cessare. Io ti metto di fronte alla Chiara Luce di Cristo. Tu la conoscerai ora nella sua realtà, nel trapasso in cui tutte le cose appaiono libere e trasparenti come il cielo sereno e dove l'intelligenza senza macchia, l'intelligenza pura non ha né circonferenza né centro. In questo istante conosci te stesso per quello che sei in essenza: un Figlio della Luce. Rimani in questo stato.
Figlio(a) della Luce (Nome e Cognome)! Non badare a niente altro che alla Chiara Luce perpetua che ti apparirà nel chiarore crepuscolare dell'al di là. Riconoscila come la Luce perenne di Cristo, entra in essa, cammina in essa, non voltarti, non pensare a niente altro che a questa Luce con Fede, Speranza e Amore. Un cuore pentito, una volontà protesa verso la Luce perpetua, un amore infinito e irradiante, ti faranno andare oltre, e non sarai sfiorato neppure dal fuoco del Purgatorio.
IL LABIRINTO DEI SOGNI DEL POST-MORTEM
Se il morente non riesce a fissarsi nella Chiara Luce Primordiale, sprofonda in un sonno riparatore che consiste in una perdita di coscienza per circa tre o quattro giorni (ma può essere anche molto di più). Da questo punto in poi per i successivi 49 giorni appaiono al defunto visioni di varia natura.
Le visioni che appaiono al defunto nei 49 giorni che susseguono alla morte non sono tutte reali, ma in parte allucinatorie, fittizie, create dalla mente, vere creature psichiche oggettivate. Queste visioni personificano gli impulsi intellettivi nello stato di sogno, ma come vedremo, i sentimenti sublimati che scaturiscono dal centro psichico del cuore diverranno le forme pensiero oggettivate delle entità "calme", personaggi dall'apparenza buona e serena che verranno incontro al defunto.
Anima cristiana (N.N.)! Non distrarti, non smarrirti, ascolta! Ti apparirà la pura forza dell'acqua simile a una bianca luce. Dal regno del cupo azzurro dell'est, vedrai colorato d'azzurro l'Arcangelo san Michele con le sue due ali d'oro, rivestito di corazza in abbigliamento difensivo di combattente di Dio. Lo vedrai con la spada fiammeggiante impugnata nella mano destra e sorreggente con la sinistra una sfera che porta il nome "Gesù Cristo" sormontata da una bilancia. Ti apparirà pure l'Angelo d'iniquità che ti fu malefico ispiratore, e sul suo volto leggerai l'espressione della tua coscienza di peccatore. Lo vedrai di colore rossigno, saettato di nero e ne proverai orrore.