Alle Frontiere dell'Al di Là

Indice

  1. Introduzione
  2. Che cosa è la morte secondo la scienza
    • Reincarnazione
    • NDE (Esperienze di Pre-Morte)
    • DBV
  3. Esperienze di Tommaso Palamidessi
  4. Libro Cristiano dei Morti
    • Stato Agonico
    • Incontro con la Chiara Luce Perpetua
    • Il Labirinto dei Sogni del Post-Mortem
  5. I Misteri Antichi e Moderni e la Morte Mistica

1. Introduzione

La morte è uno dei fenomeni più importanti e affascinanti della vita umana. Sebbene essa sia al centro di gran parte dei media, di spettacoli, rappresentazioni teatrali; sebbene venga esorcizzata e a volte persino esasperata nei film al cinema, tuttavia la morte in quanto tale costituisce ancora un tabù della nostra società contemporanea. Il fascino e l'interesse che abbracciano questo fenomeno sono in un certo qual modo il segno che dietro l'evento del trapasso si nasconde un grande Mistero che appena adesso inizia ad essere intravisto dalla scienza contemporanea, ma che da secoli è indagato dalle tradizioni misteriche e religiose.

La semplice affermazione, eppure è certa, che tutti dobbiamo morire, viene di solito rigettata da tutti. In generale l'idea viene allontanata e ciascuno vive la propria vita come se dovesse vivere per sempre, finché all'improvviso non viene colto dalla realtà ineluttabile e tutta la sua impreparazione gli cade addosso in un momento generando il panico e una lotta agonica furiosa che poi vedremo nei dettagli.

Il meccanismo è chiaro: uno passa tutta la vita ad allontanare il problema e quando questo poi si presenta per saldare il conto è troppo tardi per sperare in una risoluzione dolce e calma. Questo rigetto nell'accettazione e riflessione e studio della morte è un fenomeno tipico della nostra società e cultura. Già solo 500 o 600 anni fa la morte costituiva una forma di meditazione in varie culture. Il famoso "Memento Mori" non è proprio solo della tradizione occidentale, ma sorge contemporaneamente anche nella tradizione orientale.

Queste riflessioni sulla morte possono sembrare delle riflessioni lugubri e depressive, nella realtà la comprensione nell'Uomo che esiste una fine è anche quella che gli produce un inizio. E questo era anche il senso di queste meditazioni. Se uno scopre di dover morire di qui a un mese, generalmente cambia radicalmente il modo di vivere. Questo è in realtà indipendente dal tempo che rimane per vivere, un mese come un anno, come 5 anni o come 10 anni. La consapevolezza della propria morte, sia pure fra 20, 30 o 40 anni è generalmente l'origine di un cambiamento e di un inizio diverso nel condurre la propria vita.

Il non sapere la data della propria morte, il non esserne consapevoli porta generalmente a una forma di addormentamento. L'illusione di essere eterni, procrastinare in eterno ciò che dobbiamo fare si traduce nel non fare niente, si traduce nel sonno dell'ignoranza. Ecco perché è così scomodo ammettere a se stessi di dover morire. Spesso infatti un incidente, una malattia, oppure la morte di un caro agisce come una doccia fredda sull'individuo che improvvisamente si sveglia per un certo periodo di tempo prima di riaddormentarsi gradatamente.

In assenza di questa presa di coscienza spesso all'uomo manca l'inizio, l'iniziare qualcosa. Generalmente uno inizierà in un futuro, un percorso, ma prima di iniziare aspetta qualcosa: che si sistemino dei problemi che non si sistemano mai, la casa, i figli, la macchina o qualsiasi altra cosa che in realtà non ha un valore oggettivo. Si lascia trascinare dal tempo come un pacco postale portato dalla madre alla tomba senza che lui dia inizio a niente. Cosa cambia se uno muore ora o fra trenta anni se il suo tempo è solo ad aspettare la morte? L'Uomo ha un compito nella vita, se non lo realizza ha vissuto invano. Morire ora o fra trent'anni non cambia nulla se l'Uomo non dà inizio e opera una trasmutazione interiore.

C'è un modo molto semplice per capire l'evidenza di questa realtà:

• Quando uno sogna, sta nello stato di sogno e tutta una serie di cose gli sembrano importanti, importantissime. Cose da fare, posti dove andare, spesso incoerenti e allucinanti. Nel momento in cui il sogno cessa, improvvisamente tutto ciò che si è sognato perde di importanza. In un attimo tutto smette di avere importanza. Come può perdere tutto di importanza in un attimo? Perché non è mai stato realmente importante, non aveva una validità assoluta, era solo il frutto dell'illusione.

• Allo stesso modo si assiste con la morte. In un attimo al momento della morte tutto smette di avere importanza. Le liti, le cose da fare, le bollette da pagare. Tutti i propri averi, la macchina bella, la villa, tutto in un attimo perde di significato. Uno è costretto in un attimo a lasciare tutto ciò che ha e ritrovarsi solo con se stesso.