Teorie Esoteriche del Santo Graal: Analisi della Chiesa Segreta di Waite e Guenon

contrapposta alla Chiesa Cattolica la Chiesa del Santo Graal. 13L'azione si svolge nel dominio e nella rocca dei custodi del Gral; nel "Monsalvat". La regione presenta i caratteri della montagna nordica della Spagna gotica. In seguito: castello incantato di Klingsor sulle pendici meridionali della medesima montagna, da supporsi rivolto verso la Spagna araba.

11 La Chiesa Segreta è la Chiesa Esoterica che non rappresenta una nuova o differente Chiesa, ma la Chiesa stessa su un piano spirituale vivo e vero. Riassumendo dunque il termine di ricerca nella dottrina della Chiesa Segreta non è in nessuna Assemblea istituita. Essa non significa un'altra Messa che viene detta o celebrata giornalmente in ogni alto altare della Cristianità; non significa che altri elementi sono usati o che le parole di consacrazione sono differenti in alcun modo o genere. La Chiesa Segreta è la nostra stessa Chiesa quando è entrata nella comprensione profonda delle proprie implicazioni. Per come possiamo dire al momento le forme esterne possono rimanere esattamente le stesse, I concepisco possa usare le stesse forme, ma in virtù di organi interiori che ricevono più pienamente dall'immanenza del Volere Divino, così il prete che inizia recitando "Mi avvicino all'Altare di Dio" ha la diretta esperienza che "Dio è al Suo Altare" e che ascende i gradini discernendo la Divina Presenza con i suoi occhi nella parte spirituale della sua natura piuttosto che con la fede.

Quindi la Chiesa Segreta del Graal è una Chiesa Esoterica, metafisica che a volte si manifesta e si fa sentire nella Chiesa esteriore o essoterica quando ci sono delle condizioni speciali affinché ciò avvenga e viceversa quando queste condizioni cessano il Graal si ritira14 come avviene nella Queste du Graal quando alla morte di Galaad il Graal con i sacri oggetti si ritira dalla terra. La morte di Re Artù e l'autodistruzione della cavalleria che da celeste ritorna terrestre ne è una semplice conseguenza.

RIFERENDOSI A WOLFRAM VON ESCHENBACH TEORIA ESOTERICA TRADIZIONALE GUENON

Lungo questa analisi di Waite si inserisce anche l'analisi di Guenon che pur criticando e riprendendo lo scritto di Waite in vari punti, sostanzialmente lo avvalla correggendolo. Guenon parla del Graal a varie riprese ed in particolare in uno scritto nel volume collettivo "Luce del Graal" oggi edito da Mediteranee che è particolarmente interessante perché racchiude nello stesso volume le opinioni spesso anche contrastanti dei maggiori filologi, storici, antropologi ed esoteristi dell'immediato dopoguerra.

Prima di tutto bisogna capire che Guenon crede fermamente nell'Unità Trascendente delle Religioni le quali non sono altro che la manifestazione parziale della Tradizione Arcaica15, la Realtà Metafisica essenziale. Quando Guenon fa riferimento a un Centro Spirituale fondamentale, il Centro del Mondo, da cui nel corso della storia sono dipartiti una serie di centri secondari che altro non sono che manifestazioni storiche di quest'unico centro Primordiale e metafisico. Nella concezione guenoniana una religione o una confraternità iniziatica ha una sua regolarità se può essere fatta risalire o accordata a questo centro metafisico primordiale, in assenza di questo accordo la religione o la trasmissione può definirsi irregolare o illegittima16. I simboli del Graal nell'ottica di Guenon non fanno altro che confermare la legittimità del Cristianesimo e la sua aderenza a questo Centro Primordiale. Il Cuore di Cristo è infatti secondo Guenon il Cuore o Centro del Mondo.17

anche quando il Graal è una coppa, è nel tempo stesso anche una pietra, caduta dal cielo, giacché, secondo la leggenda, essa sarebbe stata intagliata dagli Angeli in uno smeraldo caduto dalla fronte di Lucifero al momento della sua caduta. [...] Si dice anche che il Graal venne affidato ad Adamo nel Paradiso Terrestre, ma che Adamo lo perse a sua volta al momento della caduta, dato che non poté portarlo con sé quando fu cacciato dall'Eden [...] In effetti l'uomo, allontanato dal suo centro originario, si trovava da allora rinchiuso nella sfera temporale e non poteva più, di conseguenza, raggiungere il punto unico da dove tutte le cose sono contemplate sotto la specie dell'eternità. [...] Così il Graal corrisponde nello stesso tempo a due cose, una dottrina tradizionale ed uno stato spirituale, che sono strettamente legate l'una all'altra; colui che possiede integralmente la tradizione primordiale, e che è giunto ad un grado di conoscenza effettiva che implica essenzialmente questo possesso, è in effetti, per questo motivo, reintegrato nella pienezza dello «stato primordiale», il che vuol dire che è ormai ristabilito nel «Centro del Mondo». [...] Vogliamo qui alludere più particolarmente al simbolismo della scomparsa finale del Graal; che esso sia stato assunto al Cielo, secondo certe versioni, o che sia stato trasportato nel «Regno del Prete Gianni», secondo altre, questo significa esattamente la stessa cosa, per quanto i «critici», che