Principi Ermetici: La Legge di Analogia e la Corrispondenza Microcosmo-Macrocosmo

sacrificio, bisogna raggiungerLo. 2 CHI SIAMO Vediamo cosa dicono questi principii in relazione all'Uomo e a chi siamo. Uno dei principii ermetici più famosi durante tutto il Rinascimento e su cui l'Abbate Tritemio ha scritto tantissimo e su cui Paracelso ha fondato tutta la sua medicina è il Principio di Analogia. 1.«Legge di analogia o di corrispondenza»: Il microcosmo è analogo al macrocosmo nei tre piani dell'unitrinità; così come è in alto così è in basso, come è al di sotto così è al di sopra. In che modo l'Uomo microcosmo può essere uguale al Macrocosmo? E' analogo cioè intende dire che c'è una corrispondenza fra le forze che agiscono nella singola anima e le forze che agiscono nel cosmo e che noi percepiamo come forze naturali. Prima di tutto bisogna capire che l'Ermetismo ha una concezione dell'Uomo e dell'anima umana notevolmente diversa da quella ordinaria "Tutte le anime che si aggirano per il cosmo intero, come divise in più parti, provengono da una sola, l'anima del tutto". C.Hermeticum Secondo l'Ermetismo dunque le singole anime sono come circoscrizioni illusorie di un'unica anima universale. Circoscrizioni che si rappresentano ciò che non sono loro come realtà esterne Inoltre per l'ermetismo la materia che noi vediamo è mentale: un muro è duro anche nel sogno. Mentre il sogno è legato all'attività onirica di un singolo uomo ed è soggettivo, la realtà oggettiva è il frutto dell'attività onirica non di un uomo o di una donna ma dell'Uomo Questo fornisce una chiave interpretativa della realtà perchè come nel singolo sogno le immagini che si formano sono il frutto delle forze che agiscono nell'individuo e ci forniscono una chiave per interpretare la nostra natura interiore, così le realtà naturali che sono ai nostri occhi ogni giorno sono il simbolo delle forze che agiscono nella coscienza cosmica dell'Uomo e ci danno delle indicazioni su quale è la condizione generale di tutti gli uomini –Come prima cosa ad esempio notiamo che l'Uomo si trova sulla terra, non è negli spazi intersiderali, nè si trova immersa nella luce del Sole. Tommaso Palamidessi ad esempio descrive alcune esperienze in cui non ha la terra sotto i piedi ma si trova in mondi eterei dove gli uomini provengono da un Sole, etc... Dunque ne deduciamo che l'uomo (fisico, psichico, biologico etc...) non è indipendente e autonomo. –E questa vita si svolge su una frontiera da una parte il Cielo, trasparente, superiore all'Uomo, che l'Uomo vede ma su cui non può agire o interagire, mentre dall'altra parte si trova la terra, scura, materiale, corporea, su cui può muoversi e agire ed il cui compito è proprio agire su questa terra dominarne le forze e trasmutarla secondo un progetto divino. Trasmutare la natura in Bellezza, come l'Albero che preleva i sali dalla terra e li trasforma in fiori. –Ecco dunque che su questa terra che rappresenta il composto dell'Uomo abbiamo il mare, l'inconscio la psiche, con i suoi abitanti, con i suoi abissi oscuri profondi, con mostri formati da bocche, denti acuminati, ventose etc... e dove non sembra giungere nemmeno un raggio di sole. –Dall'altra parte abbiamo le montagne invece innevate bianche immacolate in cui si trovano le aquile che si librano nell'aria simbolo delle vette spirituali che l'uomo può raggiungere senza tuttavia cambiare radicalmente la propria condizione spirituale –Nel mezzo tra il nero degli abissi e il bianco delle nevi ecco che si apre e manifesta tutta la vita con i suoi infiniti colori e manifestazioni, abbiamo le foreste, abbiamo gli animali, tutti simboli di potenze buone e cattive dell'uomo, la forza, la pazienza, l'orgoglio, etc... –Tutta questa vita però è resa possibile non da ciò che si trova sulla terra, ma tutta dipende dal Sole. Il Sole è la fonte di ogni vita fisica come il Cristo è la fonte di ogni vita psichica e spirituale. La legge di analogia permette dunque di leggere il Libro della Natura e per questo era considerata una delle leggi più importanti. Ma non è solo questo, il principio ci dice che l'Uomo è il simbolo dell'Universo e dunque in quanto tale è in perenne e mutua relazione con esso per via di quello che abbiamo definito: COROLLARIO DI IDENTITA 'SIMBOLICA$^1$:Esiste un rapporto psichico permanente fra realtà e la sua rappresentazione simbolica. Il rapporto è tanto più stretto quanto più la rappresentazione identifica univocamente la realtà rappresentata nei confronti di tutte le altre realtà esistenti. Se io ad esempio guardo un quadro, questa è una rappresentazione simbolica di una attività estetica espressa dall'artista se mi concentro, non solo mi connetto a questa attività estetica e risuono con le emozioni e i sentimenti che ha voluto sintetizzare nel quadro, ma pure potrei vivere la stessa identica esperienza e realtà che lui ha vissuto. Perchè? Perchè c'è un rapporto psichico fra il simbolo e la realtà Noi abbiamo provato anche a dare una definizione formale di questo rapporto dipendente da quella che abbiamo chiamato distanza psichica. Due realtà sono distanti psichicamente l'uno dall'altro a seconda della facilità con cui uno può identificarsi nell'altro (non dipende dunque dalla distanza fisica o spaziale). Questo rapporto in epoca rinascimentale, ad esempio veniva considerato come un fluido a cui Cardano ha dato il nome di fluido panpsichico. Lo studio di tale rapporto ha poi portato alla formulazione di alcune leggi fondamentali degli ermetisti moderni. Leggi delle catene psichiche. LEGGE DI PERMUTAZIONE O DEI VASI COMUNICANTI :Ogni idea è libera di viaggiare senza sforzo lungo linee ad equipotenziale LEGGE DEL RITORNO PSICHICO Ogni idea lanciata nello spazio ha