Interpretazioni e Teorie sui Romanzi del Graal
Lancia porterà le terre ad essere risanate. La Weston in una successione alquanto spericolata anche per l'epoca trova delle analogie fra la Guarigione del Re Ferito nei romanzi del Graal nei riti di Tammuz (Dio Babilonese della fertilità) e di Adone (Dio ferito ad una coscia) e il tema dei romanzi del Graal. Con azzardi sempre crescenti ritiene che tali riti si siano perpetuati in una setta gnostico-cristiana, quella dei Naasseni e che da loro siano poi arrivati ai Templari. Diciamo che questa teoria ormai è stata abbondantemente smentita e superata in quasi ogni suo elemento, ma nonostante questo il lavoro della Weston ha avuto il merito di portare alla luce alcuni aspetti della leggenda graalica. Bisogna poi dire che con leggere varianti questa linea interpretativa dei miti del Graal è molto spesso presente a tutt'ora: trovare delle analogie con leggende o miti precristiani, considerarli in contrasto con il cristianesimo ortodosso e ipotizzare una sopravvivenza nascosta e segreta di questi culti pagani sotto il velo dei romanzi del Graal. In realtà se l'analisi storico filologica moderna ha un merito è stato quello di allontanare definitivamente l'idea di romanzieri graalici non cristiani.
RIFERENDOSI A ROBERT DE BORON
Altre interpretazioni - che hanno anche loro avuto delle deviazioni incontrollate, ma che in generale hanno portato ad analisi interessanti - sono quelle ispirate prevalentemente all'analisi del testo di Robert de Boron. Il Joseph di Arimathea di Robert de Boron come abbiamo detto è forse il più "gnostico" dei romanzi del Graal: qui compaiono quelli che sono i "Segreti del Graal" trasmessi come dolci parole e qui si parla di un Libro del Graal, come di una Storia della Salvezza mai narrata da uomo mortale. Possiamo dire che è con questo testo che il Graal prende la forma che generalmente e comunemente conosciamo di vaso dell'Ultima Cena ed è su questo testo che si basano molte analisi e interpretazioni gnostico-eretiche. Infatti in questo testo si hanno alcuni tratti particolari:
• C'è una comunità del Graal che ha dei "riti", un servizio del Graal e il compito di trasmetterlo. Questa comunità è molto ristretta, è segreta, parallela alla Chiesa. Una comunità in cui non vi sono monaci, ma cavalieri-guerrieri e Re che diventano anche sacerdoti. Spesso la trasmissione del Graal è associata a delle Genealogie. È chiaro che interpretata letteralmente, le suggestioni verso una setta segreta custode del Graal sono molte.
TEORIA COSPIRAZIONISTA E LINEA DI SANGUE (BAIGENT)
Addirittura interpretando molto letteralmente il concetto della regalità del Graal (argomento a cui dedicheremo un incontro apposito nella nostra sede) abbiamo che recentemente è stata ipotizzata in modo assurdo una ipotetica genealogia di sangue che dai tempi di Gesù Cristo si sarebbe tramandata fino ai giorni nostri e che oggi sarebbe la vera erede del trono di Francia. Questo sarebbe il segreto del sang Real. L'ipotesi è assurda non per un discorso di bigottismo (cioè perché Gesù Cristo non possa aver avuto figli prima del battesimo o chissà cosa) ma perché la questione in sé per sé non ha senso: si confonde una linea di sangue fisica con una linea di sangue spirituale. Supponiamo anche mettano sul trono di Francia il signor SaintClaire, poi cosa cambia da un punto di vista dell'evoluzione dell'umanità? Se andiamo poi alla radice del mito del Graal poi abbiamo che tutti a partire dai vangeli per arrivare ai testi del Graal stessi, suggeriscono una filiazione che non è affatto materiale: Giovanni Evangelista viene fatto figlio della Madonna e fratello di Cristo, ma non è figlio biologico della Madonna; Giuseppe d'Arimatea stesso -capostipite della regalità del Graal- non è figlio di Gesù Cristo bensì suo discepolo, Parsifal non è figlio del Re del Graal, questi è suo zio. In generale questi testi evidenziano una parentela, ma non stretta perché vogliono evidenziare una "filiazione spirituale" e celeste in contrapposizione a una materiale e terrestre.
TEORIA CATARA-ERETICA
Più interessante anch'essa soggetta a numerose deviazioni e speculazioni è la teoria catara del Graal. Questa teoria in modo più o meno accentuato a seconda degli autori associa la stesura dei romanzi del Graal alla setta dei Catari. Inizia con un libro medievale: il "Nuovo Titurel" del 1270 e per lungo tempo attribuito a Von Eschenbach. In questo testo si parla del Castello del Graal stabilito MontSalvatsche in Galizia. Questa indicazione viene poi ripresa da Wagner nel Parzival dove nel libretto è scritto che il castello del Graal è ambientato in una regione della montagna nordica della Spagna gotica. Facendola semplice, dopo qualche tempo inizia a diffondersi sempre di più (anche ad opera dello studioso Otto Rahn - noto per essere successivamente entrato a far parte delle SS e misteriosamente scomparso - e di Roché) l'idea di un Graal Pirenaico strettamente collegato alla tradizione catara. In questi studi può esserci qualcosa di buono e di interessante, il riferimento a una tradizione segreta, con contenuti gnostici, di origini orientaleggianti sicuramente, ma è stato dimostrato dalla filologia contemporanea come i romanzi del Graal siano molto lontani dall'eresia catara. Uno per tutti il sacramento della messa che i catari non praticavano. Se i catari erano ben visti per lo stile di vita ascetico da cistercensi e dallo stesso Chiaravalle, bisogna comunque distinguere nettamente l'eresia catara dall'ortodossia cristiana e sottolineare il fatto il romanzieri del Graal, pur avendo elementi esoterici sono essenzialmente cristiani e pienamente nell'ortodossia. Da questo punto di vista risulta molto più di buon senso seguire l'indicazione di F. Zambon relativamente al fatto di attenersi ai testi e considerare alla base ideale del movimento dei romanzi del Graal l'ideologia templare come viene d'altronde evidenziato dallo stesso Von Eschenbach.
LA CHIESA NASCOSTA WAITE
Più aderente all'aspetto spirituale descritto nei romanzi del Graal è l'analisi che fa Arthur Waite in "Hidden Church of the Holy Grail". Waite dimostra in modo abbastanza dettagliato come sia poco significativo, inutile e forzato cercare in una organizzazione fisica esterna o